Garcia scaccia la pareggite: "E' ora di tornare a vincere"

Calcio
Rudi Garcia (Getty)

Dopo 5 pari nelle 7 gare, l'allenatore della Roma, alla vigilia della sfida contro l'Empoli, tiene alta la tensione: "E' la squadra più forte tatticamente. Nelle partite serve continuità". E su Destro: "Grande attaccante ma voleva giocare di più"

Dopo tanti pareggi, per la Roma "è il momento di tornare a vincere, ma senza dimenticare quanto di buono fatto finora". Sabato la Roma torna in campo: troverà di fronte l’Empoli, già battuto due volte ma sempre a fatica. Tutti buoni motivi per avere grande rispetto della squadra di Sarri, "la più organizzata tatticamente del campionato - l'elogio alla vigilia di Rudi Garcia - Sono forti avanti e sui calci piazzati. Siamo stati bravi nelle due partite a trovare la chiave per avere delle occasioni, forse abbiamo segnato troppo poco, soprattutto in Coppa Italia, ma speriamo che domani i giocatori abbiano capito cosa fare per difendere bene, attaccare dove ci sono possibilità di segnare ed essere efficaci nell'ultimo passaggio e nella finalizzazione, che è quello che ci è mancato in Coppa, dove la partita doveva essere chiusa molto prima".

"Guardiamo solo a noi stessi" -
La Roma arriva da tre pari, cinque nelle ultime sette gare, una striscia che ha regalato alla Juventus la possibilità di andare a + 7 e al Napoli di portarsi a -6. "Non dobbiamo dipendere da chi sta davanti o da chi sta dietro ma solo da noi stessi e guardare sempre avanti, e per guardare avanti bisogna vincere le partite", avverte il tecnico giallorosso, che chiama all'appello i tifosi ("noi non siamo una squadra o un club ma siamo la Roma e questo include anche loro, saremo più forti col loro sostegno") per tornare a vincere all'Olimpico. In casa, infatti, la Roma non vince in campionato dal 30 novembre scorso, dal 4-2 sull'Inter: dopo sono arrivati i pari con Sassuolo, Milan e Lazio.

"Troppi pareggi" - "Abbiamo dimostrato a inizio stagione e anche oltre che sappiamo come vincere all'Olimpico - ricorda Garcia - Sono arrivati troppi pareggi e dobbiamo far sì che l'Olimpico torni a essere la nostra cassaforte. Sarebbe più semplice se ci trovassimo in vantaggio ma ci vuole anche continuità nella stessa gara. In Coppa Italia, per esempio, siamo partiti forte ma non è che dopo il vantaggio bisogna fermarsi, bisogna disputare una gara piena". Detto questo, però, il tecnico non nasconde un certo fastidio per qualche critica di troppo. "Siamo in corsa su tre fronti, siamo secondi in campionato, non c'è altro da dire, i numeri parlano per questa squadra e da tempo non si vedevano a Roma. E' vero che pareggiamo troppo e serve più continuità nelle partite ma facciamo sempre di tutto per vincere e dico solo che non bisogna avere la memoria corta".

"Destro voleva giocare di più" - Domani sarà emergenza a centrocampo anche se il tecnico ha fiducia in Paredes ("ha giocato parecchio nelle ultime partite e ha fatto bene") davanti non ci sarà più Mattia Destro. Un addio con un pizzico di rimpianto da parte dell'allenatore francese. "Mi avrebbe fatto piacere che venisse sostenuto al 100% - confessa - Questo non vale per me, che gli sono sempre vicino, né per i compagni o per la società. Ma chi ama la Roma deve sostenere ogni giocatore nelle difficoltà, è un atteggiamento da tifoso. E poi basta vedere i numeri di Destro, ha fatto una seconda parte di stagione fantastica l'anno scorso. E' un centravanti di
talento, un uomo di qualità, ma voleva giocare di più e a questo punto era giusto lasciarlo andare via”. Dopo la conferenza stampa