Scaccabarozzi: "Il calcio come una famiglia. Così è il Renate"

Calcio

Alfredo Alberico

Jacopo Scaccabarozzi, 21 anni, centrocampista del Renate (Foto pubblicata per gentile concessione del club)
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LA GIOVANE ITALIA. Cresciuto nelle giovanili dell'Inter, mazzala tra le più apprezzate nel Girone A della Lega Pro, Jacopo Scaccabarozzi racconta la sua storia con il club brianzolo

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Il cognome Scaccabarozzi è curioso, parecchio. Strano per dircela tutta. E’ altrettanto strano, però, che il 21enne Jacopo Scaccabarozzi, mezzala del Renate, ancora non sia riuscito a spiccare il volo. Sì, perché di lui si parla da tempo come tra i migliori del Girone A della Lega Pro in quel ruolo. Nel frattempo, il ragazzo di Olginate (Lecco) aspetta la sua grande occasione: “E’ la mia terza stagione con il Renate e sono felice di essere qui. L’età mi permette ancora di fare dei sogni, che credo siano legittimi, e allora continuo a lavorare per avere una grande opportunità”.

Chi lo ha visto giocare lo ha paragonato al primo Marchisio, e lui stesso guarda allo juventino come un modello da seguire. Ed è così che in lui si gioca un perpetuo derby d’Italia D’altra parte, però, vista la sua grande passione per l’Inter, dove tra l’altro si è formato per cinque stagioni: “Giocare con la maglia nerazzurra sarebbe quanto di meglio potrebbe capitare nella mia carriera, ma bisogna essere realisti e continuare a lavorare sodo. Poi si vedrà”.

Intanto il nerazzurro che indossa è quello del Renate, società che è un piccolo grande esempio di organizzazione e solidità: “So che molti colleghi della Lega Pro non percepiscono stipendi da mesi, o comunque non in modo puntuale. Qui invece funziona tutto. La società ci segue e ci fa sentire importanti. Considero il Renate una vera famiglia, dove il dialogo è sempre aperto”.

Aperto anche quando occorre parlare di futuro: “Ho un contratto e ho la ferma intenzione di rispettarlo. Ma so che se spuntasse un’opportunità sarebbero loro i primi a mettermi nelle condizioni di poter crescere e fare altre esperienze. Tutto, però, passa inevitabilmente da quello che do e darò in campo. Insomma, so bene che il futuro dipende da me”.

Il Renate è un piccolo miracolo sportivo. E’ tra quelle società di Lega Pro che, le talvolta azzardate previsioni. danno per spacciate ancor prima del primo calcio d’inizio della stagione: “E questo mi fa sentire ancora più orgoglioso di essere parte di questo progetto”.

Jacopo Scaccabarozzi, cognome strano ma idee chiarissime, anche se del futuro preferisce non parlare: “Ma solo perché m’immagino una carriera ancora lunga. Non ho mai pensato a un dopo, anche se mi piacerebbe rimanere in questo mondo. Intanto mi piace stare in Lega Pro, pur augurandomi riforme in grado di dare certezze, stabilità e di rilanciare questo campionato. Seconde squadre? Sì, ma potrebbe non bastare. Per valorizzare i ragazzi serve coraggio. Questa è la prima e vera riforma da attuare”. Cognome strano, idee chiare e soprattutto testa sulle spalle.