Mourinho incontenibile: ''Io meglio di Mancio''. Adri a casa
CalcioIl tecnico portoghese si lancia in una nuova invettiva: ''Il paragone va fatto con l'Inter di Roberto del primo anno e noi abbiamo 7 punti in più''. Ancora punito il brasiliano: ''Giocherà quando sarà il momento''
GIOCA SUBITO AL FANTASCUDETTO
José Mourinho non ci sta e respinge al mittente i confronti tra la sua Inter e quella di Roberto Mancini: "Se facciamo dei paragoni, come piace fare a voi, ce ne sono di due tipi - ha chiarito oggi ai giornalisti in conferenza stampa - quelli onesti e quelli di chi vuole speculare. Il paragone vero è quello che va fatto con la prima stagione all'Inter di Roberto (Mancini, ndr), non con la quarta. Qualcuno mi ha detto che abbiamo sette punti in più: nel 2004-2005 erano 14 in 10 partite. Se vogliamo fare paragoni, facciamoli onesti". Ancora una volta ha lasciato fuori dalla lista dei convocati il brasiliano Adriano, che non sarà dunque impegnato domani nella sfida del Meazza contro l'Udinese: "Non ho nessun problema con lui - ha assicurato Mourinho - Lo convocherò quando sarà il momento di farlo. Adriano sarà triste e arrabbiato per la mia decisione, ma lui deve continuare a lavorare e vivere come ha fatto questa settimana. Poi tornerà a giocare di nuovo".
Il tecnico portoghese ha difeso poi la sua squadra dalle critiche dopo il pareggio in Champions League contro l'Anorthosis Famagosta: "Se vogliamo essere pragmatici e parlare di numeri, perché a voi piace sempre parlare di numeri e statistiche, possiamo dire che questa è una squadra che è in seconda posizione in classifica, con un punto meno della prima. E' una squadra che in un totale di 15 partite ne ha persa una. E' prima in Champions League e se vince la prossima partita a casa finisce prima nel suo gruppo". Mourinho non si dice preoccupato dal rendimento della difesa nelle ultime uscite: "Prima si parlava di una squadra che segnava poco, ora abbiamo fatto 6 gol in due partite e subito 5 reti e si parla di problemi difensivi. Non ero d'accordo prima e non lo sono ora - ha chiarito - Non riesco a vedere collegamenti con l'atteggiamento tattico della squadra, non c'è squilibrio. Io poi preferisco pareggiare 3-3 piuttosto che 0-0".
Per vedere la vera Inter c'è un'unica ricetta: "Non giochiamo il calcio che mi piace e che io voglio. Abbiamo bisogno di tempo, quello che tutti gli altri hanno avuto. Perché, per esempio, se parliamo di squadre che giocano per vincere il campionato Ancelotti è da sei-sette stagioni al Milan, Ranieri è alla seconda alla Juventus, Spalletti da quattro-cinque alla Roma… Noi abbiamo quattro mesi alle spalle".
Riguardo alla possibilità di cambiare le carte in attacco risponde: "Ibrahimovic-Cruz una tentazione? No, è una soluzione. L'abbiamo già usata in campionato e in Champions, non solo contro l'Anorthosis, ma anche contro il Werder Brema in casa. Si potrà dire che Cruz non ha ancora giocato dal primo minuto, ma non si tratta di una tentazione, bensì di una soluzione".
Infine un'ultima battuta sul match di domani contro l'Udinese: "Aspettiamo un avversario difficile che ha gli stessi nostri punti in classifica, ma noi pensiamo che possiamo vincere. E' una squadra che ha giocato sempre con lo stesso modulo - ha proseguito Mourinho - che ha cambiato per giocare contro la Jvìuventus, potrà cambiare domani, non lo so, ma noi siamo preparati per tutto. Marinho (come è soprannominato il tecnico dell'Udinese, ndr) contro Mourinho? Magari sarà Marino contro Murino".
José Mourinho non ci sta e respinge al mittente i confronti tra la sua Inter e quella di Roberto Mancini: "Se facciamo dei paragoni, come piace fare a voi, ce ne sono di due tipi - ha chiarito oggi ai giornalisti in conferenza stampa - quelli onesti e quelli di chi vuole speculare. Il paragone vero è quello che va fatto con la prima stagione all'Inter di Roberto (Mancini, ndr), non con la quarta. Qualcuno mi ha detto che abbiamo sette punti in più: nel 2004-2005 erano 14 in 10 partite. Se vogliamo fare paragoni, facciamoli onesti". Ancora una volta ha lasciato fuori dalla lista dei convocati il brasiliano Adriano, che non sarà dunque impegnato domani nella sfida del Meazza contro l'Udinese: "Non ho nessun problema con lui - ha assicurato Mourinho - Lo convocherò quando sarà il momento di farlo. Adriano sarà triste e arrabbiato per la mia decisione, ma lui deve continuare a lavorare e vivere come ha fatto questa settimana. Poi tornerà a giocare di nuovo".
Il tecnico portoghese ha difeso poi la sua squadra dalle critiche dopo il pareggio in Champions League contro l'Anorthosis Famagosta: "Se vogliamo essere pragmatici e parlare di numeri, perché a voi piace sempre parlare di numeri e statistiche, possiamo dire che questa è una squadra che è in seconda posizione in classifica, con un punto meno della prima. E' una squadra che in un totale di 15 partite ne ha persa una. E' prima in Champions League e se vince la prossima partita a casa finisce prima nel suo gruppo". Mourinho non si dice preoccupato dal rendimento della difesa nelle ultime uscite: "Prima si parlava di una squadra che segnava poco, ora abbiamo fatto 6 gol in due partite e subito 5 reti e si parla di problemi difensivi. Non ero d'accordo prima e non lo sono ora - ha chiarito - Non riesco a vedere collegamenti con l'atteggiamento tattico della squadra, non c'è squilibrio. Io poi preferisco pareggiare 3-3 piuttosto che 0-0".
Per vedere la vera Inter c'è un'unica ricetta: "Non giochiamo il calcio che mi piace e che io voglio. Abbiamo bisogno di tempo, quello che tutti gli altri hanno avuto. Perché, per esempio, se parliamo di squadre che giocano per vincere il campionato Ancelotti è da sei-sette stagioni al Milan, Ranieri è alla seconda alla Juventus, Spalletti da quattro-cinque alla Roma… Noi abbiamo quattro mesi alle spalle".
Riguardo alla possibilità di cambiare le carte in attacco risponde: "Ibrahimovic-Cruz una tentazione? No, è una soluzione. L'abbiamo già usata in campionato e in Champions, non solo contro l'Anorthosis, ma anche contro il Werder Brema in casa. Si potrà dire che Cruz non ha ancora giocato dal primo minuto, ma non si tratta di una tentazione, bensì di una soluzione".
Infine un'ultima battuta sul match di domani contro l'Udinese: "Aspettiamo un avversario difficile che ha gli stessi nostri punti in classifica, ma noi pensiamo che possiamo vincere. E' una squadra che ha giocato sempre con lo stesso modulo - ha proseguito Mourinho - che ha cambiato per giocare contro la Jvìuventus, potrà cambiare domani, non lo so, ma noi siamo preparati per tutto. Marinho (come è soprannominato il tecnico dell'Udinese, ndr) contro Mourinho? Magari sarà Marino contro Murino".