La Roma scappa, il Napoli frena. Abate salva il Milan

Calcio
La Roma batte 2-0 la Samp al "Ferraris" ed è sola in testa alla classifica (Foto Getty)
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Nel turno infrasettimanale, contro la Samp, Benatia e Gervinho lanciano i giallorossi da soli in testa alla classifica. Il Sassuolo impone l'1-1 al San Paolo, la Juve vince 2-1 in rimonta con il Chievo. Pari dei rossoneri al 91': 3-3 al Dall'Ara

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LE PAGELLE


Primo turno infrasettimanale della stagione, 31 gol e una raffica di sorprese. Aspettando il posticipo Inter-Fiorentina (giovedì, diretta Sky ore 20.45), nella 5.a giornata la Roma approfitta del pareggio del Napoli con il Sassuolo (1-1) e vola da sola in testa alla classifica (15 punti) grazie alla vittoria in casa della Samp (2-0). Il Milan rischia grosso ma pareggia in extremis a Bologna (3-3); prende quota la Juventus, che vince in rimonta (2-1) in casa del Chievo e aggancia al secondo posto la squadra di Benitez (13 pt). Sulla gara di Verona, però, pesa un gol regolare annullato ai gialloblù.

Freccia giallorossa - Aveva ragione, almeno in parte, chi si aspettatava una Roma ancora preda all'euforia post-derby. Al Ferraris, al cospetto di un'indecifrabile Samp, la squadra di Garcia (espulso) non gioca un grande match, ma riesce comunque a trovare la strada del gol. Come sempre nella ripresa. Benatia e Gervinho mettono la loro firma sul primo posto solitario in classifica. Era dal 18 aprile 2010, 34.a giornata del torneo 2009/10, quando vinse 2-1 il derby in casa-Lazio e mantenne il +1 di vantaggio sull'Inter di Mourinho, che la Roma non era da sola in testa al campionato.

Il Napoli 'mimetico' e il Sassuolo che non ti aspetti - Mentre la Roma centra il quinto successo di fila, il Napoli, che l'ultima cinquina l'ha invece ottenuta nel lontano 1986, non riesce ad andare oltre l'1-1 contro la matricola Sassuolo. Sarà la divisa mimetica, ma nella notte del San Paolo la squadra di Benitez si nasconde talmente bene da lasciare spesso e volentieri l'iniziativa agli emiliani. Difesa campana rivoluzionata e fragile, mentre in avanti, alle spalle di Higuain, convince solo a tratti la novità Mertens (accanto ad Hamsik e Pandev). Il vantaggio di Dzemaili - tiro violento che Pegolo riesce solo a sfiorare - sembra preannunciare un'altra serata di festa per i 'Rafa's Boys'. Poi, però, il Sassuolo prende coraggio e conquista metri: la rete di Zaza, altra botta imprendibile sotto la traversa, cambia del tutto il volto alla partita. Partita nella quale il Napoli non rientrerà più con la giusta convinzione. E il Sassuolo che non ti aspetti rinasce. Questo punto, che vale quasi come una vittoria, allontana il bombardamento di gol subito dall'Inter nel precedente turno e rilancia le quotazioni di Di Francesco.

La Juve c'è. Ma quel gol di Paloschi... - La Signora, si sa, non molla mai. Ma comincia a non piacere a Conte l'abitudine della sua squadra di andare sotto per prima, come è successo anche in questa giornata con il Chievo. E la vittoria in rimonta per 2-1 al Bentegodi è anche merito di una clamorosa svista del guardalinee Preti, che ha annullato per un fuorigioco inesistente il gol validissimo in tap-in di Paloschi, al 9' della ripresa. Il turn-over spinto scelto da Conte, che in attacco propone l'inedita coppia Llorente-Quagliarella, funziona solo a tratti. Nel finale, infatti, l'allenatore campione d'Italia richiama in campo i pezzi di novanta, come Tevez, e per qualche spicciolo di gara anche Vidal, per blindare il vantaggio trovato in modo fortunoso al 19' con un autogol di Bernardini, dopo che Quagliarella al secondo minuto aveva rimesso le cose in parità con un'azione insistita e stile flipper: colpo di testa, respinta di Puggioni, palla sulla traversa e palla dentro da pochi centimetri. Serata 'no' per Gigi Buffon, anche lui al rientro, che ha responsabilità sia sul primo gol di Thereau (propizionato da un suo rilancio sbagliato) sia sul 'temporaneo' 2-1 del Chievo, perché Paloschi arriva a mettere dentro dopo una sua 'papera' (non trattiene il tiro di Rigoni).

Il Diavolo non muore mai
- Il Milan soffre terribilmente al Dall'Ara, dove non perde dal 2002, ma anche questa volta ne esce indenne. Il Bologna,invece, rimanda ulteriormente l'appuntamento con la prima vittoria della stagione: il successo interno manca dal marzo scorso. Rimontato il gol di Poli e dopo essere stati sul 3-1 fino all'89', i rossoblu' si fanno raggiungere nel folle finale di una gara a tratti dominata. Un successo degli emiliani avrebbe spalancato le porte ad una crisi nera per la formazione di Allegri, orfana di Balotelli. Ma la doppietta di Laxalt e la rete di Cristaldo non sono bastate: la festa sudamericana e' stata rovinata d Robinho e Abate, capaci di fissare il 3-3 nei convulsi minuti di recupero in cui i padroni di casa hanno colpito pure una traversa con Diamanti (94').

Le altre partite
- La Lazio rialza la testa dopo il tonfo nel derby e si sbarazza del Catania per 3-1. Non c'è Hernanes tra i titolari, ma il brasiliano trova spazio e un gol nel secondo tempo. Sesto posto, proprio alle spalle dei biancocelesti, per il Livorno, che pareggia 1-1 con il Cagliari. Il Verona si prende con il Torino il punto che, tre giorni fa sempre sotto la Mole, avrebbe voluto strappare alla Juventus: 2-2 all'Olimpico. Un inossidabile Toni (contro i bianconeri assente) è determinante nel doppio aggancio dei gialloblù: prima smista in acrobazia un assist a Gomez, poi costringe Guillermo Rodriguez al fallo in area. Jorginho non fallisce. Infine Parma e Atalanta, una sfida tra squadre sull'orlo di una crisi di punti. Il 4-3 premia gli uomini di Donadoni, che chiudono il confronto in dieci uomini per l'espulsione di Amauri (proteste).

19 ottobre, derby del Sud rinviato - In serata è arrivata la comunicazione sul rinvio "al 90%" della partita Roma-Napoli del 19 ottobre. A comunicarlo è stato il prefetto della Capitale, Giuseppe Pecoraro, che presto avrà un incontro con Lega Serie A e Figc per accordarsi sulla data in cui far disputare l'incontro che, allo stato attuale, si accavallerebbe con due manifestazioni in programma nella città: lo sciopero generale contro l'austerità e quella programmata dai "No Tav".