Figc, i club di A con Tavecchio. Passo indietro di Agnelli

Calcio
Demetrio Albertini e Andrea Agnelli in una foto scattata a Torino nel 2013 in occasione di Italia-Repubblica Ceca (Getty)

Dopo che, oltre alla Serie B, anche la A ha deciso di appoggiare Carlo Tavecchio alla presidenza Figc, il presidente bianconero ha dichiarato di non essere più disponibile a candidarsi a consigliere federale

L'assemblea dei presidenti di Lega Serie A esprime il proprio sostegno a larga maggioranza per uno dei due candidati alla successione di Giancarlo Abete, Carlo Tavecchio. I venti club, ad eccezione di Juventus e Roma, sottoscrivono l'appoggio al n.1 dei dilettanti, ormai lanciato verso la presidenza, e presenteranno al Consiglio Federale dell'11 agosto un documento programmatico per far ripartire il calcio italiano.

Non c'è l'unanimità auspicata da Giovanni Malagò, ma i diciannove voti a favore della proposta passata in assemblea e i diciotto voti per Tavecchio rappresentano un appoggio molto forte al nuovo corso e per ora scongiurano una dolorosa spaccatura in seno alla Lega.

Il primo ad annunciare l'esito dell'assemblea è Aurelio De Laurentis, attorno alle 18.30, dopo poco più di due ore di riunione. Prima dell'incontro, Preziosi annuncia le sue intenzioni. "Meglio un vecchio bravo che un giovane così così", dice sostenendo la posizione di Tavecchio. Una scelta che trova consenso e che mette Andrea Agnelli in una posizione di minoranza. "Per coerenza - spiega il presidente della Juve dopo l'assemblea - non farò parte del Consiglio Federale". Sarà uno dei rappresentanti del Consiglio di Lega (dal quale resta fuori la Roma, mentre tornano Inter e Fiorentina) dopo aver dato un contributo fondamentale, assieme a Lotito, alla stesura del documento definitivo. I due presidenti si sono incontrati anche a pranzo, prima dell'assemblea, a un tavolo al quale era presente Adriano Galliani.

Alla fine il più soddisfatto è Maurizio Beretta: "C'è stata un'ampia convergenza su Tavecchio, simbolo di una ritrovata unità. Nelle elezioni per il presidente federale ogni club vota per sé, ma il dato politico è che abbiamo diciotto firme su venti e un'ampia maggioranza anche nella votazione dei consiglieri e sul programma da presentare alla Figc". Al termine dell'assemblea, Agnelli lancia una proposta per le future elezioni. "Dobbiamo essere soddisfatti del lavoro fatto per il documento finale, ma la riflessione politica è che il voto di Abodi per Tavecchio ha spostato gli equilibri. Dato che vogliamo la democrazia sarebbe bello averla in tutti gli ambiti e quindi anche nel calcio, proponendo delle primarie tra i tifosi per vedere chi vorrebbero come presidente della Figc".