Calcio, partite e giocatori condizionati dalle stregonerie
In Camerun due formazioni di massima serie avrebbero giocato dall'inizio in 10 contro 10, su suggerimento dei marabutti, per esorcizzare il difficile periodo in campionato. È solo l'ultima incredibile storia di calcio e stregoneria che negli anni ha coinvolto diversi personaggi di questo sport: da Adebayor a Grobbelaar, fino a Paul Pogba
- La credenza della stregoneria può ancora influenzare alcune zone dell'Africa. L'ultimo esempio arriva dall'Elite One, la massima serie camerunense. Il match tra Victoria United e UMS de Loum ,infatti, si è giocato dall'inizio in 10 contro 10, sotto gli occhi del presidente federale Samuel Eto'o. Una vera e proria scelta da parte delle squadre che avrebbero rinunciato a un giocatore a testa su consiglio dei rispettivi marabutti, per superare le difficoltà in campionato
- La partita, giocato allo stadio del centanario di Limbé, si è conclusa con il punteggio di 2-2, con il gol del pareggio del Victoria United arrivato a 8 minuti dal 90°
- Questo, però, è solo l'ultimo caso curioso legato alla stregoneria nel mondo del calcio.
- La favola del Senegal di Bruno Metsu nel 2002 è una delle pagine indelebili della storia del calcio. Alla prima partecipazione ai Mondiali, i senegalesi vinsero all'esordio contro i campioni in carica della Francia. Una favola che, secondo molti, nascondeva un grande segreto. Due anni dopo, infatti, vennero arrestati alcuni funzionari della Federcalcio senegalese, sospettati di aver speso diversi milioni di franchi per beneficiare dei servizi degli stregoni durante quella stagione.
- C'è chi ha fatto ricorso a uno stregone per ribaltare un risultato. È il caso di Michel Denisot, ex presidente del Paris Saint Germain, che nel 1997 assunse uno stregone di nome Sidi dopo il ko per 3-0 contro la Steaua Bucarest nei preliminari di Champions League. "Vincerai 5-0, questo è sicuro - disse Sidi - Vedo tutta la partita, il quarto gol lo farà il numero 18 al 41esimo minuto". E la profezia si avverò: 5-0, rete di Florian Maurice (l'allora n. 18) e Psg qualificato alla fase a gironi.
- Ricordate Ibou Ba? Una delle meteore del Milan di Berlusconi che lo paragonò a un vino francese frizzante, un Beaujolais Nouveau, guardando i suoi dribbling nel precampionato. Prima di arrivare in Italia, Ba vestiva la maglia del Bordeaux e dopo un incontro con uno stregone avrebbe suggerito al suo allenatore, Rolland Courbis, di seppellire una zampa di coniglio nel cerchio di centrocampo dello stadio Lescure. Un portafortuna macabro, ma che si rivelò efficace visto che il Bordeaux chiuse il campionato al 4° posto
- Debellare una serie di infortuni con un... esorcismo. È quanto avrebbe fatto l'Algeria nel 2009, quando i Fennecs erano in corsa per i Mondiali 2010. Dopo aver chiuso il girone a pari punti con l'Egitto, gli algerini dovettero giocare uno spareggio in campo neutro, in Sudan. Complici i tanti infortuni, la Federazione - come raccontato dall'allora CT Rabbah Saadane - invitò un imam a compiere un esorcismo. Per il CT l'esorcismo ebbe un'influenza negativa, eppure l'Algeria riuscì a qualificarsi
- Un secondo, curioso, caso che ha coinvolto l'Algeria è più recente e risale a novembre 2021, nelle qualificazioni ai Mondiali 2022. Il CT Belmadi, infatti, contattò un'esorcista prima del match contro il Burkina Faso, convinto che gli avversari avrebbero utilizzato la magia nera per fare risultato e passare il turno. Sugli spalti dello stadio di Bilda, dunque, si presentò uno sciamano specializzato in esorcismi per arginare la stregoneria burkiné. Il risultato? 2-2 e Algeria avanti.
- "In Africa c'è una convinzione: se il campo si ritiene maledetto, per rompere il sortilegio bisogna fare pipì sui pali". A dirlo è Bruce Grobbelaar, ex portiere del Liverpool che avrebbe contribuito in modo "particolare" al titolo vinto dai Reds nella stagione 2019-2020, 30 anni dopo l'ultima volta. Secondo quanto raccontato da Grobbelaar a FourFourTwo, l'ex calciatore avrebbe urinato in una bottiglia e versato il contenuto sui pali di Anfield durante una partita benefica
- La stregoneria ha incrinato anche i rapporti tra Emmanuel Adebayor e la madre. L'ex attaccante di Arsenal e Tottenham, infatti, nel 2014 accusò la madre di praticare la magia nera contro di lui. Incantesimi che, secondo Adebayor, influivano sulle sue pessime prestazioni in campo. "Come posso restare in contatto con mia madre se dice a tutti che non andrò avanti nel mio lavoro? - disse il togolese - Come posso parlare con lei se insieme alle mie sorelle tramano juju verso di me?"
- L'Europeo 2016 di Samuel Umtiti raccoglie una serie di incredibili coincidenze. Fuori dai convocati di Deschamps, il difensore venne inserito nella lista dei 23 grazie agli infortuni di Mathieu e Varane. L'ultimo arrivato che ben presto scalò le gerarchie, diventando titolare nei quarti grazie alla squalifica di Rami. Un posto mai mollato fino alla finale, persa con il Portogallo. Secondo qualcuno, la serie di coincidenze erano dovute al lavoro di uno stregone. "Non credo che uno stregone possa fare molto" disse poi Umtiti a L'Equipe
- C'è anche chi non ma hai nascosto di aver ricorso agli stregoni nel corso della sua carriera. È il caso dell'ex Udinese Asamoah Gyan: "Il calcio è anche un esercizio spirituale. La gente usava semplicemente la parola "marabutti" per significare qualcosa fuori dal mondo. Come i pastori guidano i cristiani nella preghiera, i marabutti guidano i musulmani nella preghiera. Quindi non c’è niente di sbagliato".
- C'è un precedente che riguarda anche Paul Pogba ed è finito addirittura davanti alla magistratura. Nell'estate del suo ritorno al Man Utd, Paul ha ammesso di aver pagato uno stregone, smentendo però le accuse del fratello Mathias (che sosteneva si sia rivolto a un marabout per gettare il malocchio contro alcuni compagni di nazionale, in particolare Mbappé). Come rivela France Info, in base ai verbali il centrocampista avrebbe confermato di aver dato dei soldi allo stregone, ma come «donazione per un’associazione che aiuta i bambini in Africa».