Vidic si prende l'Inter: "Vincere lo scudetto sarebbe bello"

Calcio
Nemanja Vidic, 33 anni tra un mese (Getty)
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Il difensore serbo, già leader nello spogliatoio nerazzurro, commenta l'avvio di stagione tra sogni e obiettivi: "Vogliamo arrivare tra le prime tre, ma dobbiamo guardare partita per partita". E si scopre che Mazzarri e Ferguson non sono poi così diversi

"Il nostro obiettivo è arrivare tra le prime tre. Vincere lo scudetto sarebbe bello, ma dobbiamo guardare partita per partita". Nemanja Vidic sogna in grande dopo la buona partenza dell'Inter fra campionato ed Europa. Il difensore fa le veci del tecnico Walter Mazzarri in conferenza, alla vigilia della trasferta di Palermo. I nerazzurri hanno travolto il Sassuolo nell'ultima di campionato e in Europa League hanno esordito con un successo di misura contro il Dnipro.

La difesa è ancora inviolata, ma per il serbo l'imbattibilità non è un'ossessione: "Credo sia importante per la squadra essere solidi, anche per gli attaccanti che non si sentono obbligati a segnare due o tre reti a partita. Ma – spiega - non è un obiettivo che ci poniamo per tutta la stagione quello della porta imbattuta, credo sia più importante vincere le partite. A volte è importante anche mantenere la porta inviolata e non concedere gol può farci vincere di più, ma è più importante la vittoria".

Vidic è sembrato subito a suo agio nel calcio italiano, anche se non tutto è così di facile lettura come sembra: "E' difficile giocare qui. Devo adattarmi a tutto, inclusa la gestione della partita da parte degli arbitri – evidenzia -. Credo che a volte il lavoro dell'arbitro sia difficile anche a causa del comportamento dei giocatori che spesso chiedono dei falli o dei rigori in situazioni che in realtà non accadono, in Inghilterra questo avviene meno. Ecco perché dico che devo adattarmi qui, non solo al comportamento degli arbitri ma anche dei giocatori. Preferisco la maniera di giocare inglese, è più onesta e rispettosa. Anche il ritmo di gioco è diverso, perché è legato alle interruzioni. Ma non sono venuto per cambiare la mentalità".

Nello spogliatoio dell'Inter, Vidic si è già ritagliato il ruolo di leader: "Non devo parlare soltanto di me stesso ma della squadra. Ci sono molti giocatori esperti, professionisti di alto livello che sono esempio per i giovani in campo e fuori. L'Inter deve essere in grado di raggiungere determinati obiettivi come squadra e come club. Se lavoriamo in gruppo abbiamo buone possibilità di raggiungerli", spiega il difensore nerazzurro, che vede delle analogie fra Mazzarri e sir Alex Ferguson: "Credo che entrambi i manager abbiano un approccio simile alla squadra, nel costruire una buona atmosfera all'interno dello spogliatoio. Questa è una filosofia che condividono. A Manchester si giocava con un 4-4-2 o 4-5-1, Mazzarri ha invece un diverso approccio ma l'importante è lo spirito di gruppo che entrambi vogliono creare". Ad ogni modo, giocare nella difesa a tre non è un problema per Vidic: "Abbiamo lavorato duramente in prestagione e stiamo ancora facendo molto lavoro tattico. Mi sento sempre più a mio agio in questa posizione e spero di mostrarlo anche nella prossima partita. Credo che in queste prime partite la squadra abbia mostrato solidità e credo che tutta la squadra abbia lavorato bene difensivamente".