Maspero: " Forza Toro, rimanda la festa della Juventus"
Calcio
L'INTERVISTA. L'uomo che nel derby del 2001 segnò il gol del definitivo 3-3 e provocò l'errore di Salas dal dischetto, adesso che è "in pensione" sprona la sua ex squadra a vincere contro i bianconeri domenica pomeriggio
di Gianluca Maggiacomo
Nella storia del derby di Torino è ricordato come “l’uomo della buca”. Riccardo Maspero, 43 anni, imprenditore e prossimo allenatore (sta frequentando il super corso di Coverciano) , in quel Juve-Toro 3-3 del 14 ottobre 2001 ci mise lo zampino. Su quella partita c’è la sua firma. Non tanto per il gol del pari, quanto perché prima che Salas tirasse il rigore dell’ipotetica vittoria bianconera, scavò un piccolo fosso sul dischetto con l’intento di far sbagliare il cileno. L’artificio ebbe il suo effetto e la palla finì in curva.
Maspero, come le venne in mente di fare quella buca?
“Non ho mai visto un rigore assegnato e poi revocato. Quindi, anziché protestare, tanto era inutile e poi ci stavano già pensando i miei compagni, mi misi a rovinare il dischetto sperando di disturbare Salas. Mi andò bene”.
Quell’episodio l’ha fatta entrare di diritto nella storia del Toro.
“Sì, è stato il coronamento della mia stupenda permanenza in granata. Furono due anni fantastici sotto l’aspetto professionale. Non ci fu solo quel derby. Feci una splendida stagione in B e anche il primo anno in A, il 2001, fu pieno di soddisfazioni, tanto che riuscimmo a centrare l'Intertoto”.
C’è ancora qualche tifoso che, quando la vede, le ricorda quella buca?
(ride) “Assolutamente sì. E non sa quante volte è successo. Spesso è la prima cosa che mi dicono. La maggior parte di loro mi ringrazia ancora. Anche se, a dire il vero, quel rigore sbagliato se lo ricordano più gli juventini che i granata, perché in quella partita hanno dovuto subire la rimonta dal 3-0 al 3-3. Non immagina quanti sfottò a fine gara. Ricordo che molti tifosi bianconeri alla fine del primo tempo, quando erano avanti di tre gol, andarono via dallo stadio. E invece…”.
Domenica la Juventus potrebbe vincere lo scudetto sul campo del Torino. Sembra uno scherzo del destino.
“Questa è una brutta cosa. Speriamo non sia così. La Juve è la più forte del campionato e sta meritando il titolo, però credo sia più giusto che festeggi domenica prossima, a casa sua contro il Palermo”.
Facciamo un’ipotesi. Alla Juve domenica servono i tre punti per vincere lo scudetto. Sullo 0-0 l’arbitro dà un rigore ai bianconeri. Chi potrebbe essere nel Toro di oggi “l’uomo della buca”?
“Sicuramente Cerci: da lui me lo aspetterei un gesto simile a quello mio del 2001. Cerci è il giocatore del Toro che ha più estro e fantasia. È imprevedibile sotto tutti i punti di vista. Non mi meraviglierei se gli venisse in mente di fare una cosa del genere. Dovesse esserci un penalty per la Juve, punto su di lui”.
Nella storia del derby di Torino è ricordato come “l’uomo della buca”. Riccardo Maspero, 43 anni, imprenditore e prossimo allenatore (sta frequentando il super corso di Coverciano) , in quel Juve-Toro 3-3 del 14 ottobre 2001 ci mise lo zampino. Su quella partita c’è la sua firma. Non tanto per il gol del pari, quanto perché prima che Salas tirasse il rigore dell’ipotetica vittoria bianconera, scavò un piccolo fosso sul dischetto con l’intento di far sbagliare il cileno. L’artificio ebbe il suo effetto e la palla finì in curva.
Maspero, come le venne in mente di fare quella buca?
“Non ho mai visto un rigore assegnato e poi revocato. Quindi, anziché protestare, tanto era inutile e poi ci stavano già pensando i miei compagni, mi misi a rovinare il dischetto sperando di disturbare Salas. Mi andò bene”.
Quell’episodio l’ha fatta entrare di diritto nella storia del Toro.
“Sì, è stato il coronamento della mia stupenda permanenza in granata. Furono due anni fantastici sotto l’aspetto professionale. Non ci fu solo quel derby. Feci una splendida stagione in B e anche il primo anno in A, il 2001, fu pieno di soddisfazioni, tanto che riuscimmo a centrare l'Intertoto”.
C’è ancora qualche tifoso che, quando la vede, le ricorda quella buca?
(ride) “Assolutamente sì. E non sa quante volte è successo. Spesso è la prima cosa che mi dicono. La maggior parte di loro mi ringrazia ancora. Anche se, a dire il vero, quel rigore sbagliato se lo ricordano più gli juventini che i granata, perché in quella partita hanno dovuto subire la rimonta dal 3-0 al 3-3. Non immagina quanti sfottò a fine gara. Ricordo che molti tifosi bianconeri alla fine del primo tempo, quando erano avanti di tre gol, andarono via dallo stadio. E invece…”.
Domenica la Juventus potrebbe vincere lo scudetto sul campo del Torino. Sembra uno scherzo del destino.
“Questa è una brutta cosa. Speriamo non sia così. La Juve è la più forte del campionato e sta meritando il titolo, però credo sia più giusto che festeggi domenica prossima, a casa sua contro il Palermo”.
Facciamo un’ipotesi. Alla Juve domenica servono i tre punti per vincere lo scudetto. Sullo 0-0 l’arbitro dà un rigore ai bianconeri. Chi potrebbe essere nel Toro di oggi “l’uomo della buca”?
“Sicuramente Cerci: da lui me lo aspetterei un gesto simile a quello mio del 2001. Cerci è il giocatore del Toro che ha più estro e fantasia. È imprevedibile sotto tutti i punti di vista. Non mi meraviglierei se gli venisse in mente di fare una cosa del genere. Dovesse esserci un penalty per la Juve, punto su di lui”.
