La famiglia Ruggeri si sta rassegnando a passare la mano, nonostante il giovane presidente Alessandro continui ad accarezzare l'idea di restare al timone: il destino della Dea sembra quello di cambiare padrone ma scarseggiano i compratori
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L'Atalanta cerca compratori. A Bergamo questa è l'unica certezza in giorni in cui si susseguono indiscrezioni sul destino del club e successive smentite. La famiglia Ruggeri, fiaccata dai risultati deludenti e dalla contestazione della tifoseria, si sta rassegnando a passare la mano, nonostante il giovane presidente Alessandro continui ad accarezzare l'idea di restare al timone. In queste ore sembra però un'ipotesi remota: la società avrebbe già mostrato i libri contabili a potenziali acquirenti, tra cui secondo la stampa locale ci sarebbe anche Antonio Percassi, imprenditore di successo nel ramo commerciale e immobiliare che è già stato presidente nerazzurro tra il '90 e il '94, prima dell'avvento di Ivan Ruggeri. L'interessato ha smentito con forza, difficile capire se si tratti di reale mancanza di interesse o di semplice tattica. Il suo nome già in passato era uscito più volte, ma non se ne era mai fatto nulla.
Oggi il quotidiano online Bergamonews riporta di un incontro a cena tra Percassi, l'ex ad nerazzurro Fratus e il presidente dell'Albinoleffe Andreoletti: potrebbe essersi trattato di un vertice per parlare non solo di Atalanta ma anche di stadio nuovo, aspetto cruciale dell'intera vicenda. Un nuovo impianto permetterebbe infatti di impostare una solida strategia commerciale, argomento fondamentale per Percassi. Per acquistare il club servono almeno venti milioni di euro per rilevare il pacchetto di maggioranza. Mentre le grandi manovre sono in corso, tutto è congelato: staff tecnico e giocatori non sanno cosa accadrà settimana prossima, nessuno sta lavorando sul mercato che dovrà disegnare la squadra per la serie B. Il direttore sportivo Carlo Osti ha espresso la volontà di rimanere, ma il Bari lo tenta.
Mutti in ogni caso non resterà, i pezzi pregiati hanno tutti la valigia pronta. Un clima di incertezza assoluto, complicato dal silenzio in cui si è chiusa la società. L'unica cosa certa è che il rompete le righe alla squadra sarà dato domenica sera, subito dopo la sfida con il Palermo. Giovedì prossimo a Zingonia è in programma il cda: sono previste comunicazioni del presidente, che potrebbe annunciare la decisione di farsi da parte. Ad affrettare i tempi potrebbe contribuire l'atteggiamento del pubblico contro il Palermo: si prevede l'ennesima dura contestazione.
L'Atalanta cerca compratori. A Bergamo questa è l'unica certezza in giorni in cui si susseguono indiscrezioni sul destino del club e successive smentite. La famiglia Ruggeri, fiaccata dai risultati deludenti e dalla contestazione della tifoseria, si sta rassegnando a passare la mano, nonostante il giovane presidente Alessandro continui ad accarezzare l'idea di restare al timone. In queste ore sembra però un'ipotesi remota: la società avrebbe già mostrato i libri contabili a potenziali acquirenti, tra cui secondo la stampa locale ci sarebbe anche Antonio Percassi, imprenditore di successo nel ramo commerciale e immobiliare che è già stato presidente nerazzurro tra il '90 e il '94, prima dell'avvento di Ivan Ruggeri. L'interessato ha smentito con forza, difficile capire se si tratti di reale mancanza di interesse o di semplice tattica. Il suo nome già in passato era uscito più volte, ma non se ne era mai fatto nulla.
Oggi il quotidiano online Bergamonews riporta di un incontro a cena tra Percassi, l'ex ad nerazzurro Fratus e il presidente dell'Albinoleffe Andreoletti: potrebbe essersi trattato di un vertice per parlare non solo di Atalanta ma anche di stadio nuovo, aspetto cruciale dell'intera vicenda. Un nuovo impianto permetterebbe infatti di impostare una solida strategia commerciale, argomento fondamentale per Percassi. Per acquistare il club servono almeno venti milioni di euro per rilevare il pacchetto di maggioranza. Mentre le grandi manovre sono in corso, tutto è congelato: staff tecnico e giocatori non sanno cosa accadrà settimana prossima, nessuno sta lavorando sul mercato che dovrà disegnare la squadra per la serie B. Il direttore sportivo Carlo Osti ha espresso la volontà di rimanere, ma il Bari lo tenta.
Mutti in ogni caso non resterà, i pezzi pregiati hanno tutti la valigia pronta. Un clima di incertezza assoluto, complicato dal silenzio in cui si è chiusa la società. L'unica cosa certa è che il rompete le righe alla squadra sarà dato domenica sera, subito dopo la sfida con il Palermo. Giovedì prossimo a Zingonia è in programma il cda: sono previste comunicazioni del presidente, che potrebbe annunciare la decisione di farsi da parte. Ad affrettare i tempi potrebbe contribuire l'atteggiamento del pubblico contro il Palermo: si prevede l'ennesima dura contestazione.