Ausilio guarda al futuro: "Mancini e Icardi punti fermi per l'Inter"
CalcioIl direttore sportivo nerazzurro assegna un voto alla stagione della squadra: "Sei perché la squadra rispetta le aspettative di inizio campionato", e parla della prossima sessione di mercato: "Progettiamo con il nostro attuale allenatore. Il capitano non si muoverà, prenderemo giocatori adatti a lui"
"Mancini è un punto fisso per il futuro, la progettazione di una squadra passa per momenti di crescita e anche di difficoltà. Il lavoro dell’allenatore ha già dato risultati, ci sono 13 punti in più rispetto allo scorso anno". Il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio non ha dubbi: nella prossima stagione i nerazzurri ripartiranno da Roberto Mancini. "Quando uno inizia la stagione pensa a fare il meglio - ha detto il dirigente a Rai Radio Uno - l'Inter ha il dovere di pensare si possano vincere tutte le partite perché è questa la mentalità di una squadra di questo livello. Abbiamo cambiato molti giocatori, ad agosto nessuno ci immaginava tra le prime -, abbiamo migliorato tantissimo rispetto allo scorso anno, vogliamo fare di più ma siamo in linea con la programmazione di inizio stagione".
Il voto alla stagione - "Un sei, la sufficienza è data dal fatto che la posizione rispecchi i valori del campionato espressi ai primi di settembre". Dopo una prima parte della stagione al vertice ora l'Inter è quarta a cinque punti dal terzo posto: "Per noi tentare di tornare in Champions era un obiettivo all'inizio della stagione e ci speriamo ancora, di sorprese in campionato in passato ne abbiamo viste tantissime: cinque punti dalla Roma sono tanti ma ci dobbiamo provare poi vedremo come andrà a finire".
Icardi punto fermo - Oltre a Mancini, centrale per il progetto dell’Inter è anche Mauro Icardi: "E' un giocatore troppo importante per privarsene, credo che alla sua età nessun calciatore abbia fatto 50 gol, ha solo 23 anni, è il capitano e su di lui stiamo costruendo l'Inter aggiungendo giocatori adatti alle sue caratteristiche”. Uno di questi, però, non ha reso come ci si aspettava: “I soldi di Guarin allo Shanhai Shenhua non li abbiamo ancora spesi perché li spenderemo tra due anni – spiega Ausilio -, Eder è un prestito biennale e solo nel 2017 sarà un nostro giocatore, l'uscita di Guarin invece è stata subito monetizzata. Visto che non arrivavano i gol abbiamo preso il centravanti della nazionale italiana con caratteristiche che non avevamo e che ci permetteva di giocare in maniera diversa. Non siamo pentiti, per lui ci saranno tante occasione per fare gol".
Occhio ai calciatori italiani - Ausilio ha poi parlato della filosofia che animerà le scelte di mercato dei nerazzurri: "Mi piacerebbe tantissimo prendere giocatori italiani, e ci stiamo provando. Eder è un segnale in questa direzione. Non è facile, qualche italiano bravo c'è e vorremmo magari prenderlo ma oggi si fa un po' di fatica, a parità di qualità pensiamo all'italiano più che allo straniero". E sul fair play finanziario Ausilio conclude: "L'Inter ha firmato un contratto con l'Uefa per il rispetto di alcuni parametri, è normale che ci sarà una crescita un po' più lenta ma la strada non può che essere questa".
"Thohir vuole andare avanti"- "So poco di queste cose, faccio il dirigente, cerco di fare bene il mio lavoro assieme ai miei collaboratori e non ci occupiamo di quelle che sono le cose societarie o di politica societaria. Ho lavorato benissimo con Moratti e sto lavorando benissimo con Thohir. Sono i due azionisti dell'Inter e Thohir vuole andare avanti", Ausilio fa il punto delle voci delle ultime settimane. “Il presidente sta cercando eventuali partner che possono dare una mano all'Inter e stiamo programmando il futuro dell'Inter con lui".