
NBA, dove saranno le trenta squadre tra cinque anni? CLASSIFICA
Cinque anni fa LeBron James era appena tornato a Cleveland e Kawhi Leonard ancora a San Antonio; ma dove saranno le squadre NBA nei prossimi cinque anni? Sports Illustrated ha provato a immaginarsi il prossimo lustro delle 30 franchigie NBA, tra chi sprofonderà di nuovo e chi continuerà a giocare per il titolo

30. CLEVELAND CAVALIERS | Negli ultimi 15 anni le sorti di questa squadra sono state legate — nel bene e nel male — a LeBron James. E “Il Prescelto” non ha intenzione di tornare di nuovo. Poca fiducia nella proprietà, a partire da Dan Gilbert
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29. DETROIT PISTONS | Il roster attuale non è una gran base su cui costruire e la città storicamente non attira i free agent. Per ricostruire, poi, bisogna andare oltre il contratto di Blake Griffin, a cui i Pistons devono ancora 75 milioni di dollari per i prossimi due anni

28. CHARLOTTE HORNETS | Poca fiducia nel management, nonostante sia guidato da un certo Michael Jordan. C’è della gioventù interessante — da Devonte’ Graham alla coppia Miles Bridges-PJ Washington — ma è ancora troppo poco
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27. SACRAMENTO KINGS | Anche qui la gioventù di talento non manca, a partire dalla point guard De’Aaron Fox fino a un lungo moderno come Marvin Bagley, visto ancora poco per i troppi infortuni. Però sotto Vivek Ranadive il salto di qualità tanto atteso non è ancora arrivato

26. MINNESOTA TIMBERWOLVES | Molto del futuro dei T’Wolves dipende dalla decisione di Karl-Anthony Towns — sotto contratto fino al 2024 — di essere di fatto l’uomo franchigia (à la Garnett) per questo millennio. Ma anche KG alla fine se n’è andato per vincere altrove…

25. NEW YORK KNICKS | Contro i Knicks fanno testo gli ultimi 20 anni di una gestione disastrosa. A favore una città che resta in eterno tra le destinazioni più amate dai free agent e la speranza (?) che James Dolan prima o poi possa passare la mano a una nuova, ambiziosa proprietà
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24. WASHINGTON WIZARDS | I contratti di John Wall e di Bradley Beal scadono entrambi nell’estate 2023, assumendo che ciascuno di loro eserciti un’opzione da 47 e 37 milioni di dollari rispettivamente. Per cui il futuro a cinque anni degli Wizards è necessariamente legato a loro due — e alla crescita di Rui Hachimura, promettente nel suo anno d’esordio
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23. SAN ANTONIO SPURS | Fa impressione trovare i texani così in basso nel ranking: ma coach Popovich non è eterno e l’eccellenza continuata di questi ultimi due decenni ha impedito scelte alte in lottery e quindi talento giovane su cui ricostruire. Il futuro dopo DeMar DeRozan e LaMarcus Aldridge appare incerto

22. ORLANDO MAGIC | Qui invece scelte alte al Draft ci sarebbero anche, a partire da una ex prima assoluta (Markelle Fultz) fino ad arrivare a Mo Bamba, intrigante progetto (6° al Draft 2018). Ma appunto: per il momento rimane tutto soltanto un progetto
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21. CHICAGO BULLS | Forse i pezzi giovani presenti a roster e la nuova dirigenza possono attrarre un free agent di grosso calibro, ma non è semplice avere fiducia in una squadra che praticamente da dieci anni non è in grado di contendere per il titolo pur con un mercato di grandi dimensioni alle spalle

20. ATLANTA HAWKS | Trae Young può essere un giocatore da All-NBA per gli anni a venire e il frontcourt formato da John Collins e Clint Capela è interessante, ma bisognerà costruire una difesa per nascondere le mancanze della point guard. C’è comunque ottimismo per un ruolo di rilevanza nella Eastern Conference
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19. INDIANA PACERS | Nonostante il ritorno di Oladipo, non c’è un chiaro percorso che li possa portare a competere per il titolo NBA. Rimane comunque una franchigia che assicura sempre un certo livello di rendimento: improbabile vederli tankare nel prossimo lustro
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18. PORTLAND TRAIL BLAZERS | I tanti soldi spesi per tenere assieme questo roster non danno grande flessibilità nel prossimo futuro, ma la presenza di uno come Damian Lillard assicura di competere per i playoff anche scollinati i 30 anni. La domanda è: si continuerà a lungo anche con CJ McCollum?

