I gol più belli visti su Sky Sport nel weekend

'ultimo uomo'

Daniele Manusia

Gol di squadra, tocchi delicati e azioni travolgenti, tutto il meglio dei gol visti su Sky in questo weekend

 

Il pallonetto dolce e morbido di Messi

Se il PSG segna cinque gol in una stessa partita potete star sicuri, visto il talento a disposizione, che almeno la metà sono incredibili. Forse il gol esteticamente più bello - in un concetto di bellezza influenzato dalla complessità - lo ha segnato Kylian Mbappé, con un tiro a giro allo stesso tempo forte e leggero. Questo gol di Messi è semplice, perché una serie di rimpalli gli offre un pallone sul suo sinistro quasi nell’area piccola, il modo in cui però supera il portiere con un pallonetto - un pallonetto così dolce e morbido - è il sintomo di una sensibilità tecnica che forse è davvero solo di Messi. Anche in un gesto così facile si può intuire la profondità del suo talento.

 

Cengiz Under comodamente

Fra mille difficoltà, in un campionato a singhiozzo, l’Olympique in qualche modo è secondo in classifica, proseguendo un rendimento imprevedibile fra una settimana e l’altra ma anche all’interno di una stessa partita. Contro l’Angers, per esempio, era finito 2-0 sotto senza neanche accorgersene; e con altrettanta facilità è tornato in vantaggio con Gerson e Milik sugli scudi (!) che fanno gol e assist. Cengiz prima serve un assist incredibile per la tripletta del polacco, una palla filtrante in orizzontale verso l’area che sarebbe offensivo definire un cross; dopodiché segna con questo tiro di collo che prende una traiettoria dritta verso l’interno del palo, col portiere impalato. La palla gli è arrivata comoda, la gamba di Under ha filato morbida.

 

Daniel Ciofani da centravanti di razza

In una delle partite più interessanti del weekend, Daniel Ciofani ha servito un’altra masterclass sul ruolo di centravanti. Coi capelli sempre corti, il petto che si ispessisce un anno dopo l’altro, sembrava poterci stare bene in Serie A, mentre senza che ce ne accorgessimo è tornato in B col Frosinone. Con la maglia grigiorossa indossa la fascia da capitano, vince tutti i duelli aerei, gioca sponde sempre intelligenti e segna: 6 gol in 13 presenze. A 36 anni può essere soddisfatto. Contro il Monza prima ha segnato un cucchiaino delizioso, di quelli fatti sopra il corpo steso del portiere, ma anche quello del difensore in scivolata disperata. Il secondo gol, però, è quello davvero suo: un colpo di testa su cross di Gondo, in anticipo feroce sul difensore, deviando la palla con l’inizio della tempia, sul secondo palo. Quei tiri che vanno a rimbalzella sul secondo mentre i portieri si stendono come per raccogliere un topo che scappa, e non ce la fanno. Sarà il gol decisivo.

 

Il gol di squadra del Bayer Leverkusen

Il Bayer Leverkusen ha schiantato il Borussia Dortmund con un netto 5-2 e questo gol di Wirtz è la rappresentazione plastica della sua superiorità. Quanto sono belli i gol corali? Nessun giocatore del Bayer deve fare qualcosa di eccezionale, basta che tutti facciano la cosa giusta: la loro ripartenza taglia la difesa del Borussia come un coltello caldo il burro e con 5 tocchi di prima (solo l’assist arriva al secondo tocco) portano Wirtz da solo nell’area piccola. Un gol di squadra meraviglioso. 

 

André Hahn col destro a uscire

Per questo gol di Hahn abbiamo scelto un replay un po’ sbrigativo ma perfetto per capire bene come ha calciato l’esterno dell’Augsburg, la via di fuga del suo tiro. Hahn riceve un pallone sporco sulla trequarti, lo lascia scorrere e gli si apre la porta davanti. Potrebbe calciare subito ma fa una prima finta per ingannare il difensore che lo contrasta. Con la punta si sposta il pallone ancora più verso la sua destra, una scelta che gli fa perdere un po’ di equilibrio: quando va a colpire il pallone tutta l’inerzia del corpo è a uscire. Hahn colpisce di collo esterno, la traiettoria che ne esce fuori asseconda il suo movimento, il pallone fila veloce con un giro a uscire e si infila nell’angolo dove il portiere non può arrivare, non ci sarebbe arrivato neanche se avesse avuto più tempo per allungarsi. Un gol bellissimo e importante: con questa vittoria l'Augsburg rimane aggrappata alla corsa per la salvezza. 

 

 

Janni-Luca Serra tutto col sinistro

 

Quante maglie grigie del Borussia Monchengladbach frega Janni-Luca Serra? Se gli avessero messo davanti più avversari, anche gli 88 folli di Kill Bill, non sarebbe forse cambiato niente. Serra è come se avesse sentito l’odore del gol, la possibilità di trasformare una situazione poco pericolosa in una giocata pazzesca. Solo con il sinistro, con una conduzione fatta di tocchi piccoli e brevi, nello spazio di un fazzoletto si libera di tutti gli avversari per trovare la mattonella perfetta per il suo sinistro. Dopo essersi sistemato così bene, quel sinistro è quasi la conseguenza: Serra non ha bisogno neanche di trovare l’incrocio, calcia così forte e preciso che il portiere, pur avendo intuito le sue intenzioni, non riesce neanche a tuffarsi.