Scommesse, interrogato Carobbio: "E' tutto a posto"

Calcio
Filippo Carobbio con la maglia del Grosseto (Getty)
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Davanti al procuratore di Cremona Di Martino, l'interrogatorio del calciatore che fu anche arrestato nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse è durato circa tre ore. Era stato citato in relazione alla combine di numerosi incontri da Gervasoni

E' durato circa tre ore l'interrogatorio, davanti al procuratore di Cremona Roberto Di Martino, del calciatore Filippo Carobbio, indagato nell'ambito della vicenda sul calcioscommesse. Carobbio, lasciando il Tribunale di Cremona, non ha rilasciato dichiarazioni se non per dire laconicamente che è "tutto a posto".

Filippo Carobbio, che fu anche arrestato nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse, era stato citato in relazione alla combine di numerosi incontri dal calciatore del Piacenza Carlo Gervasoni nel suo interrogatorio del 12 marzo scorso il cui contenuto è stato di recente desecretato.  "La settimana successiva - raccontava tra le altre cose Gervasoni - l'Albinoleffe ha venduto la partita Reggina-Albinoleffe, appunto del 30 maggio 2010 terminata per 3-1. Della cosa mi ha informato il Carobbio precisandomi che fu proprio il presidente della Reggina che contattò il presidente dell'Albinoleffe promettendogli di restituirgli il favore l'anno successivo, non so se gli diede anche del denaro". A quanto si è saputo, è probabile che anche l'interrogatorio di Carobbio di quest'oggi sia secretato.

Ma è destinato ad arricchirsi di nuovi nomi in tempi brevi il registro degli indagati della Procura di Cremona che indaga sul calcioscommesse. Oltre alle circa 120 persone che risultano già iscritte, la Procura si accinge a iscrivere anche i nomi fatti nel corso dell'interrogatorio del 12 marzo scorso dal calciatore del Piacenza Carlo Gervasoni, il pentito dell'inchiesta. E' una procedura, quella degli inquirenti cremonesi, già seguita dopo l'interrogatorio di Gervasoni il 27 dicembre scorso. Anche in quell'occasione, le persone chiamate in causa dal calciatore furono iscritte nel registro degli indagati per poter svolgere gli accertamenti del caso. In seguito sarà valutato quali tra gli indagati sarà necessario interrogare.

Parla Petrucci -
"Poiché venerdì c'è un'assemblea di Lega, insisto per il buon senso - ha detto Petrucci -. Quando si aprirà l'assemblea, un presidente prenda la parola e chieda di togliere dall'ordine del giorno il punto sulla responsabilità oggettiva. Lo dico perché in primo luogo non sarà rivista, è uno dei capisaldi dello sport, non solo italiano, e infine serve l'approvazione del Coni: il decisionismo serve in momenti come questi".

"Abbiamo uno scandalo delle scommesse sotto gli occhi di tutti, non possiamo - ha aggiunto Petrucci - pensare di alleggerire le responsabilità, in questo momento complimenti ai magistrati delle tre Procure che stanno lavorando seriamente, alla Figc che sta facendo rispettare le regole e a Palazzi che sta lavorando seriamente".