Cerci fischiato cita Luther King: "Non c'è delusione se non c'è amore"

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Cerci (a destra) duella col baby fenomeno granata Baselli
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Il bomber milanista (ex Toro) posta su Facebook la sua amarezza per l'accoglienza dei supporter granata nel match pareggiato dai rossoneri all'Olimpico sabato sera: "I fischi della Maratona sono la pugnalata alle spalle che mai mi sarei aspettato..."

"I fischi della Maratona sono la pugnalata alle spalle che mai mi sarei aspettato". Alessio Cerci si sfoga così, su Facebook, per l'accoglienza riservatagli all'Olimpico di Torino dai suoi ex tifosi. "Martin Luther King diceva che non ci può essere profonda delusione dove non c'è un amore profondo - aggiunge il milanista -. Allora provo a consolarmi così, lavoro e vado avanti anche stavolta".

Al Torino dal 2012 al 2014, i tifosi granata non hanno perdonato a Cerci l'addio dello scorso anno, quando il club fu costretto a cederlo all'Atletico Madrid dopo una stagione da grande protagonista, con 11 reti e 13 assist, culminata con il ritorno in Europa del club. A voler essere ceduto fu proprio il giocatore, lasciato andare all'ultima giornata di mercato dal presidente Urbano Cairo per le sue continue richieste.

"Saluti serie A, noi ce ne andiamo nel calcio che conta", aveva scritto la moglie, all'epoca ancora fidanzata, Federica Riccardi, il giorno del suo addio al Toro. Parole che non sono andate giù ai tifosi del Torino, il club in cui Cerci ha vissuto le stagioni migliori. Dopo il flop all'Atletico, dove il rapporto con il tecnico Simeone non è mai decollato, anche al Milan l'attaccante non ha più fatto vedere quanto di buono aveva fatto al Toro. "Se trovi la password, Cerci può essere un giocatore straordinario - ha detto sabato sera dopo l'1-1 tra Torino e Milan il suo ex tecnico, Giampiero Ventura -. Mi spiace per i fischi, perché lui è davvero un bravo ragazzo".