Rafa e Rudi verso Napoli-Roma: "Il calcio sia una festa"
CalcioI tecnici delle due squadre, alla vigilia di un match carico di tensioni nel ricordo della tragica morte di Ciro Esposito, pronunciano parole sagge: "Che a fine partita si parli solo delle giocate che si sono viste in campo, del bel gioco e del risultato"
"Per me il calcio deve essere una festa, non una guerra". Così il tecnico della Roma, Rudi Garcia, alla vigilia della trasferta a Napoli. "Nel calcio deve esserci amicizia e rispetto degli altri colori - dice -. Sabato, e anche nella gara di ritorno, sarà una bella opportunità per mostrare che ognuno pensa positivo e con molto rispetto".
"Il bello del calcio è che riunisce tutti intorno alla stessa passione - ha proseguito l'allenatore giallorosso -. E questo deve fare riflettere e spingere a fare cose positive perché una famiglia non si deve chiedere se portare o meno il figlio allo stadio. Non posso dare consigli alle persone che devono occuparsi dei problemi del calcio italiano, ma dobbiamo lottare in tutti i modi affinché gli stadi siano sicuri dentro e fuori. E anche noi dobbiamo essere da esempio attraverso il fair play, anche se a volte non è semplice, ma abbiamo un dovere noi allenatori e i giocatori su questo punto".
Sul match: "Il Napoli è una squadra forte, in casa ancor di più. Sappiamo che sarà una gara abbastanza difficile ma, come sempre, scenderemo in campo con ambizione, per giocare una bella partita e tornare con un risultato positivo. Sappiamo che loro hanno qualità, soprattutto offensiva come dimostrano i numeri. Hanno alcune difficoltà in difesa, poi c'è l'aspetto fisico: quando due squadre come le nostre giocano ogni tre giorni c'è sempre un punto interrogativo. Abbiamo solo tre giorni dall'ultima partita, quindi non sapremo chi starà meglio. Dovremo essere al 100%".
Totti: "Lontano da ogni forma di violenza" - Anche il capitano della Roma, Francesco Totti dice la sua in vista di Napoli-Roma: "Mi sono sempre dissociato da ogni forma di violenza e rinnovo questo mio pensiero pensando alla giornata di domani, sperando che vivremo una festa di puro sport". Quello di Totti è un messaggio positivo, da padre: "Da padre e da uomo voglio dare un abbraccio pieno di calore a tutte le famiglie che sono state colpite da lutti nel calcio e nello sport. Penso alla famiglia De Falchi, alla famiglia di Ciro Esposito, a quella di Stefano e Cristian, alla famiglia Sandri - aggiunge Totti - e mi sento vicino a tutte quelle che hanno vissuto disgrazie come queste: molti angeli ci guardano dall'alto e loro per primi desiderano che certe cose non accadano più".
Parola a Benitez. "Il modo migliore per onorare la memoria di Ciro sarà che a fine partita si parli solo delle giocate che si sono viste in campo, del bel gioco e del risultato". Così il tecnico del Napoli sulle tensioni che accompagnano la partita. "Dobbiamo parlare di calcio per ricordare al meglio Ciro, dobbiamo mandare un messaggio positivo dal punto di vista della cultura sportiva e un messaggio ai tifosi di andare a vedere la partita con serenità e rispetto. Il campionato sta dimostrando che tutti possono perdere punti, se vinciamo possiamo rilanciare le nostre ambizioni".
Alla vigilia della sfida, Benitez aggiunge: "Anche la Juve ha perso una partita mentre noi stiamo crescendo e ci stiamo avvicinando al livello dello scorso anno. Dobbiamo dimostrare in campo che stiamo crescendo anche nella fase difensiva. Tutti si aspettano tanto da noi, il Milan ha subìto il nostro stesso numero di gol, ma si parla molto meno della fase difensiva rossonera".
