Moratti: sì, avrei voluto Leonardo come dirigente

Calcio
Massimo Moratti e José Mourinho: il patron dell'Inter conferma la sua stima al portoghese
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Intervista de La Stampa al presidente nerazzurro che stupisce coi complimenti al tecnico del Milan: "Una persona ben nota a livello internazionale, ma fortunatamente per lui ha trovato ha trovato un ruolo ancor più rilevante". I GOL DELL'INTER SU SKY.it

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di Manuele Baiocchini

Quando meno te l'aspetti Moratti è capace di stupirti. Questa volta l'ha fatto in modo diverso, con un'intervista a LA STAMPA. Non con il solito acquisto sensazionale o ingaggio da record, ma con dichiarazioni che solo un gentleman come lui può permettersi per non essere mal visto dai suoi tifosi.

"Avrei voluto Leonardo all'Inter come dirigente. E' una persona ben nota a livello internazionale, ma fortunatamente per lui ha trovato ha trovato un ruolo ancor più rilevante. Grande rispetto al Milan. E' una squadra di ottimisti che ha il piacere di ciò che fa. Merito al 100% del tecnico". A questo punto viene da chiedersi come sarebbe stata l'accoppiata Leo-Mou, con il portoghese sempre più stimato dal suo presidente: "Mourinho resta anche se esce con il Chelsea".

Questa la dolce caramella del buon nerazzurro. E sulle sue ambizioni di andare a vincere anche in Spagna nessun problema: "E' un uomo che tiene a fare bene il suo lavoro e terminarlo". Come dire: "se ne andrà solo quando avrà vinto tutto con l'Inter". Gli darà una mano Balotelli, che Moratti continua a difendere e coccolare come un figlio, sorpattutto quando si tratta di razzismo, sempre più frequente nei suoi confronti: "Stare fermi è la cosa più sbagliata. Autorità e arbitro blocchino la gara insieme".

Insieme - a braccetto - invece andranno Inter e Milan, nel rinnovato derby scudetto. Perchè dalle parole di Moratti si capisce che gli altri ormai non fanno più tanta paura: "Temevamo la Juve, la sua crisi ci sorprende". Una crisi come quella dei nerazzurri negli anni bui, quando volevano vincere ma a primeggiare erano sempre gli eterni rivali. Poi il ciclone Calciopoli e i forti investimenti di Moratti capovolsero la situazione. Sacrifici da cui, secondo il patron, dovrebbe ripartire anche la Juve...quasi un miliardo di euro speso per portare l'Inter a vincere tutto. Manca la Champions, sogno mai nascosto per emulare le gesta di papà Angelo.