
Seleccion in finale al Mondiale: le origini dei soprannomi argentini
L'Argentina è stata trascinata in finale al Mondiale da Messi detto "La Pulce", ma anche dal "Toro" Lautaro e dal "Dibu" Martinez. Non si tratta però degli unici casi in cui un giocatore argentino viene ribattezzato con un particolare nomignolo. Dal "Fideo", alla "Joya", dal "General" al "Pitbull", ecco i più particolari e le loro origini. E anche il CT Scaloni ha un soprannome...

LIONEL MESSI - LA PULGA
- Il fuoriclasse ex Barça, che ha trascinato l'Argentina in finale, ha il suo apodo ed è "la Pulga", ovvero "la pulce" che deriva dal suo fisico minuto ma scattante fin da bambino

EMILIANO MARTINEZ - DIBU
- I suoi voli sui rigori di van Dijk e Berghuis, e le successive esultanze provocatorie, lo hanno trasformato in uno degli indiscussi protagonisti del quarto di finale vinto contro l'Olanda
- Ma quando Emiliano Martinez è diventato "Dibu"? Da ragazzo, quando si presentò nel settore giovanile dell'Independiente. "Ero un po' rosso, con le lentiggini, e hanno cominciato a dirmi che assomigliavo al cartone animato", ha raccontato tempo fa

PAULO DYBALA – LA JOYA
- Nulla di più semplice: in spagnolo “joya” vuol dire gioiello. Evidentemente fin da bambino Paulo Dybala ha dimostrato di essere una gemma preziosa dal talento straordinario

GONZALO MONTIEL - EL BOMBERO
- Il difensore dell'albiceleste è il pompiere, perchè spegne ogni principio di incendi da parte dell'attacco rivale...

NICOLAS OTAMENDI - EL GENERAL
- Il generale, non a caso capo supremo di una delle difese più impenetrabili del Mondiale

MARCOS ACUNA - EL HUEVO
- E' doppia la versione di questo soprannome. C'è chi sostiene che sia legato all'appunto di un osservatore che lo vide giocare da bambino e gli predisse di essere un crack, come un uovo. Ma anche chi pensa che il mastino lisci le caviglie avversarie, proprio come un uovo...

ENZO FERNANDEZ - EL MUSICO
- Più che un semplice musicista, il centrocampista in questi Mondiali è il vero e proprio direttore d'orchestra dell'Argentina finalista

ALEXIS MAC ALLISTER - EL COLO
- E' questo il classico apodo per chi ha i capelli rossi. "Il roscio" o "il rosso", si direbbe da noi. Soprannome nemmeno troppo gradito al centrocampista del Brighton

JULIAN ALVAREZ - L'ARANA
- L'eroe della semifinale con la Croazia è soprannominato il Ragno: non a caso, quando giocava con il River, festeggiava lanciando ragnatele come Spiderman

LIONEL SCALONI - EL TORO
- Con Lautaro Martinez, c'è un altro toro nell'arena ed è il CT dell'albiceleste: un soprannome guadagnato nella carriera di calciatore, quando era un terzino tignoso e difficile da superare, come sanno bene all'Atalanta e alla Lazio, sue squadre in Serie A. Perchè sono tanti gli argentini transitati in Italia che hanno un soprannome: eccoli di seguito.

JOAQUIN CORREA – EL TUCU
- Compagno di squadra di Lautaro Martinez è il connazionale Joaquin Correa, nel suo caso però il soprannome è “geografico” visto che “tucu” è un diminutivo che a sua volta deriva dalla regione di provenienza quella di Tucumán

ROBERTO PEREYRA – EL TUCU
- Stesso soprannome e stessa motivazione per il centrocampista dell’Udinese, Roberto Pereyra, nato a San Miguel de Tucumán

GIOVANNI SIMEONE – EL CHOLITO
- Giovanni Simeone deve il suo soprannome a suo padre Diego. L’attuale allenatore dell’Atlético Madrid è infatti universalmente conosciuto come “el Cholo”, che a sua volta deriva dalla parola di origine azteca Xoloitzcuintli, che significa "incrocio di razze". Per via dei suoi tratti somatici piuttosto particolari, a Simeone venne affibbiato l’apodo “Cholo”, di conseguenza il figlio è… “Cholito”

FRANCO VAZQUEZ – EL MUDO
- Non servono traduzioni né particolari spiegazioni per il soprannome di Franco Vazquez: il trequartista ex Palermo è noto per il suo carattere piuttosto schivo e taciturno. Proprio come quello del più famoso “Mudo” Juan Roman Riquelme

RODRIGO PALACIO – EL TRENZA
- Celebre e facile da spiegare è il soprannome di Rodrigo Palacio, chiamato “el Trenza”, per via della treccina che fin da giovane ha lasciato crescere nella parte posteriore del capo

