Donadoni: "Col Toro non meritavamo la sconfitta"

Calcio
L'esultanza maori di Inacio Pià. Il suo gol verrà vanificato da Rosina
napoli_torino_pia_denis

L'allenatore azzurro dopo il ko al San Paolo contro il Torino: "Se si guarda la partita e le occasioni che abbiamo avuto di certo non meritavamo di perdere. Dovevamo essere più bravi a gestire il vantaggio e invece ci siamo complicati la vita"

COMMENTA NEL FORUM DEL NAPOLI

"Se si guarda la partita e le occasioni che abbiamo avuto di certo non meritavamo di perdere. Ma questo ha poco valore, dovevamo essere più bravi a gestire il vantaggio e invece ci siamo complicati la vita". Roberto Donadoni sintetizza così la sconfitta con il Torino, un ko arrivato nella ripresa dopo il gol iniziale di Pià, alla terza segnatura consecutiva. "Sono contento per Inacio perché lo merita ed e' un esempio - spiega l'ex ct della Nazionale -. Non è un caso questo suo finale di stagione, quando ha potuto giocare con continuità ha fatto bene".

Ma non è servito, "perché abbiamo concesso un paio di occasioni al Torino che puntualmente ci ha punito". Altra nota dolente, al di là della sconfitta, i fischi a Paolo Cannavaro, napoletano verace. "Non credo si debba creare un caso- Cannavaro, posso solo dire che Paolo è un ragazzo d'oro, ci mette l'anima. Questi fischi hanno fatto male a me ancora più che a lui - ha aggiunto Donadoni ai microfoni di Sky Sport -. Soffre questa situazione, e non è giusto indicarlo come capro espiatorio. Esiste la squadra, il gruppo con me in primis che merita i fischi e non solo un giocatore".

Secondo Donadoni, però, non è tutto da buttare. "La prestazione non va cancellata, perché ho visto un Napoli più reattivo. In questo periodo siamo un po' contati, anche in attacco avevamo solo Russotto perché Zalayeta non potevamo convocarlo per il discorso del doping. Ma sulla carta - continua Donadoni - c'era una certa qualità, con Hamsik e Datolo che la qualità ce l'hanno anche se non le hanno espresse al massimo. Le sconfitte sono figlie di prestazioni non sempre all'altezza da parte di tutti". Chiusa per un attimo la parentesi-Napoli, Donadoni, da grande ex, si sofferma sulla possibilità che Marco Van Basten prenda il posto di Carlo Ancelotti al Milan. "Credo che Marco abbia un curriculum di una certa importanza, non vedo perché non credere a un'eventualità del genere ma vanno fatti i conti con l'oste. Se è il momento di cambiare? Questo - conclude - lo sa solo Ancelotti e lo sa solo il Milan".