Lippi: Roma da scudetto, non me l'aspettavo proprio
CalcioIl ct azzurro sull'andamento del campionato: "Bisogna alzarsi in piedi e applaudire la Roma per quello che sta facendo questo gruppo di lavoro, le grandi squadre si fanno così". I Mondiali? "Vado per vincere". GUARDA I GOL DELLA ROMA E LA MOVIOLA
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LE PAGELLE DI ROMA-INTER
"Non me l'aspettavo, nessuno se l'aspettava". La Roma è a un solo punto dall'Inter capolista ed è in piena corsa per lo scudetto. Una sorpresa, anche per il ct azzurro Marcello Lippi. "Bisogna alzarsi in piedi e applaudire la Roma per quello che sta facendo questo gruppo di lavoro: dalla presidentessa, ai dirigenti, all'allenatore e ai giocatori. Era già tanto se Ranieri fosse riuscito a raddrizzare la stagione, era il massimo che si poteva chiedere", dice Lippi ricordando il travagliato avvio di stagione della formazione giallorossa.
Claudio Ranieri ha preso in mano la squadra dopo le dimissioni di Luciano Spalletti e ha portato il gruppo a sognare il tricolore. "Quello che sta facendo la Roma, con il suo allenatore e i suoi giocatori, è sotto gli occhi di tutti. Nell'ambiente ora c'è grandissimo entusiasmo, tutti sono pronti ad aiutare: le grandi squadre si fanno così", dice Lippi a La politica nel pallone su GR Parlamento.
Il campionato, a 7 giornate dalla fine, è più equilibrato che mai. "In un periodo è andata meglio l'Inter, poi c'è stato il Milan, poi la Roma. E ora sono raccolti tutti in 3 punti. Nel nostro calcio basta mollare un po' e c'è subito chi ne approfitta. Roma e Milan si sono rifatte sotto, è molto bello che ci siano dubbi fino alla fine", dice.
"I tifosi di queste squadre devono essere ultrafelici, in particolare quelli dell'Inter: la loro squadra è in corsa anche in Champions League e in Coppa Italia", aggiunge aprendo il capitolo relativo ai nerazzurri. "L'Inter in calo? Non tocca a me giudicare queste cose. Per vedere quanto sia difficile l'accoppiata campionato-Champions, basta vedere a quante squadre sia riuscita. Questo dato è sufficiente per capire quanto sia difficile ottenerla", dice il ct pensando all'imminente impegno continentale della formazione di José Mourinho.
Guardando ai Mondiali - "L'Italia non va ai Mondiali solo per fare bella figura. Ci va per vincere. Non dobbiamo dimenticarci che siamo i campioni in carica: dobbiamo ricordarlo non per vanto, ma perché noi sappiamo come si fa. Noi sappiamo cosa ci vuole per vincere". Il ct azzurro è impaziente. Mancano 74 giorni al calcio d'inizio dei Mondiali e "io non vedo l'ora di partire". Gli azzurri si preparano a difendere il titolo vinto 4 anni fa in Germania. "Magari veniamo da due anni di qualificazioni senza infamia e senza lode, con partite buone e meno buone. Ma poi, quando stiamo insieme 30-40 giorni, l'Italia riesce a fare sempre qualcosa di buono con giocatori di qualità tecniche e morali, a prescindere da quello che è successo nelle squadre di club", dice Lippi. Michel Platini, presidente della Uefa, vede 3 Nazionali favorite: Spagna, Brasile e Inghilterra. "E' il suo giudizio. In tutte le parti del mondo si punta sul Brasile. Lo si diceva anche prima dei Mondiali del 2006: in Germania però è andato a casa agli ottavi", dice Lippi. "La Spagna -prosegue- è fortissima, ha vinto l'Europeo, è in grande spolvero e ha un ottimo gruppo di giocatori. Ma non ha mai vinto il Mondiale". E poi c'è l'Inghilterra guidata da Fabio Capello. "L'Inghilterra ha grandissima qualità in 10-12 giocatori e ha un eccellente tecnico", dice ancora Lippi.
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"Non me l'aspettavo, nessuno se l'aspettava". La Roma è a un solo punto dall'Inter capolista ed è in piena corsa per lo scudetto. Una sorpresa, anche per il ct azzurro Marcello Lippi. "Bisogna alzarsi in piedi e applaudire la Roma per quello che sta facendo questo gruppo di lavoro: dalla presidentessa, ai dirigenti, all'allenatore e ai giocatori. Era già tanto se Ranieri fosse riuscito a raddrizzare la stagione, era il massimo che si poteva chiedere", dice Lippi ricordando il travagliato avvio di stagione della formazione giallorossa.
Claudio Ranieri ha preso in mano la squadra dopo le dimissioni di Luciano Spalletti e ha portato il gruppo a sognare il tricolore. "Quello che sta facendo la Roma, con il suo allenatore e i suoi giocatori, è sotto gli occhi di tutti. Nell'ambiente ora c'è grandissimo entusiasmo, tutti sono pronti ad aiutare: le grandi squadre si fanno così", dice Lippi a La politica nel pallone su GR Parlamento.
Il campionato, a 7 giornate dalla fine, è più equilibrato che mai. "In un periodo è andata meglio l'Inter, poi c'è stato il Milan, poi la Roma. E ora sono raccolti tutti in 3 punti. Nel nostro calcio basta mollare un po' e c'è subito chi ne approfitta. Roma e Milan si sono rifatte sotto, è molto bello che ci siano dubbi fino alla fine", dice.
"I tifosi di queste squadre devono essere ultrafelici, in particolare quelli dell'Inter: la loro squadra è in corsa anche in Champions League e in Coppa Italia", aggiunge aprendo il capitolo relativo ai nerazzurri. "L'Inter in calo? Non tocca a me giudicare queste cose. Per vedere quanto sia difficile l'accoppiata campionato-Champions, basta vedere a quante squadre sia riuscita. Questo dato è sufficiente per capire quanto sia difficile ottenerla", dice il ct pensando all'imminente impegno continentale della formazione di José Mourinho.
Guardando ai Mondiali - "L'Italia non va ai Mondiali solo per fare bella figura. Ci va per vincere. Non dobbiamo dimenticarci che siamo i campioni in carica: dobbiamo ricordarlo non per vanto, ma perché noi sappiamo come si fa. Noi sappiamo cosa ci vuole per vincere". Il ct azzurro è impaziente. Mancano 74 giorni al calcio d'inizio dei Mondiali e "io non vedo l'ora di partire". Gli azzurri si preparano a difendere il titolo vinto 4 anni fa in Germania. "Magari veniamo da due anni di qualificazioni senza infamia e senza lode, con partite buone e meno buone. Ma poi, quando stiamo insieme 30-40 giorni, l'Italia riesce a fare sempre qualcosa di buono con giocatori di qualità tecniche e morali, a prescindere da quello che è successo nelle squadre di club", dice Lippi. Michel Platini, presidente della Uefa, vede 3 Nazionali favorite: Spagna, Brasile e Inghilterra. "E' il suo giudizio. In tutte le parti del mondo si punta sul Brasile. Lo si diceva anche prima dei Mondiali del 2006: in Germania però è andato a casa agli ottavi", dice Lippi. "La Spagna -prosegue- è fortissima, ha vinto l'Europeo, è in grande spolvero e ha un ottimo gruppo di giocatori. Ma non ha mai vinto il Mondiale". E poi c'è l'Inghilterra guidata da Fabio Capello. "L'Inghilterra ha grandissima qualità in 10-12 giocatori e ha un eccellente tecnico", dice ancora Lippi.