Ibra non teme i fischi: "Li comprendo e mi caricano"

Calcio
Zlatan Ibrahimovic vuole segnare contro la sua ex squadra
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Lo svedese non ha mai segnato contro la Juventus e spera di essere decisivo nel match dell'Olimpico. Mourinho attacca Del Piero: "Non invidia niente di noi? Forse il primo posto e i 10 punti di vantaggio"

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Il gol dell'ex. L'Inter lo sogna, Ibrahimovic lo vuole. Ma contro la sua vecchia Juve "vince chi segnerà per ultimo". Dopo aver lasciato la maglia bianconera nel 2006, l'attaccante svedese non è mai andato a segno contro Buffon. E la sfida dell'Olimpico sembra l'occasione migliore per sfatare anche questo tabù. "Non è la partita più importante dell'anno, perché lo sono tutte allo stesso modo. Fino ad ora abbiamo dimostrato di voler vincere il campionato ed è per questo che siamo primi. Noi siamo pronti, abbiamo lavorato bene per tutta la settimana e andiamo a Torino per vincere". Ed ancora: "Siamo due grandi squadre con dei grandi giocatori in tutti i ruoli. Tutti possono fare gol e aiutare la squadra. Poi, come ho sempre detto, non è importante chi realizza i gol. Io preferisco vincere il trofeo, piuttosto che realizzare più gol di tutti".  Ibra, il grande ex, si aspetta i fischi dell'Olimpico: "A me piace. Sicuramente ci saranno anche questa volta e se fossi un tifoso juventino anch'io fischierei Ibrahimovic se avesse lasciato la mia  squadra".

A gettare un po' di pepe sulla sfida José Mourinho non ci ha pensato due volte, rispondendo, in questa circostanza alle pariole di Alex Del Piero che aveva spiegato come non invidiasse nullaall'Inter. Una cosa, secondo il tecnico lusitano, il capitano bianconero dovrebbe, però, invidiarla ai nerazzurri. "Di essere prima, adesso, con dieci punti di vantaggio".  "Se poi quando ha detto quella frase parlava in generale della sua vita con la Juve, allora è giusto che non abbia nulla da invidiare all'Inter - ha spiegato l'allenatore nerazzurro - Purtroppo lui non ha mai vinto un Pallone d'oro, ma per il resto ha fatto tutto quello che doveva fare con la squadra bianconera".

Tornando alla stretta attualità e, dunque, alla gara: "Se dovessimo vincere non ci sarà la quasi certezza di essere campioni d'Italia, la quasi certezza non esiste - ha detto Mourinho - Dopo la partita mancheranno sei gare, non lo so. Serve la matematica".  Il margine che l'Inter vanta sulla Juventus potrebbe indurre i nerazzurri a giocare per il pareggio, ma i campioni d'Italia in carica non affronteranno la squadra di Claudio Ranieri facendo troppi calcoli. "Voglio provare a vincere", ha detto il tecnico portoghese, "noi vogliamo vincere, non giochiamo per il pareggio". Mourinho ha comunque chiarito che il confronto avrà un valore relativo. "Questa partita non dirà quale delle due squadre è la migliore, è lo scudetto che lo decide", ha affermato l'allenatore dell'Inter.