Frode fiscale, la procura di Roma accusa Cassano di evasione

Calcio
Antonio Cassano quando giocava con il Real Madrid
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Il fantasista barese avrebbe dichiarato il falso sull'ingaggio percepito dal Real Madrid nella stagione 2006, evadendo circa 3 milioni di euro. Prima di lui anche Maradona e Messi

Antonio Cassano è indagato per evasione fiscale. La notizia è stata anticipata oggi dal quotidiano La Repubblica. Il sostituto procuratore Antonino Di Maio contesta al talento di Bari un'evasione di 3 milioni di euro sull'ingaggio percepito dal Real Madrid. In pratica, si legge nell'articolo: "Per il pubblico ministero, Cassano sarebbe responsabile di una dichiarazione infedele ai danni dell'erario nel 2006. Se per il fuoriclasse barese - scrive Repubblica - l'evasione fiscale, per cui è indagato, rappresenta l'ennesima 'cassanata' lo si scoprirà a breve. Per ora il sostituto procuratore Antonino Di Maio si appresta a chiudere le indagini nei confronti del talento, poi spetterà al gip decidere se spedire a processo Cassano". 

Il quotidiano La Repubblica aggiunge: "Cassano è comunque in ottima compagnia, perché altri celebri numeri dieci hanno avuto come lui grane col fisco. Si va da Diego Armando Maradona a Lionel Messi per arrivare a un altro fantasista, in questo caso delle due ruote, Valentino Rossi. E se il campione di Tavullia alla fine ha trovato un accordo col fisco italiano versando 35 milioni di euro, per la maxi evasione dal 2001 al 2006, Maradona ha invece deciso di dichiarare guerra a Equitalia. Tanto che il Pibe de oro si è guadagnato il processo, con prima udienza fissata per il 19 luglio del 2016, per diffamazione. Maradona accusò l'allora numero uno della società incaricata della riscossione dei tributi, Attilio Befera di essere vittima di una strumentale persecuzione".