17. PHOENIX SUNS | Dopo le finali di conference del 2010 è stato decennio nefasto per i Suns, ma la coppia Booker-Ayton dovrebbe assicurare un futuro migliore rispetto al recente passato. Booker è già asceso al livello di All-Star e ora deve migliorare la leadership, mentre Ayton ha mostrato qualche lampo per poter salire di livello
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16. OKLAHOMA CITY THUNDER | Il mercato di piccole dimensioni continuerà a limitarli, ma Sam Presti sa come si ricostruisce una franchigia e ha numerose scelte al Draft per riuscirci. Shai Gilgeous-Alexander è il blocco su cui costruire il resto della squadra quantomeno per rimanere ai playoff

15. MEMPHIS GRIZZLIES | Ja Morant è un futuro All-Star per gli anni a venire e Jaren Jackson Jr. potrebbe seguirlo presto, così come il cast di supporto guidato da Brandon Clarke sembra ben costruito da una dirigenza giovane e di spessore. L’ottavo posto (temporaneo) agguantato in questa stagione fa ben sperare per un futuro di alto livello

14. UTAH JAZZ | Con Donovan Mitchell e l’impalcatura messa in piedi da coach Quin Snyder, i Jazz sono ben posizionati per rimanere rilevanti nei prossimi cinque anni. Ma lo saranno abbastanza per giocarsi il titolo? E come andrà il rapporto tra Mitchell e Gobert?

13. NEW ORLEANS PELICANS | Il cielo è il limite per la squadra che può contare su Zion Williamson, ma la salute giocherà un ruolo fondamentale per le fortune dei Pelicans. Lonzo Ball e Brandon Ingram sono comunque due “spalle” di livello per poter competere a lungo
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12. PHILADELPHIA 76ERS | I Sixers hanno tutte le potenzialità per andare molto più su di così oppure molto più giù, specialmente se la combinazione tra Simmons ed Embiid dovesse rivelarsi insostenibile sul lungo periodo. Le aspettative sono altissime, e per questo un’eliminazione precoce potrebbe far saltare tutto. Impossibile prevedere dove saranno tra cinque anni

11. HOUSTON ROCKETS | La situazione economica non è delle migliori, sia per i tanti soldi investiti che per un proprietario (Tilman Fertitta) che ha scommesso tanto sul successo dei Rockets. Ma un giocatore del calibro di James Harden permette di avere sempre un attacco di un certo livello anche nella Western Conference

9. DENVER NUGGETS | La presenza di Nikola Jokic e Jamal Murray a lungo periodo li posiziona molto bene per continuare a giocarsi il fattore campo ai playoff, e la crescita di Michael Porter Jr. potrebbe permettere loro di fare un ulteriore salto di qualità. Nei prossimi 5 anni non possono permettersi di sprecare il prime di Jokic
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8. TORONTO RAPTORS | Masai Ujiri sa come si fa, e anche nel caso in cui Fred VanVleet dovesse lasciare in free agency i Raptors rimangono ben posizionati per rimanere rilevanti grazie alla presenza di Pascal Siakam. Anche quando Lowry e Gasol saranno andati, un’organizzazione di questo livello non può che essere attrattiva per i free agent
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7. MIAMI HEAT | Pat Riley ha messo nel mirino la free agency del 2021, e con Bam Adebayo sotto canestro il futuro è assicurato. Riuscirà a metter al fianco di Jimmy Butler un altro All-Star per competere a lungo?
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6. GOLDEN STATE WARRIORS | Nonostante l’annata persa nel 2019-20, l’anno prossimo torneranno i Big Three a pieno regime con Andrew Wiggins come “jolly” e una scelta in top-3 al Draft da poter utilizzare, oltre a Steve Kerr in panchina. Gli Warriors sono pronti a riprendersi il trono

5. DALLAS MAVERICKS | Con Luka Doncic come perenne candidato MVP e Kristaps Porzingis teorico secondo violino, ci sono le basi per costruire una squadra da titolo. Molto dipenderà dalla capacità di aggiungere una terza stella via free agency o scambi sul mercato, ma c’è di che essere ottimisti
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4. BOSTON CELTICS | Anche senza essere riusciti a scambiare per Paul George, Kawhi Leonard o Anthony Davis, la presenza di due giocatori come Jayson Tatum e Jaylen Brown assicurano un roseo futuro ai biancoverdi, anche nel caso in cui Kemba Walker dovesse ritagliarsi uno spazio più da comprimario che da protagonista

3. MILWAUKEE BUCKS | Con un giocatore come Giannis Antetokounmpo pronto a entrare negli anni migliori della carriera, l’unico compito della dirigenza dei Bucks è assicurarselo a lungo termine (già da questa off-season) e poi costruire attorno a lui secondo il modello giù impostato. I risultati, qui, devono però cominciare ad arrivare presto

2. LOS ANGELES LAKERS | LeBron sarà ancora in città nel 2025? Difficile dirlo, anche se l’idea è sempre stata quella di attendere l’arrivo di Bronny in NBA. Con Anthony Davis (dando per scontato che rifirmi a lungo), la squadra comunque può contendere per il titolo ogni anno — e l’attrattiva della franchigia più glamour della NBA è irresistibile

1. L.A. CLIPPERS | L’unico problema dei Lakers è la presenza dei Clippers, che — sempre dando per scontato che Leonard e George rifirmino nel 2021 — promettono di giocare perennemente per il titolo negli anni a venire. Con due superstar, un mercato gigantesco e un proprietario coi soldi infiniti, cosa si può volere di più?