Mihajlovic: "A Napoli saremo più motivati che mai"
Calcio
Il tecnico serbo spiega: "Il nostro obiettivo è festeggiare la salvezza anticipata nella sfida con il Palermo, ma per farlo ci serve un risultato positivo al San Paolo". Fuori Alvarez, Capuano, Carboni; confermato il tridente Martinez, Maxi Lopez, Mascara
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Non ci sono straordinari che tengano. Giunto alla terza partita in otto giorni, il Catania si presenta a Napoli con l’intenzione di mantenere il ritmo che l’ha portato a perdere una sola gara nel girone di ritorno e lo vede in serie positiva da cinque giornate. Numeri che hanno spinto gli etnei a risalire la classifica avvicinandosi a grandi passi verso la salvezza.
“Non siamo abituati a disputare tre incontri in una settimana - spiega il tecnico Sinisa Mihajlovic - ma neppure il Napoli lo è. Loro, inoltre, hanno avuto un giorno in meno per recuperare. La stanchezza non può essere un alibi di comodo, andiamo al San Paolo per giocarcela senza timori, come è nostra abitudine”. “Toccherà al Napoli fare la partita - continua l’allenatore serbo - sarà fondamentale non sbagliare nulla in fase difensiva perché Mazzarri dispone di gente che in avanti sa come far male. Il Napoli è motivato perché vuole andare in Champions League, ma noi dobbiamo salvarci, quindi quanto a stimoli non siamo certo inferiori a loro, anzi”.
Problemi di formazione per Mihajlovic. Dalla lista dei 21 convocati sono rimasti fuori Alvarez, Capuano e Carboni, quest’ultimo fermato in extremis dall’influenza. In difesa, quindi, spazio a Bellusci sulla destra e Augustyn sulla sinistra. In mediana l’unica novità potrebbe essere l’innesto di Ledesma o Delvecchio per dare fiato a Izco. In avanti conferma per il tridente formato da Martinez, Maxi Lopez e Mascara. “Giocherà l’undici migliore in base alla condizione del momento - precisa Mihajlovic - non aspettatevi chissà quale turnover. Al derby con il Palermo penseremo da lunedì. Il nostro obiettivo è poter festeggiare la salvezza anticipata nella sfida casalinga con i rosanero, ma per farlo ci serve un risultato positivo a Napoli. Credo che la quota per mettersi al sicuro sia sui 39 punti, ci manca l’ultimo passo per completare l’opera. Bisogna ricordarsi, però, che non abbiamo fatto ancora nulla”.
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Non ci sono straordinari che tengano. Giunto alla terza partita in otto giorni, il Catania si presenta a Napoli con l’intenzione di mantenere il ritmo che l’ha portato a perdere una sola gara nel girone di ritorno e lo vede in serie positiva da cinque giornate. Numeri che hanno spinto gli etnei a risalire la classifica avvicinandosi a grandi passi verso la salvezza.
“Non siamo abituati a disputare tre incontri in una settimana - spiega il tecnico Sinisa Mihajlovic - ma neppure il Napoli lo è. Loro, inoltre, hanno avuto un giorno in meno per recuperare. La stanchezza non può essere un alibi di comodo, andiamo al San Paolo per giocarcela senza timori, come è nostra abitudine”. “Toccherà al Napoli fare la partita - continua l’allenatore serbo - sarà fondamentale non sbagliare nulla in fase difensiva perché Mazzarri dispone di gente che in avanti sa come far male. Il Napoli è motivato perché vuole andare in Champions League, ma noi dobbiamo salvarci, quindi quanto a stimoli non siamo certo inferiori a loro, anzi”.
Problemi di formazione per Mihajlovic. Dalla lista dei 21 convocati sono rimasti fuori Alvarez, Capuano e Carboni, quest’ultimo fermato in extremis dall’influenza. In difesa, quindi, spazio a Bellusci sulla destra e Augustyn sulla sinistra. In mediana l’unica novità potrebbe essere l’innesto di Ledesma o Delvecchio per dare fiato a Izco. In avanti conferma per il tridente formato da Martinez, Maxi Lopez e Mascara. “Giocherà l’undici migliore in base alla condizione del momento - precisa Mihajlovic - non aspettatevi chissà quale turnover. Al derby con il Palermo penseremo da lunedì. Il nostro obiettivo è poter festeggiare la salvezza anticipata nella sfida casalinga con i rosanero, ma per farlo ci serve un risultato positivo a Napoli. Credo che la quota per mettersi al sicuro sia sui 39 punti, ci manca l’ultimo passo per completare l’opera. Bisogna ricordarsi, però, che non abbiamo fatto ancora nulla”.
