Crisi Roma, squadra in ritiro per centrare almeno l'Uefa

Calcio
Francesco Totti sbalordito dalla brutta prestazione della sua Roma contro la Fiorentina
totti_francesco_roma_fiorentina

Un'arrabbiatissima Rosella Sensi ha imposto il provvedimento alla squadra che nei momenti decisivi del campionato è sempre crollata. Nell'ambiente giallorosso temono addirittura di perdere il treno europeo. Intanto continua la trattativa sulla cessione

COMMENTA NEL FORUM DELLA ROMA

Ora la Roma è nuovamente in crisi. Una crisi che se diventa panico può farle perdere anche l'ultimo piccolo obiettivo di una stagione partita male e che rischia di finire peggio, tanto che ora in classifica sono più vicine quelle dietro rispetto a quelle davanti. Se la Roma non si riprende presto è a rischio anche la qualificazione Uefa, perfino quella, non più così sicura. E allora tutti in ritiro. Rossella Sensi, arrabbiatissima lo avrebbe voluto subito. Spalletti, ha chiesto e ottenuto di iniziarlo lunedì conosce già la causa del male. "Siamo un po' fragili e siamo un po' in difficoltà nel tenere dal punto di vista psicologico"

La voce e le parole sono le sue. Che sembrano arrivare dall'alto come le voci dei peggiori incubi che riecheggiano nella mente e fanno guardare indietro. E fanno rivivere altre decisive partite di questo campionato, guarda un po', finite tutte con quattro gol subiti. La legge del quattro. Inter, Juventus, Lazio e Fiorentina. 4 squadre, 4 gol presi e le prime 4 che si allontanano. Ogni volta che la Roma è chiamata al salto o alla rinascita la Roma crolla. Eccolo un altro sintomo: la crisi, vista così, sembra panico. Come si vede del resto da certe reazioni, che non fanno altro che ribadire la supremazia della Roma nel numero di espulsioni: già dodici in questo campionato.

Non l'unico primato, perché di magico la Roma sembra non avere quasi più nulla. Record di gol subiti in trasferta: ben 34. L'unica zona Champions, è quella delle reti subite in assoluto: 52 gol che pareggiano quelli fatti e che sono tanti quanti i punti in classifica. Chiamatela pure coincidenza, o desolazione dei numeri, primi, pari, e anche dispari. Come 5: le partite che mancano da qui alla fine. Che per fortuna non sono 4. Un numero che impongono la solitudine e il ritiro della squadra.