Il presidente dell'Uefa ha parlato della sua ex squadra e di campionato: "Ho l'impressione che abbiano mollato un po' troppo presto. Il vincitore finale? Non posso prevedere nulla perché è alla fine della battaglia che si vedrà il vincitore"
La Juventus "si è arresa troppo presto". Parola di un bianconero doc, Michel Platini che invita la sua ex squadra a crederci fino in fondo. Rispondendo a chi gli chiedeva il perché la Juve non fosse nel gruppo di testa della serie A, il presidente dell'Uefa ha spiegato: "Per il momento è così. Ma ancora è lunga. Forse si sono arresi troppo velocemente".
L'ex campione francese risponde anche a chi gli chiede di commentare il terreno perso dai nerazzurri nelle ultime giornate di campionato, con la Roma arrivata a un solo punto; e Platini pungola José Mourinho: "E' un ottimo allenatore, l'Inter una grande squadra. Ma si vince sul campo". Platini prevede dunque una serie A che quest'anno sarà aperta fino all'ultimo. "Non posso prevedere se vinceranno o no - ha detto sempre in riferimento all'Inter – perché è alla fine della battaglia che si vedrà il vincitore". Questo per l'ex numero 10 della Juventus vale anche per la Champions League: "Sono dieci anni che non vedevo 6 nazionalità rappresentate nei quarti di finale. Che vinca il migliore".
“Se non c'è Kiev in Ucraina non si gioca": Michel Platini, in una Bruxelles ha ribadito le sue preoccupazioni per i problemi di organizzazione e i ritardi nella realizzazione di alcuni degli stadi per i prossimi Europei di calcio, in programma nel 2010 in Polonia ed Ucraina. "Sì sono preoccupato, ma fiducioso", ha detto Platini, spiegando come prossimamente si recherà a Kiev per incontrare il nuovo governo ucraino e fare il punto della situazione. Due gli stadi 'a rischio': quello della capitale e quello di Lvov. E se nel secondo caso - ha spiegato Platini - si potrà valutare la possibilità di giocare da un'altra parte, magari in Polonia, per Kiev la Uefa è categorica: "Al momento - ha detto Platini - non ci risultano problemi insormontabili, ma se non c'è Kiev non si gioca in Ucraina".
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