Mangia: "Juve ti batto così. Corsa, umiltà e aggressività"
CalcioIN TRENO CON il tecnico del Palermo che, da esordiente in A, sta stupendo i suoi tifosi. "Quando mi ha affidato la squadra Zamparini mi ha detto: adesso sono ca... tuoi". Domenica c'è la Juve: "Sono più forti ma non partiamo sconfitti"
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DOSSIER: Squadra per squadra: errori ed orrori arbitrali
FOTO - Un Mini-Ibra per il palermo, dal Malmoe arriva Mehmeti
di AUGUSTO DE BARTOLO
Tra Devis Mangia e i treni deve esserci davvero un feeling innato, lui non ne manca uno, tutti presi al volo. E' un merito sia chiaro, anche quando da Coverciano (dove segue il master per allenatori di prima categoria) la corsa in taxi rischia di non essere sufficiente per arrivare in tempo alla stazione di Firenze Santa Maria Novella. Deve essere stato per l'adeguamento di contratto se il tecnico del Palermo si permette, una volta tanto, un biglietto di prima classe nel Freccia Rossa delle 19 che lo riporta momentaneamente a Milano. Una metafora che descrive l'ultimo periodo della sua vita iniziato con l'occasione di salire a bordo del treno rosanero: "E' passato veloce, ci sono saltato su, vediamo che succede". E ora c'è la Juve.
Mister si dia un voto per questo primo trimestre
"Non amo autovalutarmi dico solo che i ragazzi stanno lavorando bene, ho trovato grande disponibilità da una squadra che ha cambiato molto e che ha un'età media bassissima. In questo ho trovato grande collaborazione dai "vecchi", Miccoli, Migliaccio, Balzaretti".
Com'è cambiata la sua vita nel giro di così poco tempo?
"Non me l'aspettavo proprio che tutto potesse accadere così in fretta. Molti dicono che ho avuto fortuna, è vero, ma me la sono cercata. Avevo offerte in B o in Lega Pro e invece ho preferito accettare di allenare la Primavera del Palermo, con zero prospettive, per seguire una persona a cui devo molto, Sean Sogliano, un grande uomo e un professionista serio".
Poi la grande occasone, cosa le ha detto Zamparini quando le ha affidato la squadra?
"Mi ha detto, adesso sono ca... tuoi".
Non male come inizio, ma le ha posto degli obiettivi?
"Non nel senso stretto del termine, sa anche lui che è un anno di transizione. Mi ha solo chiesto di metterci entusiasmo e impegno e di dare il meglio di me".
Mangia, come la mettiamo, un sacchiano che gioca con due trequartisti è un controsenso no?
"Ma no, io gioco con tre giocatori offensivi, uno più alto e due a supporto. Sono partito dalle certezze di una squadra che avrebbe fatto fatica a digerire un nuovo sistema di gioco. E poi stiamo andando bene così".
Come giudica il Palermo dopo questo primo quarto di campionato?
"In maniera positiva, abbiamo avuto momenti di crescita, qualche flessione fuori casa soprattutto ma tutto sommato abbiamo fatto bene. Ora è importante tirare una riga e ricominciare da capo. Dobbiamo essere sempre super motivati, la differenza, per noi, la fanno i dettagli".
Tempo fa un ex giocatore del Palermo, Fabio Liverani, disse che il rosanero con più margini di miglioramento è Hernandez che solo a tratti mostra il suo valore. Cosa ne pensa?
"Non mi va di parlare dei singoli, dico solo che Liverani capisce di calcio".
Si ricomincia da un avversario per nulla facile, la Juve di Conte, come si batte una squadra così organizzata e affamata?
"Semplice (ride ndr), dovremo correre più di loro. Scherzi a parte, non cercheremo di gestire la partita perché se ci ponessimo sullo stesso livello pagheremmo un gap tecnico notevole e finiremmo per perdere. Faremo la nostra gara con umiltà, corsa e aggressività".
Mangia dove spera di terminare la stagione?
"A Palermo...".
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di AUGUSTO DE BARTOLO
Tra Devis Mangia e i treni deve esserci davvero un feeling innato, lui non ne manca uno, tutti presi al volo. E' un merito sia chiaro, anche quando da Coverciano (dove segue il master per allenatori di prima categoria) la corsa in taxi rischia di non essere sufficiente per arrivare in tempo alla stazione di Firenze Santa Maria Novella. Deve essere stato per l'adeguamento di contratto se il tecnico del Palermo si permette, una volta tanto, un biglietto di prima classe nel Freccia Rossa delle 19 che lo riporta momentaneamente a Milano. Una metafora che descrive l'ultimo periodo della sua vita iniziato con l'occasione di salire a bordo del treno rosanero: "E' passato veloce, ci sono saltato su, vediamo che succede". E ora c'è la Juve.
Mister si dia un voto per questo primo trimestre
"Non amo autovalutarmi dico solo che i ragazzi stanno lavorando bene, ho trovato grande disponibilità da una squadra che ha cambiato molto e che ha un'età media bassissima. In questo ho trovato grande collaborazione dai "vecchi", Miccoli, Migliaccio, Balzaretti".
Com'è cambiata la sua vita nel giro di così poco tempo?
"Non me l'aspettavo proprio che tutto potesse accadere così in fretta. Molti dicono che ho avuto fortuna, è vero, ma me la sono cercata. Avevo offerte in B o in Lega Pro e invece ho preferito accettare di allenare la Primavera del Palermo, con zero prospettive, per seguire una persona a cui devo molto, Sean Sogliano, un grande uomo e un professionista serio".
Poi la grande occasone, cosa le ha detto Zamparini quando le ha affidato la squadra?
"Mi ha detto, adesso sono ca... tuoi".
Non male come inizio, ma le ha posto degli obiettivi?
"Non nel senso stretto del termine, sa anche lui che è un anno di transizione. Mi ha solo chiesto di metterci entusiasmo e impegno e di dare il meglio di me".
Mangia, come la mettiamo, un sacchiano che gioca con due trequartisti è un controsenso no?
"Ma no, io gioco con tre giocatori offensivi, uno più alto e due a supporto. Sono partito dalle certezze di una squadra che avrebbe fatto fatica a digerire un nuovo sistema di gioco. E poi stiamo andando bene così".
Come giudica il Palermo dopo questo primo quarto di campionato?
"In maniera positiva, abbiamo avuto momenti di crescita, qualche flessione fuori casa soprattutto ma tutto sommato abbiamo fatto bene. Ora è importante tirare una riga e ricominciare da capo. Dobbiamo essere sempre super motivati, la differenza, per noi, la fanno i dettagli".
Tempo fa un ex giocatore del Palermo, Fabio Liverani, disse che il rosanero con più margini di miglioramento è Hernandez che solo a tratti mostra il suo valore. Cosa ne pensa?
"Non mi va di parlare dei singoli, dico solo che Liverani capisce di calcio".
Si ricomincia da un avversario per nulla facile, la Juve di Conte, come si batte una squadra così organizzata e affamata?
"Semplice (ride ndr), dovremo correre più di loro. Scherzi a parte, non cercheremo di gestire la partita perché se ci ponessimo sullo stesso livello pagheremmo un gap tecnico notevole e finiremmo per perdere. Faremo la nostra gara con umiltà, corsa e aggressività".
Mangia dove spera di terminare la stagione?
"A Palermo...".