L'augurio di Borriello: "Salute e gol in questo 2010"
Calcio
Alla ripresa del campionato l'attaccante del Milan incontrerà il suo Genoa ma non vuole fare sconti: "Conservo tanti ricordi nel cuore, ma ora spero di portare a casa una vittoria per i rossoneri". GUARDA I GOL DEL MILAN SU SKY.it
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Non può essere e non è una partita come tutte le altre. Marco Borriello con la maglia del Genoa si è ritrovato, è tornato ad essere quel grande attaccante che il Milan ha sempre aspettato, ma senza dargli pienamente fiducia fino in fondo. Dopo l'anno in rossoblù, però, il Milan non ha avuto alcun dubbio e l'ha riportato a casa, ma per Borriello non tutto è stato facile, visto che la prima parte dell'anno appena finito è stata da dimenticare. "Il 2009 per quanto mi riguarda è iniziato malissimo ed è finito discretamente con delle buone prestazioni, insieme alle quali per me sono arrivati anche i primi gol - spiega Borriello ai microfoni di Milan Channel -. Come squadra abbiamo raggiunto degli obiettivi importanti: abbiamo passato il turno in Champions League e abbiamo raggiunto il secondo posto in campionato. Direi un buon finale di anno da cui ripartire".
Quattro gol in campionato, alcuni di pregevole fattura. "Il gol più bello penso sia stato il secondo nel match casalingo contro il Parma: per un attaccante segnare in sforbiciata sotto la propria curva a San Siro è un sogno - spiega Borriello -. La partita che sento più mia è stata quella contro il Cagliari perché abbiamo portato a casa la vittoria e io ho procurato un rigore, fatto un assist e un gol. E' stata una partita completa. Per il resto penso di aver giocato troppo poco per gli infortuni, praticamente solo due mesi, una decina di gare. Spero in questo 2010 di giocare 5-6 mesi di fila e dimostrare quello che valgo".
Capitolo Genoa. Il campionato riparte dalla sfida in programma mercoledì sera a San Siro contro i rossoblù di Gasperini, una squadra che è stata decisiva per la carriera di Borriello. "Della mia esperienza in rossoblù conservo ricordi bellissimi nel cuore - ammette l'attaccante -. Quella con il Genoa è stata finora la stagione più importante della mia carriera. Sicuramente incontrerò un po' di emozione ma ormai sono passati due anni. Adesso difendo i colori rossoneri e spero di portare a casa una vittoria per la mia squadra".
Era l'attaccante centrale nel tridente di Gasperini e lo è anche nel Milan di Leonardo. "A livello di individualità in attacco, senza voler nulla togliere al Genoa, noi abbiamo giocatori sugli esterni con un talento incredibile - è l'analisi di Borriello -. Loro forse in più di noi hanno il gioco di squadra: come collettivo sono più collaudati perché giocano insieme e con lo stesso allenatore da tanto tempo. Noi stiamo imparando a muoverci anche a livello corale e presto vedrete una squadra compatta, aggressiva che sa difendere e attaccare. Quando giochi con talenti incredibili come Pato e Ronaldinho devi seguire il loro cervello e il loro estro, devi metterci anche l'intuizione. In queste partite le cose con loro sono andate molto bene. Per me giocare con campioni così è un grande onore e spero di giocare a lungo con loro".
Ma anche i fuoriclasse rossoneri hanno elogiato Borriello, sottolineandone l'importanza negli schemi del Diavolo. "Ringrazio Seedorf e Ronaldinho per le belle parole che hanno avuto nei miei confronti e li ringrazio per aver evidenziato il mio lavoro - spiega l'attaccante -. Hanno parlato anche di Nazionale: sogno di giocare con la maglia azzurra ma non mi voglio illudere. Io penso a dare il massimo fino a maggio. Se poi otterrò qualcosa sarà tutto di guadagnato. Se invece non sarà così, andrò in vacanza e farò il tifo per l'Italia".
Il 2010 è appena iniziato, a parte la salute Borriello chiede al 2010 di "vincere qualcosa di importante a livello di squadra. A livello personale voglio essere protagonista nella vittoria. Ho fatto parte nel passato di successi importanti in Champions o in campionato ma anche se ero nel gruppo non ho sentito queste vittorie davvero mie. Quest'anno spero di ottenere qualche successo e di essere protagonista".
