Viola di rivincita. Ambro, Aquilani e Matri: occhio agli ex
CalcioLa sfida tra Fiorentina e Milan sarà l'occasione per gli incroci tra ex storici e altri prontamente scaricati. Da una parte l'ex capitano rossonero, il centrocampista romano e l'attaccante che vuole farsi rimpiangere. Dall'altra Montolivo-Pazzini
(L.C.) - Hai voglia a chiamarli semplicemente ex. Fiorentina-Milan, al di là della rivalità sempre più accesa nelle ultime stagioni, è anche uno scontro tra pezzi di storia recente delle due società. Giocatori che hanno lasciato tracce importanti e che, a conti fatti, potrebbero prendersi rivincite personali e farsi rimpiangere ancor di più.
Incroci a centrocampo
Partiamo dalla sfida di centrocampo, tra i due ex capitani che ora si sono invertiti i ruoli. In una settimana in cui il Milan è stato frustato dalle parole di un capitano leggendario come Maldini, forse i tifosi rossoneri staranno rimpiangendo l'assenza di Massimo Ambrosini nello spogliatoio di Milanello. Concretezza in campo, certezza per i compagni: Ambrosini, 489 partite con il Milan e 12 trofei (tra cui 4 scudetti e due Champions), avrebbe sicuramente dato una mano all'ex compagno di squadra Seedorf nella gestione delicata della nave rossonera, ora come ora in alto mare. Certo, il discorso si potrebbe allargare anche a livello tecnico: con il 4-2-3-1 varato dall'olandese, Ambrosini avrebbe potuto certamente trovare spazio, anche accanto a De Jong formando una diga a protezione della difesa. O sarebbe stato utile anche, in caso di emergenza, come centrale, in una difesa spesso nel mirino della critica e degli... attaccanti. In definitiva la partenza di Ambrosini e l'arrivo di Essien, al di là dei cinque anni di differenza tra i due, non è così distante da un'autodenuncia dello smarrimento degli operatori di mercato rossoneri.
Ambrosini con molta probabilità sarà in campo e, al suo fianco agirà Alberto Aquilani, che ha vestito il rossonero solo nella stagione 2011/2012, con un totale di 31 presenze e un gol. La sua partenza da Milanello ha coinciso con l'arrivo in rossonero dell'ex capitano viola Montolivo, in una vera e propria staffetta. Quest'ultimo ha conquistato la fascia di capitano del Milan proprio in seguito alla partenza di Ambrosini. Insomma, una serie di intrecci infiniti.
Matri-Pazzini, che sfida
Davanti l'incrocio tra le punte è altrettanto gustoso. Pazzini contro il rinnegato Matri, che a onor del vero a Firenze è solo in prestito e a fine stagione potrebbe tornare in rossonero. L'ex attaccante di Cagliari e Juve in rossonero non ha proprio trovato il feeling con squadra, compagni e gol, segnando una sola rete in 19 presenze, contro i 4 segnati in viola in 12 partite. Un miglioramento netto, in controtendenza alla stagione da incubo di Pazzini, stravolta da un grave infortunio che ha fatto racimolare al centravanti del Milan 11 presenze in A e una sola rete. Il Pazzo ha vissuto anni tra alti e bassi a Firenze (134 partite e 33 gol), mentre Matri, che esordì con la maglia del Milan giovanissimo, prima di tornarci la scorsa estate, in rossonero ha fallito ed è stato prontamente scaricato. La voglia di rivincita sarà alta.
Numeri da ex
Diciamolo subito: il Milan deve temere soprattutto Aquilani, come ex. Perché il centrocampista romano si è sempre esaltato giocando contro i rossoneri, fin dai tempi di quella rabona a San Siro con cui innescò il gol di Totti. Aquilani ha affrontato 10 volte il Milan in Serie A, con 6 vittorie e tre pareggi: uno il gol segnato ai rossoneri, nella passata stagione (11 novembre 2012, Milan-Fiorentina 1-3). Ma il dato che più va sottolineato sono i tre cartellini gialli che Aquilani ha collezionato con la maglia viola nelle tre partite in cui ha affrontato il Milan: diciamo che sente la sfida contro la sua ex squadra.
Ha un pregresso contro il Milan anche Ambrosini: la prima volta contro la sua futura squadra fu nel '98 con la maglia del Vicenza, sconfitto dai rossoneri 4-1. In questa stagione il numero 21 viola ha sfidato gli ex compagni nella partita di andata, uscendo per infortunio dopo 34'. Negativo il saldo contro il Milan per quanto riguarda Matri, che ha sfidato i rossoneri con la maglia di Cagliari e Juventus in 11 occasioni (10 in A, una in Tim Cup): solo 2 vittorie e 2 pareggi, con tre gol all'attivo (due con la maglia sarda e uno in bianconero, nell'1-1 del famigerato gol fantasma di Muntari).
