Leonardo non molla: "Per lo Scudetto ci siamo anche noi"
CalcioIl tecnico del Milan crede che la sua squadra possa giocarsela fino in fondo con Inter e Roma nella volata tricolore: "I nerazzurri hanno la Champions, i giallorossi la Coppa Italia...". Si blocca Inzaghi, recupera Huntelaar. I GOL DEL MILAN SU SKY.it
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"Purtroppo devo dare la solita risposta: non ci penso". Leonardo, allenatore del Milan, non commenta le ultime dichiarazioni di José Mourinho. Ieri il tecnico dell'Inter ha detto che la formazione nerazzurra deve lottare "con tante cose" in campionato. "E' inutile che stiamo qui a provare a interpretare", dice Leonardo alla vigilia della sfida in programma a Cagliari. "Penso alla squadra, conta solo questo. Quello che ha detto Mourinho mi è stato riferito", aggiunge.
"Io ci credo. Non siamo per niente rassegnati, è tutto aperto. Abbiamo una vera possbilità, c'è. Non possiamo buttare via ciò che abbiamo fatto finora, la squadra sarà all'altezza". Il pareggio casalingo con la Lazio non ha spento le speranze del Milan. Leonardo è convinto che la sua formazione possa ancora aggiudicarsi lo scudetto nella volata con Inter e Roma. "Siamo a 3 punti dalla vetta e siamo a 2 punti da una squadra che sta facendo un striscia incredibile di risultati e che in questo momento è più in salute", dice il tecnico brasiliano. "Tutte le squadre alla fine avranno rimpianti. Noi ci siamo costruiti una possibilità reale, è lì: siamo in questa posizione perché abbiamo fatto qualcosa che possiamo ripetere. Mancano 7 partite: tutte sono state importanti, ma queste lo sono di più. Dobbiamo farle benissimo, io sono convinto che saremo all'altezza. L'Inter ha tanti impegni e rischia di dover giocare 13 gare, la Roma ha anche la Coppa Italia", dice fotografando la situazione.
"Noi stiamo cercando di ritrovare gioco e uomini. Se siamo continui, tutto può succedere. E' tutto aperto. Dopo la sosta, a gennaio, abbiamo ottenuto grandi risultati perché avevamo tutti i giocatori a disposizione. Vogliamo tornare a proporre quel gioco, vogliamo tornare ad imporci in campo", dice Leonardo. "L'unica partita in cui abbiamo giocato male, ultimamente, è quella con il Parma. Io sono ottimista: credo che possiamo tornare a esprimerci ai nostri livelli. Il grande stimolo, per noi, è il gioco: noi pensiamo alla prestazione che dobbiamo fornire nella singola gara", aggiunge.
A Cagliari Leonardo recupera Huntelaar, Pirlo e Ronaldinho però fa i conti con undici assenti, tra cui Inzaghi, che si è fermato per un problema al piede. "Nessun alibi - frena il brasiliano - i 21 convocati possono fare una grande gara". Infine Leonardo glissa sulle voci che lo vogliono come successore di Dunga sulla panchina del Brasile: "Parlerò del mio futuro - taglia corto - quando sarà più importante del presente".
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"Purtroppo devo dare la solita risposta: non ci penso". Leonardo, allenatore del Milan, non commenta le ultime dichiarazioni di José Mourinho. Ieri il tecnico dell'Inter ha detto che la formazione nerazzurra deve lottare "con tante cose" in campionato. "E' inutile che stiamo qui a provare a interpretare", dice Leonardo alla vigilia della sfida in programma a Cagliari. "Penso alla squadra, conta solo questo. Quello che ha detto Mourinho mi è stato riferito", aggiunge.
"Io ci credo. Non siamo per niente rassegnati, è tutto aperto. Abbiamo una vera possbilità, c'è. Non possiamo buttare via ciò che abbiamo fatto finora, la squadra sarà all'altezza". Il pareggio casalingo con la Lazio non ha spento le speranze del Milan. Leonardo è convinto che la sua formazione possa ancora aggiudicarsi lo scudetto nella volata con Inter e Roma. "Siamo a 3 punti dalla vetta e siamo a 2 punti da una squadra che sta facendo un striscia incredibile di risultati e che in questo momento è più in salute", dice il tecnico brasiliano. "Tutte le squadre alla fine avranno rimpianti. Noi ci siamo costruiti una possibilità reale, è lì: siamo in questa posizione perché abbiamo fatto qualcosa che possiamo ripetere. Mancano 7 partite: tutte sono state importanti, ma queste lo sono di più. Dobbiamo farle benissimo, io sono convinto che saremo all'altezza. L'Inter ha tanti impegni e rischia di dover giocare 13 gare, la Roma ha anche la Coppa Italia", dice fotografando la situazione.
"Noi stiamo cercando di ritrovare gioco e uomini. Se siamo continui, tutto può succedere. E' tutto aperto. Dopo la sosta, a gennaio, abbiamo ottenuto grandi risultati perché avevamo tutti i giocatori a disposizione. Vogliamo tornare a proporre quel gioco, vogliamo tornare ad imporci in campo", dice Leonardo. "L'unica partita in cui abbiamo giocato male, ultimamente, è quella con il Parma. Io sono ottimista: credo che possiamo tornare a esprimerci ai nostri livelli. Il grande stimolo, per noi, è il gioco: noi pensiamo alla prestazione che dobbiamo fornire nella singola gara", aggiunge.
A Cagliari Leonardo recupera Huntelaar, Pirlo e Ronaldinho però fa i conti con undici assenti, tra cui Inzaghi, che si è fermato per un problema al piede. "Nessun alibi - frena il brasiliano - i 21 convocati possono fare una grande gara". Infine Leonardo glissa sulle voci che lo vogliono come successore di Dunga sulla panchina del Brasile: "Parlerò del mio futuro - taglia corto - quando sarà più importante del presente".