Ceferin: "Boban non merita mio commento. Ricandidarmi? Lo dirò quando arriverà il momento"

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Il presidente dell'Uefa replica alle dimissioni di Boban: "Non merita il mio commento - dice a La Repubblica -. Confidiamo nel processo decisionale collettivo. Se intendo ricandidarmi? Lo dirò quando arriverà il momento". E sulla Superlega aggiunge: "Se nessuno la vuole, nessuno la fa"

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"Boban non merita il mio commento. Chi conosce lui e me arriverà naturalmente alle proprie conclusioni". Risponde così, in un'intervista a La Repubblica, Aleksander Ceferin alle dimissioni presentate dal croato come Chief of Football dell'Uefa in seguito ai dissidi nati con il presidente per via di un cambio di statuto che andrebbe a permettere una sua rielezione. "Il Congresso, e non un singolo individuo - aggiunge il numero uno dell'organizzazione -, detiene l’autorità per determinare l’adeguatezza di qualsiasi cambiamento. Confidiamo nel nostro processo decisionale collettivo e democratico, per guidarci efficacemente verso il futuro. Se intendo ricandidarmi nel 2027? Lo dirò quando arriverà il momento".

"Superlega? Se nessuno la vuole, nessuno la fa"

Il presidente dell'Uefa si sofferma, poi, sulla sentenza della Corte di giustizia europea sulla Superlega: "Il press officer ha confezionato un comunicato diverso dalle parole della sentenza - spiega -. Un pacco ben infiocchettato per i nostri oppositori, ma dentro non c’era nulla. La Superlega è contro ogni logica del calcio. E se nessuno la vuole, nessuno la fa. Non ha senso. Per il Ceo di A2, come io chiamo una sigla che rappresenta solo 2 club, prendo in prestito la definizione dal presidente della Liga spagnola, Javier Tebas: è un David Copperfield, un illusionista delle parole. Io potrei anche dire che ho firmato per giocare nell’Inter o nel Milan, ma le cose sono vere solo quando accadono”.

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