GONZALO HIGUAIN – EL PIPITA
- Come nei casi di Simeone e Perotti, anche Higuain deve a suo padre il soprannome di “Pipita”. Infatti, l’ex di Juve e Napoli è figlio del “Pipa” Higuain, così chiamato per via del suo naso piuttosto pronunciato

MAXI MORALEZ – EL FRASQUITO
- Tra i soprannomi più curiosi e ricercati affibbiati ai calciatori argentini c’è sicuramente quello di Maxi Moralez, ex attaccante dell’Atalanta chiamato “el Frasquito”. La spiegazione è però piuttosto contorta: il “frasquito” è infatti il barattolino di marmellata il cui rumore del tappo all’apertura sarebbe uguale a quello del pallone quando calcia Moralez

CARLOS TEVEZ – EL APACHE
- Il soprannome di Carlos Tevez deriva proprio dal barrio dov'è cresciuto, chiamato Fuerte Apache

ESTEBAN CAMBIASSO – EL CUCHU
- A spiegare il soprannome di Esteban Cambiasso è stato lo stesso ex centrocampista dell’Inter: “Era un personaggio della televisione argentina. Un tipo simpatico, famoso per le sue battute”. era popolarissimo nel mio Paese, ero un ragazzino, avevo cinque-sei anni, quindi lo ricordo appena. Più tardi sono stati i compagni di squadra argentini ad affibbiarmi questo soprannome”

JAVIER ZANETTI – PUPI/EL TRACTOR
- In Italia sono stati i tifosi dell’Inter a ribattezzarlo “el Tractor” per via del suo stile di gioco travolgente, ma in realtà il primo apodo di Javier Zanetti è “Pupi”, affibbiatogli da bambino e che adesso è anche il nome della sua fondazione, nonché acronimo di Por un piberío integrado, cioè Per un'infanzia integrata

DIEGO MILITO – EL PRINCIPE
- Per quanto riguarda il celebre soprannome di Diego Milito, “el Principe”, questo deriva dalla sua incredibile somiglianza con un altro grande sudamericano, ovvero l’uruguagio Enzo Francescoli, soprannominato a sua volta proprio “el Principe”

JULIO RICARDO CRUZ – EL JARDINERO
- "Quando avevo 17 anni, quando ho iniziato al Banfield, sono salito su un trattore per scherzare e un giornalista mi ha visto. Siccome in Argentina siamo abituati ad avere dei soprannomi, io sono diventato El Jardinero". Questa la spiegazione del celebre apodo dell’ex attaccante nerazzurro Julio Cruz

GABRIEL BATISTUTA – BATIGOL
- Come Samuel, anche Gabriel Batistuta ha un soprannome che nasce in Italia: non c’è alcun bisogno di spiegarne la motivazione o l’etimologia…

CLAUDIO LOPEZ – EL PIOJO
- Altrettanto famoso è il soprannome di un altro ex del nostro campionato: Claudio “el Piojo” Lopez, ovvero “il pidocchio” proprio perché era un attaccante piccolo e agile, sempre pronto a dare fastidio alle difese avversarie

JUAN SEBASTIAN VERON – LA BRUJITA
- Il soprannome di “Brujita” ovvero “la streghetta” che ha reso famoso Juan Sebastian Veron è in realtà un vezzeggiativo dell’apodo del padre Ramon, un vero e proprio idolo all’Estudiantes (così come poi lo sarà suo figlio) e da tutti viene chiamato “la Bruja”

MATIAS ALMEYDA – EL PELADO
- Particolare e alquanto paradossale il soprannome di Matias Almeyda: da sempre in Italia conosciuto con una lunga e folta chioma, in realtà da bambino era solito portare i capelli cortissimi: da lì arriva “el Pelado”, apodo che porterà per tutta la carriera

ARIEL ORTEGA – EL BURRITO
- Anche Ortega, ex trequartista di Samp e Parma, ha ereditato il soprannome dal padre. L’apodo originale è infatti “el Burro”, ovvero “l’asino” affibbiato a José Ortega per via del suo calcio talmente forte da sembrare una scalciata di un asino. Il figlio Ariel sarà dunque “l’asinello”

DIEGO ARMANDO MARADONA – EL PELUSA
- A Napoli arriverà e confermerà di essere “El pibe de oro” ovvero “Il ragazzino d’oro” ma il primo soprannome di Diego Armando Maradona è in realtà “el Pelusa” per via della folta chioma che l’ha caratterizzato fin dalla nascita

SERGIO AGUERO - EL KUN
- Non è mai approdato in Serie A ma ha un apodo piuttosto particolare, ecco "el Kun" Aguero che deve il suo soprannome proprio al Kun, un personaggio dei cartoni animati che somigliava tantissimo al classe '88 ex City