Mourinho vede lo Scudetto: "E' più vicino"
CalcioIl tecnico dell'Inter dopo il successo Udine e il pari della Juve con il Chievo si sbilancia: "Siamo riusciti addirittura ad aumentare il vantaggio quando l'obiettivo era cercare di mantenerlo. Non è ancora fatta, dobbiamo fare ancora almeno 5 vittorie"
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"Lo scudetto è più vicino". Parola di José Mourinho. L'allenatore dell'Inter, dopo la partita con l'Udinese che ha portato i nerazzurri a +9 sulla squadra di Claudio Ranieri, ha però anche voluto ribadire che "non è ancora fatta. Ci sono ancora tanti punti in palio, dobbiamo fare ancora almeno cinque vittorie". Ma certo il passo fatto a Udine dall'Inter è stato importantissimo. E inatteso. "Siamo riusciti addirittura ad aumentare il vantaggio quando l'obiettivo era cercare di mantenerlo - ha detto Mourinho a SKY- perché sulla carta per noi il turno era più difficile. Ma il Chievo ha fatto una grande partita e noi, con un po' di fortuna, tra l'autogol e quel rigore su Quagliarella che chissà poteva anche starci, siamo riusciti a vincere".
Faticando. Come ha ammesso anche il tecnico portoghese. "Se uno vuole trovare un bravo giocatore oggi deve guardare nell'Udinese. Ne trova tanti... Noi abbiamo avuto molte difficoltà". Rimandato Santon a destra, promosso il rilanciato Maxwell. "Santon era un po' stanco e forse anche lo spostamento sulla fascia destra non lo ha aiutato. Stavolta non ha fatto una grande partita. Maxwell invece ha fatto una gara fantastica, ho rivisto il Maxwell che conoscevo, quello di inizio stagione. Ha un contratto con noi, ha 27-28 anni, perché non dovrebbe restare. A me piace tanto".
Come Quagliarella. Con il quale ha dato vita a un divertente siparietto. "Secondo me, in occasione delle sue proteste per il rigore, c'erano gli estremi per un secondo giallo e quindi il rosso. Gli ho detto di non buttarsi. Lui mi ha risposto che non si era buttato, che aveva sentito un tocco. E ci siamo abbracciati. Quagliarella è bravo - ha continuato Mourinho - attacca benissimo la profondità, mi piacerebbe averlo all'Inter... E' anche un bravo ragazzo". Martedì e mercoledì è di nuovo tempo di Champions League. Senza italiane, tutte eliminate. "La guarderò. Senza rabbia".
"Lo scudetto è più vicino". Parola di José Mourinho. L'allenatore dell'Inter, dopo la partita con l'Udinese che ha portato i nerazzurri a +9 sulla squadra di Claudio Ranieri, ha però anche voluto ribadire che "non è ancora fatta. Ci sono ancora tanti punti in palio, dobbiamo fare ancora almeno cinque vittorie". Ma certo il passo fatto a Udine dall'Inter è stato importantissimo. E inatteso. "Siamo riusciti addirittura ad aumentare il vantaggio quando l'obiettivo era cercare di mantenerlo - ha detto Mourinho a SKY- perché sulla carta per noi il turno era più difficile. Ma il Chievo ha fatto una grande partita e noi, con un po' di fortuna, tra l'autogol e quel rigore su Quagliarella che chissà poteva anche starci, siamo riusciti a vincere".
Faticando. Come ha ammesso anche il tecnico portoghese. "Se uno vuole trovare un bravo giocatore oggi deve guardare nell'Udinese. Ne trova tanti... Noi abbiamo avuto molte difficoltà". Rimandato Santon a destra, promosso il rilanciato Maxwell. "Santon era un po' stanco e forse anche lo spostamento sulla fascia destra non lo ha aiutato. Stavolta non ha fatto una grande partita. Maxwell invece ha fatto una gara fantastica, ho rivisto il Maxwell che conoscevo, quello di inizio stagione. Ha un contratto con noi, ha 27-28 anni, perché non dovrebbe restare. A me piace tanto".
Come Quagliarella. Con il quale ha dato vita a un divertente siparietto. "Secondo me, in occasione delle sue proteste per il rigore, c'erano gli estremi per un secondo giallo e quindi il rosso. Gli ho detto di non buttarsi. Lui mi ha risposto che non si era buttato, che aveva sentito un tocco. E ci siamo abbracciati. Quagliarella è bravo - ha continuato Mourinho - attacca benissimo la profondità, mi piacerebbe averlo all'Inter... E' anche un bravo ragazzo". Martedì e mercoledì è di nuovo tempo di Champions League. Senza italiane, tutte eliminate. "La guarderò. Senza rabbia".