L'inventore del rigore calciato con lo "scavetto" ha eletto il suo "erede": a sorpresa non è Francesco Totti, che ha fatto di quel gesto tecnico il suo marchio di fabbrica, ma il difensore del Real Madrid
Lo chiamiamo "cucchiaio" da quando Francesco Totti, prima di affrontare dagli 11 metri il lunghissimo van der Sar nella semifinale dell'Europeo del 2000, confidò a Di Biagio e a Maldini che l'avrebbe beffato in quella maniera, con lo "scavetto". "Mo je faccio er cucchiaio" divenne frase-cult, oltre che il titolo di un libro di Totti, e ancora oggi bastano quelle parole per riportarci immediatamente con la memoria a una giornata storica per il calcio italiano.
Sergio Ramos a sorpresa
Ebbene, aver dato una nuova definizione a quello che universalmente era noto come "rigore alla Panenka", dal nome del giocatore che per primo lo sfoderò in una partita, non è servito a Francesco Totti per guadagnarsi il titolo di "miglior specialista" assegnato dallo stesso Antonin Panenka. L'ex centrocampista cecoslovacco, che calciando a quella maniera l'ultimo rigore della serie regalò alla Cecoslovacchia l'Europeo 1976, in finale contro la Germania, ha infatti nominato il suo erede in un'intervista a Goal, scegliendo a sorpresa Sergio Ramos. Sì, il difensore del Real Madrid sarebbe il migliore in questa particolare arte in cui si fondono tecnica sopraffina, astuzia e psicologia.
"Sergio Ramos mi piace tantissimo - l'incoronazione di Panenka - Credo che lo abbia fatto molte altre volte, come per esempio all’Europeo del 2012. E ritengo possa essere il mio miglior imitatore. Sì, è il migliore a tirare i rigori ‘alla Panenka’. E visto che lo ha fatto spesso, la gente sa che li tira così: eppure, continua a farlo. È geniale".
Come nacque il "cucchiaio"
L'ideatore ufficiale del "cucchiaio" è poi tornato su quel giorno del 1976 (era il 20 giugno: tre mesi dopo, il 27 settembre, sarebbe nato Totti) per spiegare come sia nata quell'idea rivoluzionaria: "Mi sono allenato per due anni, prima dell’Europeo del '76. Semplicemente, avevo capito che i portieri si gettano sempre da un lato, e che quindi tirarlo al centro era una buona idea. Dopo ogni allenamento sfidavo il portiere Hruska dal dischetto, lui era molto bravo e quindi perdevo sempre la posta in palio, soldi, cioccolatini e cose così, ma quando ho cominciato a utilizzare il mio trucchetto di colpo ho iniziato a vincere sempre più spesso. Il problema è che ho cominciato a ingrassare per tutti i cioccolatini che vincevo". Ventiquattro anni dopo, Totti rispolvererà quel gesto in una partita di altissimo livello, e la speranza è che Panenka se ne sia "dimenticato" solo perché ha voluto scegliere il suo erede tra i giocatori ancora in attività...