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Non può essere e non è una partita come tutte le altre. Marco Borriello con la maglia del Genoa si è ritrovato, è tornato ad essere quel grande attaccante che il Milan ha sempre aspettato, ma senza dargli pienamente fiducia fino in fondo. Dopo l'anno in rossoblù, però, il Milan non ha avuto alcun dubbio e l'ha riportato a casa, ma per Borriello non tutto è stato facile, visto che la prima parte dell'anno appena finito è stata da dimenticare. "Il 2009 per quanto mi riguarda è iniziato malissimo ed è finito discretamente con delle buone prestazioni, insieme alle quali per me sono arrivati anche i primi gol - spiega Borriello ai microfoni di Milan Channel -. Come squadra abbiamo raggiunto degli obiettivi importanti: abbiamo passato il turno in Champions League e abbiamo raggiunto il secondo posto in campionato. Direi un buon finale di anno da cui ripartire".
Quattro gol in campionato, alcuni di pregevole fattura. "Il gol più bello penso sia stato il secondo nel match casalingo contro il Parma: per un attaccante segnare in sforbiciata sotto la propria curva a San Siro è un sogno - spiega Borriello -. La partita che sento più mia è stata quella contro il Cagliari perché abbiamo portato a casa la vittoria e io ho procurato un rigore, fatto un assist e un gol. E' stata una partita completa. Per il resto penso di aver giocato troppo poco per gli infortuni, praticamente solo due mesi, una decina di gare. Spero in questo 2010 di giocare 5-6 mesi di fila e dimostrare quello che valgo".
Capitolo Genoa. Il campionato riparte dalla sfida in programma mercoledì sera a San Siro contro i rossoblù di Gasperini, una squadra che è stata decisiva per la carriera di Borriello. "Della mia esperienza in rossoblù conservo ricordi bellissimi nel cuore - ammette l'attaccante -. Quella con il Genoa è stata finora la stagione più importante della mia carriera. Sicuramente incontrerò un po' di emozione ma ormai sono passati due anni. Adesso difendo i colori rossoneri e spero di portare a casa una vittoria per la mia squadra".
Era l'attaccante centrale nel tridente di Gasperini e lo è anche nel Milan di Leonardo. "A livello di individualità in attacco, senza voler nulla togliere al Genoa, noi abbiamo giocatori sugli esterni con un talento incredibile - è l'analisi di Borriello -. Loro forse in più di noi hanno il gioco di squadra: come collettivo sono più collaudati perché giocano insieme e con lo stesso allenatore da tanto tempo. Noi stiamo imparando a muoverci anche a livello corale e presto vedrete una squadra compatta, aggressiva che sa difendere e attaccare. Quando giochi con talenti incredibili come Pato e Ronaldinho devi seguire il loro cervello e il loro estro, devi metterci anche l'intuizione. In queste partite le cose con loro sono andate molto bene. Per me giocare con campioni così è un grande onore e spero di giocare a lungo con loro".
Ma anche i fuoriclasse rossoneri hanno elogiato Borriello, sottolineandone l'importanza negli schemi del Diavolo. "Ringrazio Seedorf e Ronaldinho per le belle parole che hanno avuto nei miei confronti e li ringrazio per aver evidenziato il mio lavoro - spiega l'attaccante -. Hanno parlato anche di Nazionale: sogno di giocare con la maglia azzurra ma non mi voglio illudere. Io penso a dare il massimo fino a maggio. Se poi otterrò qualcosa sarà tutto di guadagnato. Se invece non sarà così, andrò in vacanza e farò il tifo per l'Italia".
Il 2010 è appena iniziato, a parte la salute Borriello chiede al 2010 di "vincere qualcosa di importante a livello di squadra. A livello personale voglio essere protagonista nella vittoria. Ho fatto parte nel passato di successi importanti in Champions o in campionato ma anche se ero nel gruppo non ho sentito queste vittorie davvero mie. Quest'anno spero di ottenere qualche successo e di essere protagonista".
