Cannavò, i funerali: "Alla Gazzetta hanno tolto la corrente"

Calcio
Una folla di milanesi, illustri e non, ha reso omaggio a Cannavò alla clinica Santa Rita di Milano
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Toccante discorso del direttore Verdelli alla cerimonia funebre in Sant'Ambrogio a Milano: "Per la gente, per gli sportivi, per i tifosi e i lettori, il direttore è e resta lui". Sarà tumulato al cimitero monumentale, nasce una Fondazione a suo nome

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"Da giovedì scorso è come se a me e a tutti i ragazzi della Gazzetta avessero tolto la  corrente". E' questo uno dei passaggi più toccanti del discorso pronunciato dal direttore della Gazzetta dello Sport  Carlo Verdelli dall'altare della basilica di Sant'Ambrogio a conclusione dei funerali di Candido Cannavò.

Verdelli, terzo successore di Cannavò alla direzione della rosea, non ha dubbi: "Per la gente, per gli sportivi, per i  tifosi e i lettori, il direttore è e resta lui. Tutti noi che gli siamo succeduti sappiamo che la nostra qualifica di direttore è un po' abusiva". Verdelli ha ricordato Cannavò come "un maestro ma anche un bambino capace di entusiasmarsi ogni mattina per un nuovo articolo". E ha annunciato che "Rcs ha deciso di istituire in suo onore la fondazione Gazzetta dello Sport-Candido Cannavò che - ha spiegato - avrà lo scopo principale di fare del bene, non solo per lo sport. Candido se lo merita".

"Sullo spogliatoio di una grande squadra di calcio una volta c'era scritto 'Chi non dà tutto non dà niente'. Ecco perché -  ha sottolineato Verdelli a conclusione del suo discorso - siamo in così tanti a ricordarlo e a piangerlo oggi. Ciao Candido, ciao capitano, ciao campione", l'ultimo saluto a cui è seguito l'applauso di tutti i presenti.

L'applauso di centinaia di persone ha quindi accolto l'uscita del feretro di Candido Cannavò dalla Basilica di Sant'Ambrogio. La bara ha ricevuto il saluto di dieci agenti della polizia penitenziaria schierati sulle due file subito fuori la chiesa. Un altro applauso era risuonato all'interno della basilica alla fine della cerimonia. Cannavò sarà ora tumulato nel cimitero Monumentale di Milano.