Calciopoli, rabbia Juve: parità di trattamento per tutti

Calcio
La Juventus chiede parità di trattamento in merito alle nuove intercettazioni sul caso Calciopoli (immagine dal sito juventus.com)
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"La giustizia non abbia due pesi e due misure". E' questo il pensiero del club bianconero sulle nuove intercettaziuoni legate all'inchiesta. L'ex presidente della Corte Federale: "Lo Scudetto 2006 non andava assegnato". I GOL DELLA JUVE SU SKY.it

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Sul sito della Juve - Parità di trattamento per tutti". Lo chiede, in una nota sul web, la società della Juventus, precisando che: "Nel pieno rispetto delle attività riguardanti processi in corso, la Juventus valuterà attentamente con i suoi legali l'eventuale rilevanza di nuove prove introdotte nel procedimento in atto a Napoli al fine di garantire, in ogni sede sportiva e non, e come sempre ha fatto, la più accurata
tutela della sua storia e dei suoi tifosi".

La Juventus, si legge nella nota pubblicata sul sito internet, "confida che le istituzioni e gli organi di giustizia sapranno assicurare parità di trattamento per tutti, come d'altronde la società e i suoi difensori richiesero nel corso del processo sportivo del 2006".

Verso la nuova udienza - "Lo scudetto del 2006 non andava assegnato". Lo aveva detto già prima del nuovo capitolo di Calciopoli, lo ribadisce Piero Sandulli, ex presidente della Corte federale che emise la sentenza d'appello sullo scandalo che portò alla revoca di due titoli Juve e all'assegnazione del secondo tricolore all'Inter. Ora che anche la società bianconera chiede "pari trattamento per tutti" e si prepara a spalleggiare la proposta di riaprire il processo sportivo, tutti gli occhi sono puntati sull'udienza del processo di Napoli di martedi' prossimo.

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