
Copa Libertadores, quanti goleador "italiani": da Ricardo Oliveira a Zarate, li ricordate?
Archiviato il trionfo del River Plate, la Copa Libertadores 2019 è ripartita dalla fase a gironi e dalle tante vecchie conoscenze in Serie A: l'ultimo turno disputato, in particolare, ha celebrato i goleador "italiani" nelle rispettive formazioni. Ecco tutti i nuovi protagonisti in Sudamerica dai trascorsi nel nostro campionato
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Archiviato il trionfo del River Plate, la Copa Libertadores 2019 è ripartita dalla fase a gironi e dalle tante vecchie conoscenze in Serie A: l'ultimo turno disputato, in particolare, ha celebrato i goleador "italiani" nelle rispettive formazioni. Ecco tutti i nuovi protagonisti in Sudamerica dai trascorsi nel nostro campionato

RICARDO OLIVEIRA. Lo ricordano sicuramente i tifosi del Milan, d’altronde la società rossonera investì 15 milioni di euro (oltre al cartellino dello svizzero Vogel) per strapparlo al Betis Siviglia. L’attaccante brasiliano esordì in Serie A segnando contro la Lazio, peccato che la sua unica stagione italiana andrà in archivio con 5 reti in 36 partite. Tornerà in Spagna prima al Real Saragozza (12 milioni tra prestito e cessione) e poi al Betis

A 38 anni e dopo un girovagare che l’ha visto segnare negli Emirati Arabi Uniti, Ricardo Oliveira è tornato grande protagonista in Brasile: gol a raffica con la maglia del Santos festeggiando due volte il Campionato Paulista, verve ritrovata come all’Atletico Mineiro: ben 5 gol segnati in 8 partite nella prima fase dell’attuale Copa Libertadores. E pensare che al Milan lo ricordano come un flop

JOAQUÍN LARRIVEY. Quattro stagione al Cagliari per "El Bati", soprannome dettato dalla somiglianza con il connazionale Batistuta che vantava ben altri numeri in Serie A. Già, perché il bilancio del centravanti classe 1984 non fu dei più memorabili: il suo massimo personale restano i 7 gol realizzati nel campionato 2011/12, bilancio totale che in Sardegna l’ha visto collezionare 16 reti in 102 gare complessive

Numeri decisamente migliori per Larrivey dalla Spagna (Rayo Vallecano e Celta Vigo) agli Emirati Arabi Uniti con una tappa biennale in Giappone (JEF United), viaggio che dallo scorso gennaio lo premia in Paraguay al Cerro Porteño: ebbene, l’ex Cagliari (oggi 34enne) ha lasciato il segno in Libertadores proprio contro l’Atletico Mineiro di Ricardo Oliveira

GONZALO BERGESSIO. C’era anche "El Toro" nel Catania argentino che divertiva in Serie A, avvento risalente al gennaio 2011 che gli permetterà di accumulare 37 gol in oltre 100 presenze in Italia. Meno positiva la parentesi alla Sampdoria (24 gare e due reti), ultima tappa nel nostro Paese che da allora l’ha riportato in Sudamerica

A 34 anni Bergessio non ha perso né il carattere battagliero né lo smalto realizzativo dopo la tappa in Messico all’Atlas: parentesi agli antipodi tra San Lorenzo e Velez, devastante in Uruguay dal 2018 con la maglia del Nacional: 27 gol in 63 partite, ben 3 reti in 4 presenze in questa Copa Libertadores

MAURO ZÁRATE. In Italia lo ricordiamo soprattutto alla Lazio, squadra che investì oltre 20 milioni di euro per blindarlo dai qatarioti dell’Al Sadd. In biancoceleste il contributo dell’attaccante argentino recita 34 gol in 126 incontri disputati, tuttavia ha giocato in Serie A pure con l’Inter (solo 3 reti in 31 presenze) e con la Fiorentina nella stagione 2016/17 (7 centri in viola)

Giramondo con tappe dal Medio Oriente all’Inghilterra fino al ritorno in Argentina, il 32enne Zarate ha ritrovato la sua dimensione dal Velez al Boca Juniors dove gioca con un’altra vecchia conoscenza italiana del calibro di Tevez. A segno contro i boliviani del Wilstermann, l’ex Lazio cerca la vera svolta in questa stagione ma intanto viaggia a quota 2 reti nell’attuale Copa Libertadores

GONZALO RODRÍGUEZ. Un punto fermo della Fiorentina tra il 2012 e il 2017, difensore goleador con 25 reti segnate in poco più di 200 gare in viola. Mai così presente sotto porta nemmeno nelle 8 stagioni al Villarreal, "El Mariscal" è tornato dove tutto era iniziato agli inizi della sua carriera

Lo trovate infatti al San Lorenzo, squadra cara a Papa Bergoglio dove il 35enne Rodriguez aveva gettato le basi tra i professionisti: dal 2017 è intoccabile nella difesa del club argentino, ma non ha perso il vizio del gol: è bastato vederlo festeggiare proprio in Libertadores contro il Melgar

NICOLÁS LÓPEZ. Per tutti Nico o se preferite "El Conejo", l’attaccante uruguayano ha solo 25 anni eppure ha già avuto modo di farsi notare in Serie A. Ci aveva creduto la Roma nel 2012 (un gol in 7 presenze), bottino leggermente migliore con le maglie di Udinese e Verona. Ma il presente lo celebra in Sudamerica

Dopo i buoni numeri ritrovati nel suo Nacional, Lopez milita dal 2016 in Brasile all’Internacional che l’aveva acquistato dall’Udinese per 9 milioni di euro. Ebbene, le statistiche sono dalla sua parte: 20 gol complessivi in campionato, ben 3 in 4 presenze in questa Copa Libertadores dove ha punito Alianza Lima e River Plate fino ai 3 assist serviti contro il Palestino

DODÔ. E arriviamo così al terzino classe 1992, brasiliano accolto dalla Roma nell’estate 2012 e avvistato in Italia con tre maglie diverse: detto dei giallorossi, chi investì quasi 8 milioni di euro per comprarlo fu l’Inter (2 gol segnati in 29 presenze) senza dimenticare il prestito con riscatto della Sampdoria (5,5 milioni)

Attualmente Dodô trova spazio sempre in prestito in Brasile al Cruzeiro, club dove è stato parcheggiato dai blucerchiati fino al termine del 2019. Archiviata l’esperienza al Santos, quindi, il mancino dai trascorsi in Italia è riuscito a lasciare il segno contro l’Huracan nel 4-0 dei brasiliani a punteggio pieno nel gruppo 2