Il presidente del Milan fa il punto sulla trattativa con i cinesi, dichiara incedibile Donnarumma e saluta Maldini: "Non credo che Paolo sia disponibile, è entrato come socio in una squadra in America"
Se salterà la trattativa con i cinesi, il Milan ripartirà dai giovani italiani e i tifosi dovranno avere pazienza. E' quanto ha in sintesi prospettato Silvio Berlusconi, anche se lo scenario più probabile resta quello della cessione del 70% del club alla cordata che da tre settimane tratta con Fininvest e nei prossimi giorni dovrebbe fornire alla controparte la documentazione definitiva sulla composizione del gruppo di investitori cinesi. Poi mancheranno comunque altri passaggi, e servirà probabilmente tutto il periodo di negoziato in esclusiva, in scadenza verso il 15-20 giugno.
La vicenda inizia a fare capolino anche sui media di Pechino, dove si parla di un accordo vicino (e in 2-3 anni la cessione del restante 30%), contestualizzato nell'età dell'oro dell'industria sportiva cinese, un business da 700 miliardi di euro nel prossimo decennio. Un confronto importante sul negoziato è previsto domani ad Arcore, dove Berlusconi incontrerà i figli e i manager Fininvest nel consueto pranzo di inizio settimana, slittato di un giorno per impegni elettorali legati alle Amministrative di domenica. Intanto il presidente rossonero ha ribadito a TeleLombardia che, per portare a termine l'operazione, condizione essenziale è che la nuova proprietà "si impegni a mettere fondi ogni anno negli anni a venire per portare il Milan a essere protagonista in Italia, in Europa e nel mondo".
Se i nuovi soci decideranno anche di costruire "il piu' bello stadio esistente", Berlusconi è pronto a "inchinarsi" e mettere da parte il suo amore per San Siro. Ma ancora nulla è deciso. Già "una decina di gruppi" in passato "sono stati scartati perché senza sufficienti garanzie per il futuro", ha ricordato l'ex premier, chiarendo che "se dovesse venir meno anche questa trattativa con società cinesi molto importanti, il Milan dovrà ripartire dai giovani, e soprattutto dai giovani italiani", come Donnarumma, "assolutamente incedibile" anche se "per lui si parla di richieste da 80 milioni di euro".
Un progetto che non garantirebbe risultati immediati. "I tifosi dovrebbero concordare con la società un periodo di pazienza. Purtroppo - ha aggiunto Berlusconi - non hanno né pazienza né memoria". Molti rossoneri delusi invocano l'ex capitano Paolo Maldini. "Non credo che Paolo sia disponibile perché è entrato come socio in una squadra in America - ha commentato Berlusconi -. Credo che ormai si sia tracciata una strada che lo vede americano".