Giudice sportivo: due turni a Curci e altre 17 squalifiche

Calcio
Curci in uscita su Maicon in occasione del gol incriminato che ha deciso Siena-Inter
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Saranno 18 i giocatori che non potranno scendere in campo con la ripresa del campionato per squalifica. Punite anche alcune società, al Catania la sanzione principale

Due giornate al portiere del Siena  Gianluca Curci e una ciascuna ad altri 17 giocatori. Sono le squalifiche inflitte dal giudice sportivo in serie A, in  relazione all'ultima giornata di campionato prima della sosta  natalizia.
Curci è stato punito "per avere al termine della gara rivolto ad un assistente un'espressione insultante". In quel momento, appare evidente, c'era ancora molta tensione per la mancata segnalazione del fuorigioco nell'azione che ha portato al gol della vittoria dell'Inter.

Questi gli altri 17 squalificati per una giornata: Bianco e Lopez (Cagliari), quest'ultimo con ammenda di mille euro, Balzaretti e Bovo (Palermo), Bentivoglio, Italiano e Langella  (Chievo), Inler e Isla (Udinese), De Ascentis e Manfredini (Atalanta), Carmona (Reggina), Maicon (Inter), Montolivo  (Fiorentina), Santacroce (Napoli), Stendardo (Lecce) e Stovini (Catania).

Altre principali sanzioni: ammonizione con diffida e ammenda di mille euro a Baiocco (Catania) e Pellissier (Chievo), ammonizione con diffida e ammenda di 500 euro a Vergassola  (Siena); ammonizione con diffida a Campagnaro (Sampdoria), Dabo  e Foggia (Lazio), De Rossi e Perrotta (Roma), Fini (Cagliari),  Pisano (Torino), Sissoko (Juventus), Balotelli Barwuah (Inter),  Gargano (Napoli) e Terlizzi (Catania).
Per quanto riguarda le società, oltre alle ammende al Catania, il giudice ne ha inflitte per tremila euro al Siena, duemila al Torino, 1.500 all'Atalanta e mille al Chievo.

La sanzione principale, con la diffida, è stata comminata al Catania "per avere omesso di impedire la presenza di numerose persone non autorizzate sia nel recinto di gioco che negli spogliatoi, alcune delle quali, al termine della gara, invadevano il terreno di gioco ed altre, negli spogliatoi, insieme ad alcuni steward, rivolgevano espressioni ingiuriose nei confronti dei dirigenti e dei calciatori della squadra avversaria, determinando un clima di particolare tensione, sedato dall'intervento di altri addetti al servizio d'ordine".