MotoGP, GP Aragon. I risultati della gara: vittoria di Bastianini, 2° Bagnaia

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

Un Bastianini straordinario vince ad Aragon il duello con Bagnaia con un sorpasso all'ultimo giro: terzo Aleix Espargaró su Aprilia. Quarto Brad Binder (KTM), 5^ l’altra Ducati ufficiale di Miller e 6° Jorge Martin (Pramac). Subito fuori il leader del Mondiale Quartararo, caduto a inizio gara dopo aver tamponato Marquez e adesso a +10 su Bagnaia in classifica. La Ducati festeggia anche il titolo costruttori con questo risultato

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Se poteva succedere qualcosa d’incredibile, l’imprevedibile, l’incomprensibile persino, ad Aragon è successo. Fin dalla partenza, con Marc Marquez rientrato a oltre 100 gironi dall’ultima gara, protagonista di un incidente che ha messo fuori gioco Quartararo. L’incomprensibile, appunto, l’impensabile, certo. Lo racconta Marquez: "Ero in forma dal giro d’allineamento, al via ho passato Aleix e Fabio, ma la gomma posteriore era un po’ fredda, è scappata via, Fabio era attaccato per superarmi e mi è finito addosso". Un pezzo della carena del francese gli è rimasta impigliata tra ruota e codone e quando Marc ha innescato l’abbassatore posteriore, il frammento ha schiacciato la ruota. Poi Marquez, senza poter controllare la sua Honda, è finito a contatto con Nakagami che è andato lungo. Fine dei sogni di rientro per lo spagnolo e inizio degli incubi per il francese, finito in infermeria per curare un’abrasione che non dovrebbe compromettere il prossimo appuntamento, in Giappone, tra sette giorni. Intanto Bagnaia, partito bene, s’involava portandosi dietro, prima Miller, poi Brad Binder quindi Bastianini, che da pronostico ha dimostrato tutta la sua pericolosità superando una prima volta Bagnaia all’ottavo giro, prima di finire lungo e restituire la posizione al piemontese. Il finale era scritto, in un copione che un po’ tutti s’immaginavano. Un lungo duello, su un ritmo infuocato come il paesaggio che circonda la pista di Aragon. Pochi metri a separare Pecco da Enea, la doppia B delle Ducati, la sua coppia del futuro. Enea ha controllato, ha azzardato un paio di sorpassi in rettilineo, ma senza forzare (nelle orecchie gli risuonavano le raccomandazioni dei vertici bolognesi), ma all'ultimo giro ha infilato Bagnaia, prendendosi quella vittoria che gli era sfuggita a Misano. Vittoria meritata, salutata dall’esplosione di gioia al box del team Gresini, e da qualche faccia scura in quello della Ducati dove già assaporavano il bottino pieno. Bagnaia con il secondo posto si porta a 10 punti da Quartararo a cinque gare dalla fine. Se avesse vinto ne resterebbero solo cinque. La vittoria del romagnolo scatenerà il dibattito e un sacco di domande tra i fautori e gli oppositori ai giochi di squadra. Di sicuro oggi ha vinto lo sport. E comunque la casa bolognese vince in anticipo il titolo costruttori. Sul podio sale anche l’Aprilia con Aleix Espargaró, resuscitato dopo l’incidente di Silverstone e la caduta nei test di Misano che gli ha lasciato un dito fratturato. Mentre il suo compagno di squadra, Vinales, fuori gara dall’inizio, chiudeva fuori dalla top ten, lui superava Binder e si prendeva un meritato podio.

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