Inter al tappeto: l'Udinese è un'Isla felice. Poker Napoli
CalcioUna rete del cileno regala ai bianconeri il successo per 1-0 a San Siro: Di Natale e Pazzini sbagliano un rigore a testa. La squadra di Guidolin torna prima. Tutto facile per Cavani e soci: 4-2 al Lecce, Di Francesco a rischio
DOSSIER: Squadra per squadra: errori ed orrori arbitrali
FOTO: Le immagini più belle del campionato
INTER-UDINESE 0-1
28' st Isla (U)
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"No, proprio no, non è vero": così Massimo Moratti, a pochi minuti dal via della sfida di San Siro, ha risposto a chi gli chiedeva se avesse intenzione di mollare, di vendere l'Inter. Non avrà certo cambiato idea al termine della sfida fra i nerazzurri e l'Udinese, eppure la sconfitta di Zanetti e compagni contro l'Udinese (0-1, rete decisiva di Isla) potrebbe farlo riflettere. Con questo rovescio, la squadra di Ranieri si allontana infatti sempre di più dal terzo posto, quello che garantirà la Champions tramite i preliminari e che ora è l'obiettivo massimo del campionato nerazzurro. Obiettivo massimo e lontanissimo, anche perché l'Udinese sarà verosimilmente un avversario sino in fondo per quella posizione: il successo di San Siro certifica - se ancora ce ne fosse bisogno - che se la squadra di Guidolin è fra le prime (anzi di più: sino almeno a domani pomeriggio condividerà il primo posto con il Milan) non è certo un caso. E' la forza di una squadra che ha, in fondo, poco da perdere eppure sa bene di non essere una meteora ed è pienamente consapevole di poter dire la sua. Con una freschezza di gioco e un'umiltà che l'Inter non ha o, se non altro, non ha più. I rigori sbagliati da Di Natale e Pazzini negli ultimi 5' (con tanto di espulsioni di Zanetti prima e Ferronetti poi) fanno colore: l'Udinese ha mancato il raddoppio, l'Inter il pareggio. Nulla da obiettare.
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NAPOLI-LECCE 4-2
26' pt Lavezzi (N), 33' pt e 37' st Cavani (N), 41' st Dzemaili (N), 9' st Muriel (L), 48' st Corvia (L)
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Piove sul San Paolo, splende il sole sul Napoli, diluvia sul Lecce. E’ questo il succo di uno dei due anticipi del sabato della 14esima giornata di Serie A. Gli uomini di Mazzarri archiviano la pratica già nel primo tempo lasciando solo le briciole alla formazione del sempre più traballante Di Francesco. Non c’è Hamsik, ma Pandev, dopo la doppietta alla Juve, sembra essere tornato quello sfolgorante e decisivo dei tempi della Lazio. Contro il Lecce il macedone ha giocato da “tenore” impreziosendo la propria prestazione un delizioso assist per Cavani nell’azione del 2-0 azzurro. Al San Paolo finisce 4-2 per il Napoli. Proprio come invocato alla vigilia dal presidente De Laurentiis. Gli azzurri vincono e convincono. Questo risultato oltre a regalare agli azzurri tre punti dopo tre pareggi consecutivi in campionato rappresenta un ottimo viatico in vista della partita del Madrigal con il Villarreal. Quel match che potrebbe spalancare al Napoli le porte di uno storico accesso agli ottavi di Champions League. Mazzarri dal canto suo può essere più che soddisfatto: sono andati a segno Lavezzi e Cavani, il turnover ha funzionato e la classifica si è finalmente mossa. Non può essere felice invece di Di Francesco, espulso anche nel finale. Oltre alla perla di Muriel e al gol di Corvia che hanno sancito il 4-2 finale, i giallorossi continuano a fare fatica, ma soprattutto non si smuovono dall’ultimo posto. E 8 punti dopo 13 giornate cominciano ad essere davvero pochi.
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INTER-UDINESE 0-1
28' st Isla (U)
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"No, proprio no, non è vero": così Massimo Moratti, a pochi minuti dal via della sfida di San Siro, ha risposto a chi gli chiedeva se avesse intenzione di mollare, di vendere l'Inter. Non avrà certo cambiato idea al termine della sfida fra i nerazzurri e l'Udinese, eppure la sconfitta di Zanetti e compagni contro l'Udinese (0-1, rete decisiva di Isla) potrebbe farlo riflettere. Con questo rovescio, la squadra di Ranieri si allontana infatti sempre di più dal terzo posto, quello che garantirà la Champions tramite i preliminari e che ora è l'obiettivo massimo del campionato nerazzurro. Obiettivo massimo e lontanissimo, anche perché l'Udinese sarà verosimilmente un avversario sino in fondo per quella posizione: il successo di San Siro certifica - se ancora ce ne fosse bisogno - che se la squadra di Guidolin è fra le prime (anzi di più: sino almeno a domani pomeriggio condividerà il primo posto con il Milan) non è certo un caso. E' la forza di una squadra che ha, in fondo, poco da perdere eppure sa bene di non essere una meteora ed è pienamente consapevole di poter dire la sua. Con una freschezza di gioco e un'umiltà che l'Inter non ha o, se non altro, non ha più. I rigori sbagliati da Di Natale e Pazzini negli ultimi 5' (con tanto di espulsioni di Zanetti prima e Ferronetti poi) fanno colore: l'Udinese ha mancato il raddoppio, l'Inter il pareggio. Nulla da obiettare.
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NAPOLI-LECCE 4-2
26' pt Lavezzi (N), 33' pt e 37' st Cavani (N), 41' st Dzemaili (N), 9' st Muriel (L), 48' st Corvia (L)
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Piove sul San Paolo, splende il sole sul Napoli, diluvia sul Lecce. E’ questo il succo di uno dei due anticipi del sabato della 14esima giornata di Serie A. Gli uomini di Mazzarri archiviano la pratica già nel primo tempo lasciando solo le briciole alla formazione del sempre più traballante Di Francesco. Non c’è Hamsik, ma Pandev, dopo la doppietta alla Juve, sembra essere tornato quello sfolgorante e decisivo dei tempi della Lazio. Contro il Lecce il macedone ha giocato da “tenore” impreziosendo la propria prestazione un delizioso assist per Cavani nell’azione del 2-0 azzurro. Al San Paolo finisce 4-2 per il Napoli. Proprio come invocato alla vigilia dal presidente De Laurentiis. Gli azzurri vincono e convincono. Questo risultato oltre a regalare agli azzurri tre punti dopo tre pareggi consecutivi in campionato rappresenta un ottimo viatico in vista della partita del Madrigal con il Villarreal. Quel match che potrebbe spalancare al Napoli le porte di uno storico accesso agli ottavi di Champions League. Mazzarri dal canto suo può essere più che soddisfatto: sono andati a segno Lavezzi e Cavani, il turnover ha funzionato e la classifica si è finalmente mossa. Non può essere felice invece di Di Francesco, espulso anche nel finale. Oltre alla perla di Muriel e al gol di Corvia che hanno sancito il 4-2 finale, i giallorossi continuano a fare fatica, ma soprattutto non si smuovono dall’ultimo posto. E 8 punti dopo 13 giornate cominciano ad essere davvero pochi.