Moratti e Galliani sono d'accordo: "L'Inter non è in fuga"
CalcioPer il presidente nerazzurro non bastano tre punti di vantaggio sulla seconda per spiccare il volo. E l'ad rossonero: "Noi lasciamo troppi punti in giro, ma c'è tempo per recuperare. Le critiche di Kaladze all'arbitro? Richiamerò i giocatori"
Il mezzo passo falso del Milan contro il Torino è un'occasione troppo ghiotta per non chiedere un commento al presidente dell'Inter, Massimo Moratti. Soprattutto dopo i due punti guadagnati dalla squadra nerazzurra con la vittoria sulla Juventus. Magari si può già parlare di fuga... "No, sono solo tre punti (il distacco in classifica sui rossoneri, ndr). E' troppo presto. È stata una domenica positiva da tutti i punti di vista, è andata bene e l'accogliamo con piacere".
Dato per scontato il passaggio agli ottavi di Champions League, quale squadra non vorrebbe incontrare? "Abbiamo tante partite, non ci penso neanche", risponde Moratti, che poi rivela di avere in mente il progetto per uno stadio tutto dell'Inter, come quello che sta portando avanti la Juventus, ma anche il Milan: "Lo stadio per l'Inter lo stiamo studiando e stiamo vedendo dove, se possibile, si potrebbe costruire, anche se è troppo presto".
E sull'andamento del campionato la pensa allo stesso modo Adriano Galliani: "L'Inter non è in fuga, ma noi lasciamo troppi punti in giro- ha detto Galliani- A Torino, per esempio, dovevamo chiudere prima di quel rigore... Abbiamo perso un'altra grande occasione dopo quella di Lecce: sono arrivati due pareggi che ci vanno un po' stretti". Una battuta su Pato ("Contro il Torino ha fatto bene il ruolo di prima punta, deve solo convincersi di poterlo fare con le sue caratteristiche"), prima della chiusura sul mercato. Chiusura in tutti i sensi: "A gennaio non si muove nessuno"."Gli arbitri sbagliano. Così come i giocatori, i tecnici e i dirigenti. L'ho già detto. E gli episodi non li commento".
Galliani poi non si smentisce. A favore o contro il Milan, nessuna parola sugli eventuali errori da parte dei direttori di gara. Kaladze, invece, dopo la partita con il Torino si è lasciato un po' andare nei confronti di Farina per il rigore concesso ai granata. "Richiamerò i giocatori- ha detto l'ad rossonero- ma mi rendo conto che una cosa è fare il dirigente in tribuna, un'altra è essere un giocatore, in campo nel momento in cui ti fischiano contro un rigore. Quello di Kaladze quindi è un peccato veniale".
Dato per scontato il passaggio agli ottavi di Champions League, quale squadra non vorrebbe incontrare? "Abbiamo tante partite, non ci penso neanche", risponde Moratti, che poi rivela di avere in mente il progetto per uno stadio tutto dell'Inter, come quello che sta portando avanti la Juventus, ma anche il Milan: "Lo stadio per l'Inter lo stiamo studiando e stiamo vedendo dove, se possibile, si potrebbe costruire, anche se è troppo presto".
E sull'andamento del campionato la pensa allo stesso modo Adriano Galliani: "L'Inter non è in fuga, ma noi lasciamo troppi punti in giro- ha detto Galliani- A Torino, per esempio, dovevamo chiudere prima di quel rigore... Abbiamo perso un'altra grande occasione dopo quella di Lecce: sono arrivati due pareggi che ci vanno un po' stretti". Una battuta su Pato ("Contro il Torino ha fatto bene il ruolo di prima punta, deve solo convincersi di poterlo fare con le sue caratteristiche"), prima della chiusura sul mercato. Chiusura in tutti i sensi: "A gennaio non si muove nessuno"."Gli arbitri sbagliano. Così come i giocatori, i tecnici e i dirigenti. L'ho già detto. E gli episodi non li commento".
Galliani poi non si smentisce. A favore o contro il Milan, nessuna parola sugli eventuali errori da parte dei direttori di gara. Kaladze, invece, dopo la partita con il Torino si è lasciato un po' andare nei confronti di Farina per il rigore concesso ai granata. "Richiamerò i giocatori- ha detto l'ad rossonero- ma mi rendo conto che una cosa è fare il dirigente in tribuna, un'altra è essere un giocatore, in campo nel momento in cui ti fischiano contro un rigore. Quello di Kaladze quindi è un peccato veniale".