Empoli, Sarri lo stratega: il 50% dei gol? Da palla inattiva

Calcio

Luca Cassia

Maurizio Sarri, 56 anni, è alla terza stagione sulla panchina dell'Empoli (Foto Getty)
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Assente per squalifica nell'anticipo di Cagliari, Valdifiori è braccio ed esecutore del tecnico toscano: sono già leggenda le 33 alternative da calcio da fermo che hanno prodotto la metà delle reti azzurre. Un fattore i centrali difensivi, 9 centri in 3

A prescindere da intreccio e colpi di scena, affinché un film conquisti il pubblico non può prescindere da un protagonista carismatico, meglio se avvolto da un alone di mistero. Prendete uno come Maurizio Sarri, schivo e antidivo per eccellenza, sul cui conto già parecchio si è scritto: ex bancario giramondo e toscano verace, scaramantico, tabagista incallito e amante del nero. Predilige la quotidianità del lavoro a monologhi altisonanti, stile che lo accompagna da 25 anni in panchina tra gavetta e provincia fino all’apoteosi di Empoli, suo trampolino verso la Serie A conosciuta a 55 anni. Il resto è cronaca recente: alla guida di un gruppo giovane con qualche elemento d’esperienza, Sarri ha costruito una squadra che entusiasma per palleggio, coralità e organizzazione, picchi di una neopromossa senza stelle acclamate ma che convince per qualità, fame e talento. Inevitabili le sirene che lo accostano lontano dalla provincia, corteggiamenti sinora rispediti al mittente. Fine della favola? Non è tutto. L’asso nella manica, chiacchierato ma oscuro, merita attenzione: la meticolosa preparazione dei calci piazzati, autentico valore aggiunto nella sceneggiatura del suo Empoli.


Dica 33 - Stagione 2000/01, Eccellenza toscana, AC Sansovino: nella provincia di Arezzo Sarri imboccò a tempo pieno la carriera da allenatore. Ed è qui che venne ribattezzato “Mister 33” in onore del numero di schemi studiati e attuati in situazioni da palla inattiva. Leggenda sfatata dal diretto interessato (“Ne scegliamo 4 o 5 a seconda dell’avversario”), che tuttavia conferma la paternità tattica distinguendo i diversi modelli attraverso i nomi dello staff empolese. Codici criptici di natura singolare, non sempre a prova dell’intelligence delle altre società ma che indubbiamente lasciano il segno: in meno di 3 stagioni i difensori di Sarri hanno accumulato 22 gol tra Serie A e B. Già, proprio i marcatori più insospettabili, armi letali in occasioni predisposte con cura maniacale: Tonelli la contraerea infallibile (11 reti totali) e Rugani ottima alternativa così come Barba, oltre ai Regini e Pratali d’inizio mandato. Sfruttare centimetri e abilità individuali così come il piede di Valdifiori, vero deus ex machina della creatura di Sarri.


Spauracchio Zeman - Mirko Valdifiori, romagnolo classe ’86, è comparso improvvisamente sui radar di mercato ma dal 2008 è architetto e cervello dell’Empoli. Sue la regia, i tempi, la leadership e la perenne lucidità della manovra azzurra senza dimenticare la gestione di tutte le situazioni da fermo: tra punizioni e soprattutto calci d’angolo, le sue qualità balistiche hanno garantito in via diretta o indiretta 10 dei 26 gol stagionali. Un patrimonio reso tale dal ruolo di braccio ed esecutore di Sarri, la sua proiezione in campo. Già un’assenza per squalifica in campionato (5^ giornata, 1-1 sul campo del Chievo), Valdifiori non dirigerà le operazioni nemmeno a Cagliari poiché fermato dal giudice sportivo. Defezione pesante per Sarri atteso da Zdenek Zeman richiamato in Sardegna, l’unico allenatore in campionato ad averne frenato pesantemente ogni strategia (0-4 al Castellani lo scorso 25 ottobre). Calcio spregiudicato da una parte, equilibrio illuminato dall’altra. Mani sulla scacchiera e via al secondo atto.