
Il presidente degli azzurri, intervistato da SKY Sport 24, esalta l'argentino. E sul campionato: ''Per la rincorsa verso l'Europa temo il Palermo perché in questo momento è la squadra più in forma''. GUARDA IL VIDEO E I GOL DEL NAPOLI SU SKY.it
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Palermo, Juventus e Sampdoria. Sono le tre squadre che contendono al Napoli un posto nella prossima Champions ed il presidente Aurelio De Laurentiis, intervistato da Sky Sport24 inquadra così la volata finale: "Sono tre formazioni molto ben attrezzate, con grandi valori. Quella che sta più in forma in questo momento è il Palermo e quindi ovviamente è quella da temere maggiormente. Poi, avere anche tre punti in più in classifica conta".
Dopo la vittoria sul Catania il presidente invita a rimanere concentrati sul prossimo impegno: "Traguardi Champions? Noi adesso stiamo vedendo il traguardo della partita difficilissima che disputeremo all'Olimpico contro una Lazio determinata a salvarsi. Sarà una partita molto difficile, anche perché‚ Edy Reja vorrà dare sfoggio di tutta la sua grande professionalità nei confronti della sua ex squadra".
De Laurentiis ha parlato, questa volta a Sky Sport 1, anche di Lavezzi: ''Mi dicevano che era una persona che aveva avuto dei problemi, che aveva iniziato in un certo modo, poi aveva quasi abbandonato. Ci mise pochissimo a diventare l’idolo di Napoli''. E sulla scadenza del suo contratto (in scadenza nel 2015) c'è una clausola rescissoria: "Si è stabilito un tetto d'offerta terza con determinate clausole. Adesso non mi fate dire esattamente l'oggetto di questa clausola però esiste ed è stata messa a protezione sia sua che del nostro club. Se resterà fino alla scadenza? Quando si rompe un meccanismo, nessuno ha convenienza a mantenere in piedi un rapporto, nessuno ha voglia di tenere scontento un calciatore o un attore o un regista che non voglia fare quel film, solo perché c'è un contratto. Io credo che nella vita professionale contino molto anche i rapporti umani. Se poi arriverà una richiesta molto appetibile di un club importantissimo, più blasonato del Napoli, è ovvio che un pensierino lui lo farà. Però molto spesso nei grandissimi club non sempre uno gioca, non sempre il Pocho rimane il Pocho".
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Palermo, Juventus e Sampdoria. Sono le tre squadre che contendono al Napoli un posto nella prossima Champions ed il presidente Aurelio De Laurentiis, intervistato da Sky Sport24 inquadra così la volata finale: "Sono tre formazioni molto ben attrezzate, con grandi valori. Quella che sta più in forma in questo momento è il Palermo e quindi ovviamente è quella da temere maggiormente. Poi, avere anche tre punti in più in classifica conta".
Dopo la vittoria sul Catania il presidente invita a rimanere concentrati sul prossimo impegno: "Traguardi Champions? Noi adesso stiamo vedendo il traguardo della partita difficilissima che disputeremo all'Olimpico contro una Lazio determinata a salvarsi. Sarà una partita molto difficile, anche perché‚ Edy Reja vorrà dare sfoggio di tutta la sua grande professionalità nei confronti della sua ex squadra".
De Laurentiis ha parlato, questa volta a Sky Sport 1, anche di Lavezzi: ''Mi dicevano che era una persona che aveva avuto dei problemi, che aveva iniziato in un certo modo, poi aveva quasi abbandonato. Ci mise pochissimo a diventare l’idolo di Napoli''. E sulla scadenza del suo contratto (in scadenza nel 2015) c'è una clausola rescissoria: "Si è stabilito un tetto d'offerta terza con determinate clausole. Adesso non mi fate dire esattamente l'oggetto di questa clausola però esiste ed è stata messa a protezione sia sua che del nostro club. Se resterà fino alla scadenza? Quando si rompe un meccanismo, nessuno ha convenienza a mantenere in piedi un rapporto, nessuno ha voglia di tenere scontento un calciatore o un attore o un regista che non voglia fare quel film, solo perché c'è un contratto. Io credo che nella vita professionale contino molto anche i rapporti umani. Se poi arriverà una richiesta molto appetibile di un club importantissimo, più blasonato del Napoli, è ovvio che un pensierino lui lo farà. Però molto spesso nei grandissimi club non sempre uno gioca, non sempre il Pocho rimane il Pocho".
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