Macalli: "Lega Pro unita, siamo con Tavecchio"

Calcio

A Firenze i club non si pronunciano sulla scelta per l'elezione dei vertici Figc. A parlare è il presidente della Lega: "Tavecchio poteva risparmiarsi quelle frasi". Lo Monaco: "Sì a commissariamento". Di Somma, ds Benevento: "Non c'è fronte compatto"

"Non avevamo in questa Assemblea di Lega all'ordine del giorno nulla che potesse far cambiare la posizione delle nostre società, che avevano già espresso a me e nelle riunioni che avevamo tenuto con tutti i club, sull'appoggio alla candidatura a presidente federale di Carlo Tavecchio. Per un fatto di causalità oggi se né è parlato e si è ribadito questo nostro appoggio alla candidatura di Tavecchio, così come era previsto da prima". Sono le parole di Mario Macalli, presidente della Lega Pro, a margine dell'Assemblea di Lega Pro in corso di svolgimento Firenze. "Tavecchio un candidato impresentabile di cui può fare le spese il nostro calcio? Non intendo dare spiegazioni a chicchessia. Mi interessa poco. E' brutto che si dicano certe cose anche perché si tratterebbe di ravvedere malafede, e invece questa non c'è. Ormai siamo nel tritacarne. Si sente dire di tutto anche lo stesso Tavecchio certe battute poteva risparmiarle. Se diventerà presidente gli diremo di non farle più".


Le società - Dunque i 60 club di Lega Pro non si sono pronunciati sulla vicenda Tavecchio e le elezioni del nuovo presidente federale, ma le parole di Macalli indicano una precisa direzione. "Manterremo un impegno preso, ognumo voterà secondo la propria convinzione", ha aggiunto ai nostri microfoni. Prima dell'inzio dei lavori dell'Assemblea, però, alcune società hanno comunque espresso un parere sulla corsa al vertice del calcio italiano.

Il Messina - "Il club non sta né dalla parte di Tavecchio, né da quella di Albertini. Sta dalla parte del tentativo di cambiamento del sistema perché è il sistema che non va. Ci sono poche persone che gestiscono il calcio italiano, gestiscono le nomine e di tutto di più. Il Messina è contro questo modo di fare. Il Messina ritiene che non è la nomina di questo o quell'altro presidente che possa portare al cambiamento delle cose". Lo ha detto il patron del Messina, Pietro Lo Monaco, a margine dell'Assemblea (guarda il video).

Il commissariamento - "Se il cambiamento può avvenire attraverso il commissariamento, che tanto fa paura a tanti, a troppi, perché evidentemente ci sono giochi particolari, ben venga il commissariamento", ha aggiunto Lo Monaco. In Lega Pro c'è un modus vivendi che da anni, da sempre, è dipendente dalla volontà del presidente. Quest'ultimo ha mandato una lettera ai presidenti dei club di Lega Pro invitandoli a votare tutti compatti Tavecchio, però il dissenso, come in molti in Serie A, monta anche in Serie C. E' un pretesto quello che è stato preso per Tavecchio, la buccia di banana su cui è scivolato, però è sicuramente stato il motivo per dare il coraggio a tanti che non avrebbero votato, di schierarsi contro".



Il ds del Benevento
- Per la società campana ha parlato il direttore sportivo Di Somma: "Io non sto con Tavecchio, non c'è un fronte comune" (guarda il video). 

La posizione del Pisa
- "Tra Tavecchio e Albertini vincerà il primo perché la nostra Lega voterà unita e perché lui ha un trascorso importante, con Tavecchio avremo più garanzie rispetto a quanto accaduto finora". Sono le parole del presidente del Pisa Carlo Battini a margine dell'Assemblea dei club di Lega Pro.

Eletti i consiglieri - L'Assemblea della Lega Pro, come detto, ha intanto eletto nuovi consiglieri del Direttivo di Lega Pro. Si tratta di Walter Baumgartner (SudTirol), Dario Cassingena (Vicenza), Giovanni Lombardi (Casertana) e Paolo Toccafondi (Prato). Eletti e confermati anche i consiglieri federali Archimede Pitrolo e Gabriele Gravina.