MotoGP, GP Argentina: prima vittoria di Bezzecchi, caduta di Bagnaia. HIGHLIGHTS
Uno straordinario Bezzecchi trionfa sul bagnato in Argentina, prendendosi la prima vittoria in carriera in MotoGP e la leadership del Mondiale: il pilota Mooney VR46 ha preceduto sul traguardo di Termas le altre Ducati di Zarco (Pramac) e Alex Marquez (Gresini). Bagnaia scivola a otto giri dalla fine, mentre era 2° all’inseguimento di Bezzecchi: Pecco è ripartito, ma ha chiuso 16°. Morbidelli finalmente rinato, è 4° al traguardo. Prossimo GP dal 14 al 16 aprile ad Austin
Che potesse vincere una Ducati era quasi scontato. Ce n’erano tre in prima fila e con le Aprilia che nelle prove avevano sofferto col bagnato le loro quotazioni erano salite di parecchio. Che potesse vincere Marco Bezzecchi era più un’opzione, per quanto rafforzata dai risultati nella sprint e ancora prima in qualifica e a Portimao. Eppure, il romagnolo del team Mooney VR46 ha sorpreso ancora una volta. Prestazione impeccabile, vittoria limpidissima, a dispetto dal tempo da lupi con cui si è corso. Partito benissimo, approfittando di un errore di Morbidelli, Bezzecchi si è portato al comando e ha salutato la compagnia.
Bezzecchi, una vittoria in fuga
Al quarto giro Bezzecchi aveva già messo 8 decimi tra lui e Alex Marquez, vantaggio salito a 4,7 secondi a metà corsa. Impressionante il suo ritmo, autorevole la sua guida, sempre in testa, senza sbavature. Che potesse sciupare un podio ormai certo Pecco Bagnaia era molto più difficile da immaginare. Eppure, il piemontese dopo aver azzerato il leggero distacco da Marquez, con sicurezza l’ha superato a metà corsa prima di commettere l’errore decisivo al diciottesimo passaggio. Che al campione del mondo è costato anche il primato in classifica, andato al compagno di marca, alla sua prima vittoria in MotoGP: il Bez, con la sua parlata verace, i riccioli ribelli sotto il cappellino, il cerottino sul naso come Marco Simoncelli, il ragazzo cresciuto nell’Academy di Valentino Rossi e di cui porta le insegne sulla moto, è in cima al Mondiale. Quanto può durare il sogno non si sa, ma ve bene così. "Non riesco a crederci, non lo sapevo nemmeno - ha commentato quando lo studio di Sky gli ha rivelato il primato -, un sogno che si avvera, anche se mancano un’infinità di gare".
Bagnaia e Bezzecchi, un derby tra amici
Bagnaia si leccherà le ferite dell’animo e poi si ributterà alla caccia di quel primato che che porta stampato sulla carena. E’ un derby tra amici, piloti che si conoscono e si stimano. Peccato che su quel podio non sia riuscito a salire anche Franco Morbidelli, quarto per tutta la gara, poi terzo dopo la caduta di Bagnaia e infine quarto, superato proprio all’ultimo giro da un grande Zarco che in un solo giro ne ha bruciati due, oltre a Franco anche Alex Marquez che quel secondo posto l’avrebbe pure meritato. Ma intanto, che soddisfazione per la squadra che ha creduto in lui, quella di Gresini che l’ha preso da una Honda che lo stava mortificando per dargli una Desmosedici con cui a onor del vero vanno forti tutti quanti. Quartararo ha chiuso settimo, dopo la carenata ricevuta da Nakagami al primo giro ("è entrato come un kamikaze") ha recuperato fino al settimo posto. Meno peggio del previsto.
Giro 15/25
Giro 14/25
Giro 13/25
Giro 12/25
Giro 11/25
I distacchi a 15 giri dall'arrivo
2 A. MARQUEZ +2.980
3 F. BAGNAIA +4.090
4 F. MORBIDELLI +5.648
5 A. RINS +9.898
6 F. DI GIANNANTONIO +10.226
7 J. ZARCO +10.356
8 J. MILLER +11.716
9 J. MARTIN +11.851
10 L. MARINI +13.555
Giro 10/25
Giro 9/25
Giro 8/25
Giro 7/25
Giro 6/25
I distacchi a 20 giri dall'arrivo
2 A. MARQUEZ +0.970
3 F. BAGNAIA +1.464
4 F. MORBIDELLI +2.324
5 F. DI GIANNANTONIO +4.733
6 A. RINS +5.084
7 J. MILLER +5.643
8 J. ZARCO +5.723
9 A. ESPARGARO' +6.430
10 J. MARTIN +6.606