"Siamo arrabbiati per come è andata la partita di Bergamo, la controllavamo completamente ma non siamo riusciti a vincere. Però questa rabbia deve essere incanalata positivamente, senza rimpianti, ma concentrandoci sulla Roma. In tante partite quest'anno - spiega Rafa - abbiamo meritato di più, basti pensare al Chievo, al match contro l'Inter. Anche alcuni giocatori sono arrabbiati, come Higuain, per il rigore sbagliato, e se vuole tirare ancora tocca a lui, o Albiol per quell'errore sul gol dell'Atalanta. L'importante è che la rabbia diventi voglia di dimostrare in campo la propria forza".
"Il bello del calcio è che riunisce tutti intorno alla stessa passione - ha proseguito l'allenatore giallorosso -. E questo deve fare riflettere e spingere a fare cose positive perché una famiglia non si deve chiedere se portare o meno il figlio allo stadio. Non posso dare consigli alle persone che devono occuparsi dei problemi del calcio italiano, ma dobbiamo lottare in tutti i modi affinché gli stadi siano sicuri dentro e fuori. E anche noi dobbiamo essere da esempio attraverso il fair play, anche se a volte non è semplice, ma abbiamo un dovere noi allenatori e i giocatori su questo punto".
Sul match: "Il Napoli è una squadra forte, in casa ancor di più. Sappiamo che sarà una gara abbastanza difficile ma, come sempre, scenderemo in campo con ambizione, per giocare una bella partita e tornare con un risultato positivo. Sappiamo che loro hanno qualità, soprattutto offensiva come dimostrano i numeri. Hanno alcune difficoltà in difesa, poi c'è l'aspetto fisico: quando due squadre come le nostre giocano ogni tre giorni c'è sempre un punto interrogativo. Abbiamo solo tre giorni dall'ultima partita, quindi non sapremo chi starà meglio. Dovremo essere al 100%".
Totti: "Lontano da ogni forma di violenza" - Anche il capitano della Roma, Francesco Totti dice la sua in vista di Napoli-Roma: "Mi sono sempre dissociato da ogni forma di violenza e rinnovo questo mio pensiero pensando alla giornata di domani, sperando che vivremo una festa di puro sport". Quello di Totti è un messaggio positivo, da padre: "Da padre e da uomo voglio dare un abbraccio pieno di calore a tutte le famiglie che sono state colpite da lutti nel calcio e nello sport. Penso alla famiglia De Falchi, alla famiglia di Ciro Esposito, a quella di Stefano e Cristian, alla famiglia Sandri - aggiunge Totti - e mi sento vicino a tutte quelle che hanno vissuto disgrazie come queste: molti angeli ci guardano dall'alto e loro per primi desiderano che certe cose non accadano più".
Parola a Benitez. "Il modo migliore per onorare la memoria di Ciro sarà che a fine partita si parli solo delle giocate che si sono viste in campo, del bel gioco e del risultato". Così il tecnico del Napoli sulle tensioni che accompagnano la partita. "Dobbiamo parlare di calcio per ricordare al meglio Ciro, dobbiamo mandare un messaggio positivo dal punto di vista della cultura sportiva e un messaggio ai tifosi di andare a vedere la partita con serenità e rispetto. Il campionato sta dimostrando che tutti possono perdere punti, se vinciamo possiamo rilanciare le nostre ambizioni".
Alla vigilia della sfida, Benitez aggiunge: "Anche la Juve ha perso una partita mentre noi stiamo crescendo e ci stiamo avvicinando al livello dello scorso anno. Dobbiamo dimostrare in campo che stiamo crescendo anche nella fase difensiva. Tutti si aspettano tanto da noi, il Milan ha subìto il nostro stesso numero di gol, ma si parla molto meno della fase difensiva rossonera".
"Siamo arrabbiati per come è andata la partita di Bergamo, la controllavamo completamente ma non siamo riusciti a vincere. Però questa rabbia deve essere incanalata positivamente, senza rimpianti, ma concentrandoci sulla Roma. In tante partite quest'anno - spiega Rafa - abbiamo meritato di più, basti pensare al Chievo, al match contro l'Inter. Anche alcuni giocatori sono arrabbiati, come Higuain, per il rigore sbagliato, e se vuole tirare ancora tocca a lui, o Albiol per quell'errore sul gol dell'Atalanta. L'importante è che la rabbia diventi voglia di dimostrare in campo la propria forza".