In cinque occasioni Montolivo ha sfidato la Fiorentina, tre volte col Milan e due con la maglia dell'Atalanta. Il saldo è negativo, con 1 vittoria, 2 pareggi e 2 sconfitte. Ma nella passata stagione ha già segnato il gol dell'ex, in Fiorentina-Milan 2-2, la partita dei veleni. La viola deve temere invece Pazzini, già a segno 5 volte contro la sua ex squadra, con la maglia di Sampdoria (1 gol), Inter (3 gol) e Milan (1): i suoi dieci incontri contro i toscani lo hanno visto vittorioso in 6 occasioni.
Incroci a centrocampo
Partiamo dalla sfida di centrocampo, tra i due ex capitani che ora si sono invertiti i ruoli. In una settimana in cui il Milan è stato frustato dalle parole di un capitano leggendario come Maldini, forse i tifosi rossoneri staranno rimpiangendo l'assenza di Massimo Ambrosini nello spogliatoio di Milanello. Concretezza in campo, certezza per i compagni: Ambrosini, 489 partite con il Milan e 12 trofei (tra cui 4 scudetti e due Champions), avrebbe sicuramente dato una mano all'ex compagno di squadra Seedorf nella gestione delicata della nave rossonera, ora come ora in alto mare. Certo, il discorso si potrebbe allargare anche a livello tecnico: con il 4-2-3-1 varato dall'olandese, Ambrosini avrebbe potuto certamente trovare spazio, anche accanto a De Jong formando una diga a protezione della difesa. O sarebbe stato utile anche, in caso di emergenza, come centrale, in una difesa spesso nel mirino della critica e degli... attaccanti. In definitiva la partenza di Ambrosini e l'arrivo di Essien, al di là dei cinque anni di differenza tra i due, non è così distante da un'autodenuncia dello smarrimento degli operatori di mercato rossoneri.
Ambrosini con molta probabilità sarà in campo e, al suo fianco agirà Alberto Aquilani, che ha vestito il rossonero solo nella stagione 2011/2012, con un totale di 31 presenze e un gol. La sua partenza da Milanello ha coinciso con l'arrivo in rossonero dell'ex capitano viola Montolivo, in una vera e propria staffetta. Quest'ultimo ha conquistato la fascia di capitano del Milan proprio in seguito alla partenza di Ambrosini. Insomma, una serie di intrecci infiniti.
Matri-Pazzini, che sfida
Davanti l'incrocio tra le punte è altrettanto gustoso. Pazzini contro il rinnegato Matri, che a onor del vero a Firenze è solo in prestito e a fine stagione potrebbe tornare in rossonero. L'ex attaccante di Cagliari e Juve in rossonero non ha proprio trovato il feeling con squadra, compagni e gol, segnando una sola rete in 19 presenze, contro i 4 segnati in viola in 12 partite. Un miglioramento netto, in controtendenza alla stagione da incubo di Pazzini, stravolta da un grave infortunio che ha fatto racimolare al centravanti del Milan 11 presenze in A e una sola rete. Il Pazzo ha vissuto anni tra alti e bassi a Firenze (134 partite e 33 gol), mentre Matri, che esordì con la maglia del Milan giovanissimo, prima di tornarci la scorsa estate, in rossonero ha fallito ed è stato prontamente scaricato. La voglia di rivincita sarà alta.
Numeri da ex
Diciamolo subito: il Milan deve temere soprattutto Aquilani, come ex. Perché il centrocampista romano si è sempre esaltato giocando contro i rossoneri, fin dai tempi di quella rabona a San Siro con cui innescò il gol di Totti. Aquilani ha affrontato 10 volte il Milan in Serie A, con 6 vittorie e tre pareggi: uno il gol segnato ai rossoneri, nella passata stagione (11 novembre 2012, Milan-Fiorentina 1-3). Ma il dato che più va sottolineato sono i tre cartellini gialli che Aquilani ha collezionato con la maglia viola nelle tre partite in cui ha affrontato il Milan: diciamo che sente la sfida contro la sua ex squadra.
Ha un pregresso contro il Milan anche Ambrosini: la prima volta contro la sua futura squadra fu nel '98 con la maglia del Vicenza, sconfitto dai rossoneri 4-1. In questa stagione il numero 21 viola ha sfidato gli ex compagni nella partita di andata, uscendo per infortunio dopo 34'. Negativo il saldo contro il Milan per quanto riguarda Matri, che ha sfidato i rossoneri con la maglia di Cagliari e Juventus in 11 occasioni (10 in A, una in Tim Cup): solo 2 vittorie e 2 pareggi, con tre gol all'attivo (due con la maglia sarda e uno in bianconero, nell'1-1 del famigerato gol fantasma di Muntari).
In cinque occasioni Montolivo ha sfidato la Fiorentina, tre volte col Milan e due con la maglia dell'Atalanta. Il saldo è negativo, con 1 vittoria, 2 pareggi e 2 sconfitte. Ma nella passata stagione ha già segnato il gol dell'ex, in Fiorentina-Milan 2-2, la partita dei veleni. La viola deve temere invece Pazzini, già a segno 5 volte contro la sua ex squadra, con la maglia di Sampdoria (1 gol), Inter (3 gol) e Milan (1): i suoi dieci incontri contro i toscani lo hanno visto vittorioso in 6 occasioni.