AAA triplette cercansi: in Italia solo Cavani ha fatto tris

Calcio
Edinson Cavani si assicura il pallone di Napoli-Milan in virtù della prima (e finora unica) tripletta messa a segno in Serie A in questa stagione
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Da quest'anno anche la Serie A abbraccia la tradizione inglese che premia l'autore di un hat-trick con il pallone della partita firmato dai giocatori scesi in campo. Ma se da noi Napoli-Milan rappresenta un caso isolato, all'estero la tripletta va di moda

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di VALERIO SPINELLA

Fammi una tripletta e ti dirò chi sei. O meglio, dimmi quante ne fai e ti dirò dove giochi. Niente tarocchi, la cartomanzia calcistica si basa su statistiche reali: tabellini delle partite alla mano, chiunque può travestirsi da zingara e leggere il piede a un giocatore. Perché perdere un'occasione così ghiotta?
Archiviata la prima settimana di ottobre, che ha visto fermarsi i campionati europei a causa delle nazionali impegnate nelle qualificazioni per Euro2012, possiamo dedicarci a un tema che sicuramente non sfugge a chi di mestiere fa l'attaccante. Se ti guadagni da vivere con i gol non puoi non amare la tradizione britannica legata all'hat-trick: "All'autore di una tripletta spetta di diritto il pallone recuperato dall'arbitro nel momento del triplice fischio, firmato dagli altri giocatori della partita". E' bello immaginarla come regola scritta, in stile Magna Charta Libertatum, ma è ancora più bello godere del fatto che questa consuetudine sia sbarcata, finalmente, anche in Italia. Fai tre gol e ti porti il pallone a casa. Davanti al sapore di una tripletta non guardi in faccia a nessuno, lo sa bene Pippo Inzaghi che nel marzo 2009 non si fece scrupoli a servirne una alla squadra che lo rese SuperPippo, l'Atalanta. Eppure, in Italia, anche i più spietati centravanti quest'anno fanno fatica a fare tris, nonostante l'avvio del campionato non sia stato per nulla avaro di gol.

La differenza con i principali campionati del continente evidenzia quello che, seppur ininfluente ai fini del ranking Uefa, va registrato come un dato: tra Serie A e Serie B, la stagione in corso ha visto impossessarsi del pallone il solo Cavani, autore della tripla al Milan nella terza giornata di campionato. E parliamo di un totale di 149 partite, frutto dei cinque turni disputati in A e dei 9 di B. Non è facile risalire al motivo, ma è curioso sbirciare all'estero e rendersi conto che la situazione al di là delle Alpi è diversa: in Spagna, per fare un esempio, Messi e Cristiano Ronaldo potrebbero pensare di aprire un negozio di palloni, a giudicare dall'inizio di stagione. Due triplette a testa, in sole sei giornate di Liga! Sarebbe lecito obiettare che dinanzi a certi fenomeni le statistiche sono viziate, ma dove li mettiamo Falcao e Higuain? Anche il colombiano e il Pipita sono riusciti nell'impresa. O meglio, in quella che nel campionato spagnolo non è un'impresa, visto che si contano 6 triplette in 6 giornate.

Andiamo in Inghilterra. Senza scioperi alle spalle, in Premier League sono state disputate tutte e 7 le giornate in programma. Se nelle prime due tutti i palloni usati in campo sono stati requisiti dai magazzinieri, alla terza qualcosa è cambiato: tripletta di Rooney all'Arsenal nel memorabile 8-2 inflitto dai Red Devils ai Gunners e addirittura poker di Edin Dzeko nel 5-1 del Manchester City al Tottenham. Il bomber bosniaco, che era già andato a segno (ma in singola) nelle prime due di campionato, esagera con 4 reti tutte segnate su azione. Chissà che l'arbitro, per l'occasione, non gli abbia anche lasciato il fischietto, oltre che il pallone. Ma in Premier League l'arte della tripletta è diffusa, ancora più che in Spagna: nella quarta giornata, infatti, Rooney si è ripetuto contro il Bolton (questa volta anche lui senza ricorrere a calci di rigore) e Sergio Aguero ha fatto lo stesso contro il Wigan. Sarà merito dell'aria di Manchester se le prime quattro triplette inglesi portano la firma di giocatori del City e dello United? Ci vuole Demba Ba, il 24 settembre, perché il Newcastle ricordi ai mancuniani che la legge dell'hattrick non conosce confini: il 3-1 servito al Blackburn è tutto opera del senegalese. Con la settima giornata, invece, si sveglia l'orgoglio londinese: Chelsea e Fulham vincono rispettivamente 5-1 a Bolton e 6-0 contro il Qpr. Frankie Lampard per i Blues ed Andrew Johnson per i Cottagers si aggiungono alla nobile lista con una tripletta a testa. E sono sette in sette giornate, per quel che riguarda il campionato della terra d'Albione.

E come se la cavano in Germania? La Bundesliga, in otto turni disputati, ha regalato palloni a quattro attaccanti. Uno di questi, Mario Gomez, ha fatto il pieno in due occasioni: nella quarta giornata, il 27 agosto, si è limitato al "compitino" con un tris al Kaiserslautern. Ma nella quinta, il 10 settembre, ha calato il poker nel 7-0 del Bayern sul Friburgo. Autore di sette reti nell'arco di 13 giorni, SuperMario è sì in testa alla classifica marcatori tedesca, ma stupisce che sia rimasto a quota 8, contando 7 presenze. Alle sue spalle, l'ex rossonero Klaas Jan Huntelaar, lo insegue con 7 gol: sempre in campo nelle 8 partite giocate con lo Schalke, l'olandese è stato il primo a segnare una tripletta nella Bundes 2011-2012. E' successo nella seconda giornata, contro il Colonia, il 13 agosto scorso. Ma è con l'ultimo turno disputato che la Germania ha deciso di prendere parte alla maratona della tripletta guidata da Premier e Liga: Lewandowski del Borussia Dortmund e Abdellaoue dell'Hannover hanno dimostrato che non bisogna chiamarsi Cristiano Ronaldo e Messi per entrare nel club dell'hattrick.

Per non sentirci gli ultimi della classe, analizziamo anche la situazione della Francia, per quanto la Ligue1 faccia sempre fatica ad essere considerato un campionato di livello degno di stima. Nove le giornate disputate, una sola tripletta all'attivo. Il Cavani transalpino si chiama Dennis Oliech. Attenzione, perché l'attaccante dell'Auxerre è riuscito a infilare tre gol nel giro di un quarto d'ora: a segno al 52', al 63' e al 67' della gara contro il Sochaux del 25 settembre, terminata 4-1. Un keniano che si aggiunge a tre inglesi, due argentini, un portoghese, un colombiano, un tedesco, un olandese, un polacco, un norvegese, un senegalese e al "nostro" uruguaiano. Si accettano scommesse: chi sarà il primo italiano a portarsi il pallone a casa?