Klose da pazzi: "Osvaldo? Non ha visto la mia maglietta..."
CalcioIl tedesco, match winner del derby, accolto da eroe alla ripresa degli allenamenti a Formello: "La t-shirt non l'ho vista, ma non ho fatto in tempo a mostrare la mia", dice mantenendo il clima di sfottò. E ancora: "Possiamo puntare al titolo"
FOTO: Derby, il day after su facebook
I tifosi della Lazio hanno salutato l'arrivo a Formello di Miroslav Klose, decisivo nel derby con la Roma di domenica, con baci e strette di mano. Il bomber, da buon tadesco, si è presentato in conferenza stampa con 20 minuti di anticipo. Accolto da eroe, ha iniziato con una battuta: "Non ho visto la maglia mostrata da Osvaldo dopo il suo gol nel derby - ha detto riferendosi al "vi ho purgato anch'io" dell'italo-argentino - ma devo dire che, purtroppo, non ho avuto nemmeno il tempo di mostrare la mia...". Un sorriso per rimarcare ancora una volta la gioia laziale: la rete decisiva all'ultimo secondo, per il completamento della rimonta. Il massimo, insomma.
E' il Klose-day: "La Lazio è molto forte e può puntare al titolo, ma è meglio rimanere con i piedi per terra", ha dichiarato. "Non so se è il gol più bello che ho fatto alla Lazio. Ma è uno dei più importanti e che molti ricorderanno". La rete che ha fatto impennare la sua popolarità tra i tifosi biancocelesti è arrivata allo scadere del derby. "La partita dura novanta minuti, fino a quel momento io che sono un attaccante non posso smettere di crederci. Anche questo è il bello del calcio". Una rete che cambia il rapporto con i tifosi? "Già prima mi fermavano in pizzeria. Dopo il derby non sono andato in città e ancora non so se è cambiato qualcosa con i tifosi". Una vittoria sulla Roma che va al di là di tanti discorsi superflui. "I miei compagni - prosegue Klose - sanno come lavoro e questo è importante. Non è importante parlare prima o dopo la partita. Noi l'abbiamo dimostrato sul campo. Parlano i fatti da soli". Su Reja che voleva mollare Klose la pensa così: "Non è importante la relazione diretta con l'allenatore, ma come la squadra lavora. Sono contento per come le cose sono andate". I favoriti per lo scudetto? "Sono quattro - conclude Klose - Milan, Napoli, Udinese, Inter".
Una polemica, però, è nata a causa di un due aste esposto dai tifosi in curva Nord: "Klose mit uns", diceva. Lo striscione ha generato polemiche in Germania per il richiamo a uno slogan adottato dai nazisti, "Gott Mit Uns", e per le due 's' scritte in caratteri runici. In un articolo, il Der Spiegel aveva invitato l'attaccante tedesco a dissociarsi e Klose ha risposto anche con un po' di fastidio: ""Il calcio non può essere mischiato con la politica. La politica deve rimanere fuori dallo stadio. Sono arrabbiato? Ho appena risposto prima", ha detto.
Il tedesco, intanto, ottiene anche gli applausi di Sergio Cragnotti: "La Lazio nel derby mi è piaciuta - ha detto il presidente dell'ultimo scudetto laziale - perché ha giocato con molta grinta e soprattutto con un grande campione come Klose, che insieme ad Ibrahimovic è quello che sta facendo meglio".
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I tifosi della Lazio hanno salutato l'arrivo a Formello di Miroslav Klose, decisivo nel derby con la Roma di domenica, con baci e strette di mano. Il bomber, da buon tadesco, si è presentato in conferenza stampa con 20 minuti di anticipo. Accolto da eroe, ha iniziato con una battuta: "Non ho visto la maglia mostrata da Osvaldo dopo il suo gol nel derby - ha detto riferendosi al "vi ho purgato anch'io" dell'italo-argentino - ma devo dire che, purtroppo, non ho avuto nemmeno il tempo di mostrare la mia...". Un sorriso per rimarcare ancora una volta la gioia laziale: la rete decisiva all'ultimo secondo, per il completamento della rimonta. Il massimo, insomma.
E' il Klose-day: "La Lazio è molto forte e può puntare al titolo, ma è meglio rimanere con i piedi per terra", ha dichiarato. "Non so se è il gol più bello che ho fatto alla Lazio. Ma è uno dei più importanti e che molti ricorderanno". La rete che ha fatto impennare la sua popolarità tra i tifosi biancocelesti è arrivata allo scadere del derby. "La partita dura novanta minuti, fino a quel momento io che sono un attaccante non posso smettere di crederci. Anche questo è il bello del calcio". Una rete che cambia il rapporto con i tifosi? "Già prima mi fermavano in pizzeria. Dopo il derby non sono andato in città e ancora non so se è cambiato qualcosa con i tifosi". Una vittoria sulla Roma che va al di là di tanti discorsi superflui. "I miei compagni - prosegue Klose - sanno come lavoro e questo è importante. Non è importante parlare prima o dopo la partita. Noi l'abbiamo dimostrato sul campo. Parlano i fatti da soli". Su Reja che voleva mollare Klose la pensa così: "Non è importante la relazione diretta con l'allenatore, ma come la squadra lavora. Sono contento per come le cose sono andate". I favoriti per lo scudetto? "Sono quattro - conclude Klose - Milan, Napoli, Udinese, Inter".
Una polemica, però, è nata a causa di un due aste esposto dai tifosi in curva Nord: "Klose mit uns", diceva. Lo striscione ha generato polemiche in Germania per il richiamo a uno slogan adottato dai nazisti, "Gott Mit Uns", e per le due 's' scritte in caratteri runici. In un articolo, il Der Spiegel aveva invitato l'attaccante tedesco a dissociarsi e Klose ha risposto anche con un po' di fastidio: ""Il calcio non può essere mischiato con la politica. La politica deve rimanere fuori dallo stadio. Sono arrabbiato? Ho appena risposto prima", ha detto.
Il tedesco, intanto, ottiene anche gli applausi di Sergio Cragnotti: "La Lazio nel derby mi è piaciuta - ha detto il presidente dell'ultimo scudetto laziale - perché ha giocato con molta grinta e soprattutto con un grande campione come Klose, che insieme ad Ibrahimovic è quello che sta facendo meglio".
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