Cannavò, una notte tranquilla. Ma resta gravissimo

Calcio
Candido Cannavò, direttore della Rosea per 19 anni, sfoglia sua "figlia": la Gazzetta, appunto
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Fausto Narducci ricorda quale grandissimo giornalista sia, citando un eloquente particolare relativo ai minuti successivi al drammatico malore dell'ex direttore della Gazzetta: "Pensava alla sua rubrica quotidiana... la trovate nell'archivio DIR01..."

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Notte tranquilla per Candido Cannavò, l'ex direttore della Gazzetta dello Sport ricoverato in terapia intensiva all'Istituto clinico Santa Rita di Milano dopo che ieri ha accusato un malore. Le condizioni cliniche neurologiche del giornalista rimangono "gravemente compromesse", si legge nel bollettino sanitario emesso dalla clinica: la prognosi resta riservatissima.

Alle 9,15 di questa mattina è stato sottoposto a nuova rivalutazione radiodiagnostica (TAC), "che ha evidenziato una progredita estensione dell'ematoma rispetto al precedente esame". "La nuova rivalutazione neurochirurgica attesta e conferma la gravità dello stato clinico e del quadro radiologico del paziente - dice il bollettino medico - che resta in uno stato di coma. I parametri vitali sono stabili". Nel corso della giornata Cannavò sarà sottoposto a altri esami, compreso un controllo elettroencefalografico.

Fausto Narducci sulla Gazzetta di oggi ricorda quale grandissimo giornalista sia Cannavò, citando un eloquente particolare relativo ai minuti immediatamente successivi al drammatico malore dell'ex direttore: "Intanto pensava ancora alla sua rubrica quotidiana Fatemi capire, dedicata a Van der Sar. 'Alessandro, avverti il giornale. E' nell'archivio DIR01'. Come sempre l'aveva buttata giù di mattina, ma non l'aveva consegnata al direttore che quella rubrica aveva ideato apposta per le sue corde". Insomma, anche nel momento del dramma personale, Cannavò ha pensato al giornale e al suo articolo: come farlo trovare nel caso lui non fosse stato più cosciente. Un giornalista vero.