Razzismo, anche un assessore indagato per i cori a Boateng

Calcio
I giocatori della Pro Patria cercano di stoppare i cori razzisti dei tifosi di Busto

C'è Riccardo Grittini, assessore allo sport e alle politiche giovanili di Corbetta, tra i sei denunciati con l'accusa di violazione della legge Mancino contro l'istigazione all'odio razziale. Eletto alle amministrative 2011 nella lista della Lega Nord

E' stato disposta dalla polizia la misura del Daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive, nei confronti dei sei giovani tifosi della Pro Patria denunciati per i cori razzisti durante la partita amichevole con il Milan, sospesa dopo che i rossoneri sono usciti dal campo

Intanto, potrebbe finire dopo pochi mesi l'esperienza di Riccardo Grittini come assessore allo sport e alle politiche giovanili del Comune di Corbetta, paese alle porte di Milano. C'è anche il suo nome infatti tra i sei tifosi denunciati con l'accusa di violazione della legge Mancino contro l'istigazione all'odio razziale dopo la sospensione dell'amichevole Pro Patria-Milan di giovedì scorso.

Studente di scienze motorie all'Università Cattolica di Milano, 22 anni a marzo, Grittini è stato eletto nelle amministrative del 2011 nella lista della Lega Nord 'Corbetta federalismo e liberta" e da novembre e' diventato assessore nella giunta guidata dal sindaco di Corbetta, Antonio Balzarotti: "E' un ragazzo molto stimato - spiega il sindaco - posato, molto conosciuto perche' e' il portiere del Corbetta, appassionato di tutti gli sport e per questo dandogli l'assessorato allo sport mi sembrava di fare la cosa piùgiusta di questo mondo. Aveva iniziato con il piede giusto, occupandosi soprattutto di sport per i disabili, adesso vedremo".

L'ha sentito subito e Grittini gli ha confermato di essere indagato, anche se il suo futuro politico non e' ancora stato deciso: "Mi ha detto testualmente: 'urlavo contro Ambrosini piu' che contro Boateng' e io gli credo - spiega Balzarotti - Mi ha detto che, a suo giudizio, non ha commesso alcun reato, solo qualche buuu generico, qualche urlata e nessuna parola offensiva, cosa che puo' capitare a chiunque vada allo stadio. Non conosco le carte della magistratura e in questo momento credo a ciò che mi ha detto. Certo, se salta fuori qualcosa di diverso, non potrà più fare l'assessore".