Inzaghi: "Un po' abbiamo sofferto, ma così è più bello"

Calcio
L'espressione concentratissima di Pippo Inzaghi in panchina
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SuperPippo si gode il 3-1 alla Lazio: "Ho rivisto il dna del Milan, un po' di sofferenza era da mettere in preventivo. Capiterà che perderemo, ma solo con chi è più forte di noi". Abate: tutto merito del mister

Buona la prima. Pippo Inzaghi è felice: il suo Milan vince 3-1 contro la Lazio all'esordio in campionato (e suo personale in panchina). davanti ai microfoni del post-partita è solo gioia: "Ho rivisto il dna del mio Milan, un po' di sofferenza era da mettere in preventivo. ma così è ancora più bello... Capiterà che perderemo, ma solo con chi è più forte di noi. Non contro chi ha più voglia".

"Ne ero sicuro - commenta -. Questi 50 giorni sono serviti per crescere, abbiamo creato un bel gruppo, lo stadio alla fine era con la squadra ed è la cosa che mi ha reso più felice. Ora, però, non bisogna illudersi anche se abbiamo battuto una Lazio che sarà la sorpresa del campionato, perché è una squadra forte, costruita bene".

"Noi fino al 60' abbiamo giocato una partita pressoché perfetta, poi - riconosce il tecnico rossonero - abbiamo sofferto un po' ma avevamo giocato una gara di grande generosità. Va fatto un plauso a questi ragazzi e vedere il presidente orgoglioso di noi è una grande soddisfazione". Inzaghi coccola Abate, escluso dalle convocazioni di Conte ma protagonista ("sono contento per lui, a volte è stato criticato e non lo meritava, ma oggi ha fatto fare gol a Muntari e ha dato la palla a Menez da cui è nato il rigore") e nel complesso sottolinea di aver visto "un bello spirito. Già al Trofeo Tim lo avevo notato perché tenere testa alla Juventus per 45 minuti non può essere un caso, ma dobbiamo migliorare nel giocare, senza dimenticare che questa squadra viene da un campionato difficile e deve riacquisire un po' di certezze. Questo risultato farà molto bene". Per quanto riguarda gli obiettivi, "non so dove possiamo arrivare ma la certezza è che il Milan darà sempre il massimo e questo per me è importante".

Abate: tutto merito del mister - "Abbiamo lavorato 50 giorni per questa partita, il mister ci ha trasmesso una carica incredibile e credo che si siano visti i requisiti necessari che sono corsa e voglia. Credo che il dna rossonero sia tornato", dice Abate, che non nasconde la propria gioia dopo l'ottimo debutto in campionato. "Dove possiamo arrivare non lo so - continua -. Questa è una squadra che ha ampi margini di miglioramento, potremo andare avanti solo se non perdiamo certi requisiti, altrimenti faremo fatica con tutti".  Nessun rimpianto per Balotelli, anzi: "Come ha detto il mister, gli uomini vengono prima dei calciatori. Mario è un grandissimo calciatore ma deve ancora migliorare molto, deve responsabilizzarsi. Questo è un gruppo maturo, con gente che ha voglia di rialzare la testa e giovani importanti".