Marotta: "Lukaku dica quello che vuole, fa parte del passato"

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Dal Festival dello Sport di Trento Beppe Marotta torna sulla vicenda Lukaku, dopo le parole dell'attaccante ("Se dicessi come è andata in estate con l'Inter, farei scioccare tutti")

Beppe Marotta ospite al Festival dello Sport di Trento, una lunga intervista in cui si è soffermato su diverse tematiche, dalla sua Inter alla Nazionale, fino all'imminente ritorno di Lukaku a San Siro: "Il calcio è uno sport dove il Dio denaro la fa da padrone. Lukaku fa parte del passato, ma io guardo al presente e al futuro. Non so cosa intenda quando dice che se parla lui succede un casino: è liberissimo di parlare. Non credo che la panchina di Istanbul (finale di Champions, ndr) abbia pesato sulla sua decisione. Accettare l’Inter non dipende da un momento, ma da un rapporto come c’era prima, di fiducia e rispetto. Noi abbiamo la coscienza a posto, nessuna componente societaria gli ha mancato di rispetto. Il resto è una polemica su cui non vogliamo cadere".

"Scudetto o Champions? Dico scudetto"

Ha analizzato anche la stagione dell'Inter: "Viviamo un momento positivo, continuazione di un ciclo iniziato qualche anno fa. C'è ora una maggiore consapevolezza nei nostri mezzi. Credo che debbano essere lette le prestazioni effettuate in questo corso di stagione in senso positivo, siamo stati fin qui autorevoli protagonisti della stagione". Sugli obiettivi della stagione, Marotta ha le idee chiare: "Per la lotta scudetto siamo altamente competitivi. Ovviamente, vincere la Champions sarebbe motivo di soddisfazione straordinaria per tutti, un regalo per gli interisti. Da realista dico che è difficile. In Champions non sempre vince la squadra più più forte: ci sono circostanze favorevoli, date da sorteggio o da situazione degli avversari. Il campionato è una corsa a tappe dove vince di sicuro il più forte. Anche per questo dico scudetto”.

"Thuram ha voluto l'Inter"

Ha raccontato poi l'affare Thuram, di come il giocatore abbia preferito l'Inter al Milan: "La decisione importante è quella del calciatore, è stato lui il protagonista decidendo di venire all'Inter nonostante altre offerte. Il ruolo del papà, poi, ha influito. Però come Thuram ci sono altri casi; l'Inter è tornata appetibile, abbiamo ricevuto tante proposte da tanti giocatori non solo italiani. Vuol dire che stiamo cercando di tornare l'Inter di una volta".

"Ritorno Onana? Nel calcio ci sta tutto ma…"

A proposito di calciomercato, i tifosi non hanno mai dimenticato Onana che sta vivendo un inizio di stagione da incubo al Manchester United. Possibile un ritorno? "Il futuro non riesco a percepirlo, ma nel calcio ci sta tutto. Però i cavalli di ritorno a volte hanno reso bene a volte meno. Sicuramente è stata un'esperienza importante per lui e per noi, non ultima l'operazione compiuta economicamente".

"Scommesse? Aiutiamo calciatori a gestire tempo vuoto"

Ha naturalmente parlato del recente caso scommesse, che coinvolge i giocatori più giovani della Nazionale: "La scommessa è un vizio umano, che va combattuto sul piano etico. Il calciatore è uno sportivo particolare, che diventa ricco all'improvviso e non dedica tanto tempo all'attività agonistica. Gli spazi vuoti, che sono tanti, vanno riempiti con cose positive; i giovani vanno aiutati a crescere, la classe dirigenziale che siano club, associazioni o dirigenti, è mancata e manca ancora". A tal proposito, ricorda altri episodi simili, non nuovi per il calcio italiano: "Ho assistito al Totonero nel 1980, siamo nel 2023 e si ripetono ancora le stesse cose. Manca la matrice che ti aiuta a prevenire queste cose, sta a noi cercare di farlo ma forse lo stiamo facendo male e i ragazzi scivolano su queste situazioni che non portano nulla di positivo a ragazzi fortunati che però rischiano grandi danni".

"Amareggiato dalla scelta di Mancini"

Infine, si è soffermato sulla Nazionale Italiana, a cominciare dall'addio di Mancini: "Non immaginavo che Mancini ci abbandonasse, ritenevo che potesse continuare nel suo percorso, sono rimasto amareggiato. Allo stesso tempo, ho accolto Spalletti con grande orgoglio e soddisfazione"

 

"Spalletti ha gettato le basi per la vittoria dello scudetto con Conte"

Spalletti l'ho visto molto carico - prosegue Marotta -. Per lui è come una missione: è un atto meritevole di un allenatore capace, che ha vinto lo scudetto e che ammiro, nonostante con lui abbia vissuto dei momenti critici. Lo considero una grande persona e sono un suo grande estimatore. Il suo passato all'Inter? Ci sono dei momenti in cui bisogna cambiare. L'ho proposto alla proprietà perché in quel momento storico dell'Inter ritenevo fosse necessario. Quindi, è stato fatto così, ma il suo contributo è stato importante in un'Inter che aveva delle difficoltà: il suo lavoro è stato propedeutico alla vittoria dello scudetto con Conte".