Festa Milan: Berlusconi con Rivera e Leonardo sogna la panca

Calcio
Leonardo sogna la panchina del Milan
leonardo_consulente_mercato__milan

Dopo gli screzi del passato, storico incontro tra il patron e il "Golden Boy" alla cena di Natale dei rossoneri. Il dessert lo serve l'ex fantasista oggi uomo-mercato del club: "Il mio sogno è allenare questa squadra"

INTERVIENI NEL FORUM DEL MILAN

Una cena per dimenticare la sconfitta contro la Juventus. A stomaco pieno si ragiona meglio e c'è anche tempo per ricucire rapporti incrinati. In una festa di Natale un po' retrò, a tirare su il morale dei rossoneri ci ha pensato Silvio Berlusconi. Il patron è stato protagonista di un incontro storico con Gianni Rivera. "Aveva il cervello nei piedi", avrebbe detto, a quanto si è appreso, Berlusconi riferendosi all'abatino, scatenando un grande applauso. Poi ha tagliato corto sul presente e quindi sulla sconfitta con la Juventus. "Non abbiamo vinto perchè un po' devono vincere anche gli altri", avrebbe detto sorridendo e sottolineando comunque che sono cose che possono succedere e che il Milan resta campione del mondo in carica, nonchè il club più titolato al mondo. E a proposito Berlusconi è convinto che il suo nome passera' alla storia: "sono il presidente più vincente di tutti e la storia del calcio si ricorderà di me".

Per ora del Milan è solo direttore tecnico e uomo-mercato, ma a Leonardo un giorno non dispiacerebbe diventare l'allenatore. Lo ha rivelato lo stesso ex fantasista rossonero raccontando che sta studiando per prendere il patentino da tecnico."Il mio rapporto con il Milan mi fa pensare a tante cose, e se un giorno diventerò allenatore lo farò solo per il Milan o la nazionale brasiliana", ha risposto Leonardo, arrivando alla Festa di Natale del club di via Turati, a chi gli chiedeva se si stesse preparando a prendere il posto di Carlo Ancelotti.

"Mi piace gestire un'azienda - ha aggiunto il dirigente rossonero - ma non scarto questa ipotesi che ho iniziato a desiderare da quando prima che fosse nominato Carlos Dunga, era uscito fuori anche il mio nome per la panchina del Brasile. Per ora sto facendo il patentino da allenatore, e quella sarebbe la chiusura di un cerchio". Ma Leonardo, nelle vesti di dirigente, ha parlato anche del momento del Milan e della rincorsa allo scudetto. "L'Inter e' forte e regolare, ha tutte le caratteristiche per vincere il campionato italiano che e' una maratona con tappe molto pesanti. Il Milan, invece - ha osservato - deve migliorare per pensare allo scudetto. Se troviamo le due o tre cose che ci mancano diventiamo competitivi". Ma non è ancora il momento per parlare di rinforzi. "Per ora non servono, ma l'entità di alcuni infortuni ci dirà se è necessario comunque quello di Kakà non è nulla di grave e scherzava quando parlava di due o tre mesi necessari a recuperare".